DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Irene Carmina per "la Repubblica"
Si è alzato e se n’è andato dopo appena dieci minuti di dibattito, lasciando in asso oltre trecento spettatori venuti apposta per lui. Paolo Sorrentino saluta Palermo tra le polemiche. Il regista premio Oscar, lunedì sera, è stato al cinema Rouge et noir per presentare il suo ultimo film, Parthenope. […]
Sono le 20.30 e il regista, che aveva già incontrato il pubblico un’ora prima, torna in sala per l’ultimo appuntamento della serata. Prende posto accanto al giornalista e direttore artistico del cinema, Gian Mauro Costa, esattamente come aveva fatto poco prima. Ma, stavolta, non ha voglia di starlo a sentire. «Sentiamo le domande del pubblico», dice subito, interrompendo sul nascere la conversazione con Costa. Sono tutti un po’ spiazzati.
Qualcuno si fa avanti. Alessandro Rais, critico cinematografico ed ex presidente della Sicilia film commission, prova a sollecitare Sorrentino sulla questione tax credit e i pochi fondi per il cinema indipendente. La domanda non deve essergli piaciuta.
«Ha risposto che non era la sede giusta per parlarne, ma lo ha fatto in malo modo — racconta Rais — Sorrentino era visibilmente infastidito: per tutta la durata dell’incontro è stato scostante e ostile nei confronti del pubblico, totalmente autoreferenziale, irrispettoso sia verso gli spettatori, per giunta paganti, che nei confronti del suo diretto interlocutore, Costa, con cui ha rifiutato di conversare».
L’aria si fa tesa. Il pubblico non sa bene cosa chiedere: non ha ancora visto il film, in programma dopo mezz’ora, al termine del dialogo. Un ragazzo alza la mano. Fa una domanda su Loro, il film del 2018 di Sorrentino su Silvio Berlusconi. Non va meglio di prima. «Non è il momento per parlare di questo film», risponde stizzito il regista. Il pubblico bisbiglia.
Quando qualcuno gli chiede di Parthenope, Sorrentino non si nega. Ma ormai si è rotto qualcosa. Dopo qualche minuto, Costa prova a metterci una pezza, riportando l’ospite sui temi del film.
Niente da fare. «Non voglio sentire nessuna interpretazione del film — lo interrompe Sorrentino — ho fatto Parthenope solo per raccontare un’emozione. Questo è tutto». Si alza e se ne va. Sono trascorsi sì e no dieci minuti, non mezz’ora, come previsto. Gli spettatori, ammutoliti, alla fine del film si sfogano sui social.
“Si è comportato da cafone”, “Siamo stati presi per cretini”, “Consiglio al signor regista di tornare a Palermo con le buone maniere”, si legge in rete.
Sorrentino minimizza: «Non mi sono infastidito, è stato un dibattito solo un po’ irrituale perché ho chiesto al pubblico di fare le domande prima di vedere il film. Ma non è successo niente». [...]
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