IL MIRACOLO NELL’INFERNO: IN BANGLADESH UNA DONNA ESTRATTA VIVA DAL PALAZZO CROLLATO DOPO 17 GIORNI

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VIDEO: BANGLADESH - ESTRATTA VIVA DOPO 17 GIORNI
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1 - BANGLADESH, MIRACOLO A DACCA: DOPO 17 GIORNI VIVA SOTTO MACERIE

Da "Ansa.it"

I soccorritori hanno trovato oggi una donna viva sotto le macerie del palazzo crollato vicino Dacca il 24 aprile. Lo riferisce l'edizione on line del quotidiano The Daily Star. La superstite è praticamente illesa secondo le prime informazioni giunte sul posto.

La donna si chiama Named Reshmi ed é stata trovata in uno scantinato dello stabile 'Rana Plaza'. Le squadre di soccorso, che da 17 giorni stanno scavando tra i detriti, hanno immediatamente fermato le macchine e si sono precipitate a soccorrere la sopravvissuta che appare in buone condizioni di salute. Era stato un soccorritore verso le tre del pomeriggio, ora locale, a sentire una flebile voce provenire dalle fondamenta della struttura.

I vigili del fuoco hanno riferito che la donna sarebbe riuscita miracolosamente a resistere grazie all'acqua e alle razioni di cibo che erano state introdotte tra i detriti nei primi giorni della sciagura quando erano state estratte vive centinaia di persone. Il bilancio del crollo ha oltrepassato oggi i mille morti, mentre un numero imprecisato di persone risulta ancora disperso.


2 - VIVA DOPO 17 GIORNI SOTTO LE MACERIE, IN BANGLADESH SI CONTINUA A SCAVARE

Da "La Stampa.it"

Dopo 17 giorni i soccorritori hanno individuato una donna ancora viva tra le macerie del Rana Plaza di Dacca, in Bangladesh, l'edificio in cui avevano sede diverse fabbriche tessili crollato il 24 aprile. Lo hanno riferito fonti dei soccorsi. «È stata localizzata in uno spazio tra una colonna e una trave», ha spiegato la fonte, «il suo nome è Reshmi. Forse ha delle riserve d'acqua oppure ha potuto bere l'acqua che noi abbiamo pompato dentro l'edificio crollato».

Intanto, il bilancio delle vittime è salito a 1.033 morti. Lo riporta l'edizione on line di The Daily Star. Stamattina i soccorritori hanno estratto una ventina di corpi dalle macerie del "Rana Plaza", dove ci sono ancora un numero imprecisato di dispersi.

Un fonte dell'esercito ha detto che gli scavi hanno raggiunto l'uscita del palazzo a pian terreno dove molti operai si erano ammassati dopo i primi segni di cedimento dello stabile. «Molti dei corpi recuperati negli ultimi giorni erano sotto le rampe di scale dove forse avevano cercato riparo» ha detto il generale Azmal Kabir, che guida un team di genieri impegnati nelle sgombero. Sembra che l'uscita del palazzo fosse chiusa al momento del crollo.

Intanto continua il difficile riconoscimento dei corpi che sono in avanzato stato di decomposizione dopo 17 giorni. Finora sono stati seppelliti in fosse comuni oltre 150 corpi, mentre oltre 100 cadaveri sono in attesa di essere identificati attraverso l'esame del dna.

Intanto il principale partito islamico Jamaat-e-Islami ha proclamato uno sciopero per domenica per protestare contro la condanna a morte di un leader emessa ieri da un tribunale speciale sui crimini della guerra di indipendenza del 1971.

 

UNA DONNA ESTRATTA VIVA DALLE MACERIE A DACCA IN BANGLADESH UNA DONNA ESTRATTA VIVA DALLE MACERIE A DACCA IN BANGLADESH UNA DONNA ESTRATTA VIVA DALLE MACERIE A DACCA IN BANGLADESH MORTI DOPO IL CROLLO DI UN PALAZZO A DACCA IN BANGLADESH MORTI DOPO IL CROLLO DI UN PALAZZO A DACCA IN BANGLADESH MORTI DOPO IL CROLLO DI UN PALAZZO A DACCA IN BANGLADESH