LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. C…
UNA POMPA DA TOGLIERE IL FIATO – UNA 27ENNE È FINITA IN OSPEDALE DOPO AVER INALATO UN PRESERVATIVO FINITO NEI POLMONI DURANTE UN RAPPORTO ORALE: PER VERGOGNA PER MESI NON HA RIVELATO COSA FOSSE SUCCESSO E I MEDICI HANNO CURATO I DISTURBI SCAMBIANDOLA PER TUBERCOLOSI – QUANDO LA SITUAZIONE È PEGGIORATA, LA DONNA SI È PRESENTATA IN OSPEDALE CON TOSSE, FEBBRE E MUCO DENSO, MA SOLO DALLA RADIOGRAFIA AL TORACE È EMERSO CHE…
Giorgio Scura per "www.fanpage.it"
Pensavano fosse tubercolosi e invece era un preservativo. Una donna di 27 anni si è presentata in ospedale con tosse, febbre e muco denso persistente da sei mesi. Quattro mesi prima di recarsi in ospedale, le erano stati prescritti antibiotici e trattamenti anti-tubercolosi, che sembravano non avere alcun impatto sui suoi sintomi, come scrivono i medici in un caso clinico pubblicato nella National Library of Medicine. Poi invece si è scoperta la verità: la ragazza aveva ingerito o inalato un profilattico e, forse per vergogna o per ingenuità, non ha detto nulla ai medici.
La donna poi è stata sottoposta a test clinici specifici ed è risultata essere negativa alla tubercolosi. Quando è stata sottoposta ad una radiografia del torace, i medici hanno viso una lesione nel lobo superiore destro dei polmoni. Una struttura simile, secondo quanto specificano i dottori, a una "borsa rovesciata". La donna è stata quindi operata: l'oggetto è stato rimosso e poi analizzato.
A colpo d'occhio era già facile dire cosa fosse: un preservativo. La paziente e suo marito sono quindi stati interrogati in merito all'oggetto estraneo. La coppia ha ricordato un episodio riguardante un rapporto orale dopo il quale la donna avrebbe accusato una violenta tosse. I due non hanno descritto ulteriormente la vicenda, probabilmente per imbarazzo.
La donna, dopo la rimozione del condom, è in via di guarigione ma non è escluso che dovrà sottoporsi ad un'ulteriore broncoscopia per rimuovere i frammenti dell'oggetto, distrutto durante l'operazione chirurgica. Secondo il team medico che ha seguito il caso, si tratta di un episodio unico del suo genere nella letteratura medica.
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