FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Salvatore de Rosa per www.ilmeteo.it
Prende il via una fase davvero anomala sul fronte meteo: sarà infatti un Capodanno al caldo su molte regioni. Occhi puntati, in particolare, su quello che abbiamo simpaticamente chiamato gigante africano, ovvero una vasta area di alta pressione che è destinata a infiammare alcune zone del nostro Paese proprio a cavallo tra la fine di quest'anno e l'inizio di quello nuovo, quasi come se invece che a dicembre fossimo già a maggio.
No, nessuna esagerazione, è tutto vero, anche se questa situazione non riguarderà certo tutta l'Italia. Anzi, non mancheranno alcune insidie già dalla Notte di San Silvestro: in pianura, al Nord (ma attenzione anche alla Liguria e a parte delle coste centro-settentrionali adriatiche), torneranno foschie, nebbie e nubi basse che renderanno l'atmosfera quasi spettrale, nonché fredda.
Insomma, sarà un periodo anormale, caratterizzato da due estremi, segno dei tempi che cambiano.
Il protagonista assoluto delle prossime giornate sarà l'anticiclone africano che, accompagnato da aria calda in quota, si impadronirà di buona parte del bacino del Mediterraneo e condizionerà pesantemente anche i primi giorni del 2022.
Ecco l'anomalia. In genere, questa figura meteorologica ci tiene compagnia durante l'estate, ma quest'anno ha deciso di esagerare, riuscendo a salire di latitudine proprio in quello che dovrebbe essere il periodo più freddo dell'anno con scarti rispetto alla media climatica di +10/12°C, con valori dunque in collina e montagna più simili a quelli del mese di maggio, decisamente anomali.
Per la giornata di Capodanno ci aspettiamo dunque tempo soleggiato e fin troppo mite al Centro-Sud, con punte massime attese fin verso i 20°C durante il giorno.
Tuttavia, come accade spesso durante la stagione fredda, la stasi atmosferica dovuta all'anticiclone produce un ristagno dell'aria nei bassi strati, specie in Valpadana, con conseguente formazione di nebbie o nubi basse e con temperature che rimangono piuttosto fredde anche di giorno.
Nel dettaglio, banchi nebbiosi e cieli cupi si presenteranno sulle pianure di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ma lo stesso effetto potremo averlo lungo le coste, specie della Liguria e dell'alta Toscana, nonché su quelle adriatiche centro-settentrionali.
In termine tecnico esse vengono definite "nebbie d'avvezione" o "nebbie di mare" e si formano a causa dello scorrimento di masse d'aria più calde e umide sopra la superficie ancora fredda (per via della stagione) del mare. Sulle coste liguri tornerà il fenomeno della Maccaja che potrà risultare persistente anche durante le ore centrali della giornata.
Per concludere siamo però costretti a sottolineare anche un fenomeno veramente insidioso e pericoloso per la nostra salute. La mancanza di ventilazione per giorni e giorni favorirà infatti il ristagno delle sostanze inquinanti che, soprattutto a causa dell'alta pressione, sono destinata a rimanere "schiacciate" nei bassi strati dell'atmosfera, determinando dei parametri ambientali spesso pessimi, con gravi ripercussioni sulla nostra salute (malattie respiratorie, etc)
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