DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Spiegatemi una cosa. Tutti coloro che invitano a fare AstraZeneca hanno fatto il vaccino Pfizer e non sembra che Draghi o Speranza lo facciano venendo chiamati “a sorpresa”. Un docente viene chiamato da un giorno all’altro e deve dire sì o no all’AstraZeneca. Sa già che i due giorni successivi avrà malanni, essendo ciò ormai acclarato.
Per il giorno in cui lo chiamano e nei successivi ha già preso impegni che coinvolgono anche altre persone con investimenti effettuati (studenti universitari, convegni a distanza, registrazioni tv, partecipazioni…): cosa fa?
Se dice di no, pur non essendo un no-vax, viene penalizzato e va in fondo alla fila: perché? Già che lo Stato stabilisce il quanto e il come, uno non può scegliere nemmeno con quale medicina curarsi e condividere il giorno? Uno non deve più lavorare e restare a disposizione di quando lo Stato lo chiama e farsi inoculare ciò che lo Stato sceglie per lui? Siamo di fronte a uno Stato totalitario, mai visto dopo i tempi dell’olio di ricino.
Lettera firmata
Lettera 2
Caro Dago, il presidente della Fed, Jerome Powell: "Usa sono il traino per la ripresa mondiale". Sì, ma solo perché "Giuseppi" non sta più a Palazzo Chigi.
Jantra
Lettera 3
Caro Dago, 18 marzo 2020, una colonna di camion militari con le bare dei morti per Covid lascia Bergamo, la città più colpita dalla prima ondata. Ebbene, a un anno di distanza non c'è nemmeno una variante bergamasca!
Ugo Pinzani
Lettera 4
Caro Dago, ma che male avranno fatto gli Italiani per sorbirsi la telenovela infinita del PD ove infuria una guerra fratricida in cui ognuno si sente er mejo fico der bigoncio? Il PD sarà pure il partito/Stato, il partito/Sistema ma rimane solo una squadra del nostro campionato politico e non certo la Nazionale sulla quale ognuno dei 60 milioni di Commissari Tecnici è chiamato a dire la sua. Antonio Pochesci
Lettera 5
Caro Dago, Inter, dopo D'Ambrosio, Conte perde per positività al Covid anche Handanovic. Oggi grazie al virus è tutto più facile. Nel 1983, per sovvertire le sorti del Giro d'Italia, un cameriere cercò di servire a Beppe Saronni una minestra al Guttalax. Ma grazie ad una soffiata venne fermato in tempo.
P.F.V.
Lettera 6
Caro Dago, Governo, Di Maio: "L'alleanza Pd-M5s non sia solo elettorale". Ma ovvio. Bisogna anche spartirsi le poltrone.
Max A.
Lettera 7
Caro Dago, elenchiamo i fatti; prima la Merkel ordina autonomamente dalla UE massicce dosi di vaccino (quando conviene l' Europa può essere meno unita!). Poi la Germania blocca, senza evidenze scientifiche, Astrazeneca.
Il dubbio è che la Merkel abbia fatto questa scelta per "giustificare" il grave ritardo nel piano vaccinale tedesco, scelta al quale si è subito accodato Macron che ha gli stessi problemi. Ovviamente altri paesi, tra cui l'Italia, non potevano fare altrimenti per non apparire incoscienti alla propria opinione pubblica...è la politica bellezza!
FB
Lettera 8
Enrico Letta annuncia la candidatura a segretario del Pd
Caro Dago, il Dipartimento di Stato americano ha chiesto alla Turchia "di rispettare la libertà d'espressione" prevista dalla costituzione e dagli obblighi internazionali. Perché non comincia chiedendolo a Facebook e Twitter maestri nel censurare chi non la pensa come loro?
Corda
Lettera 9
Caro Dago, Enrico Letta vuole il voto per i sedicenni. Allora ha molto da imparare da Joe Biden che è riuscito a far votare anche i morti.
Camillo Geronimus
Lettera 10
Dago, Madame dice che a scuola la bullizzavano e prendevano in giro perché si lavava una volta al mese: facevano bene! Chi non si lava e va in posti pubblici dimostra disprezzo per il suo prossimo, quindi mi pare proprio normale che questo "prossimo" si incazzi e si vendichi. Forse sono stati pure troppo buoni, ai miei tempi nella mia ex scuola le avremmo fatto cose ben peggiori!
Francesco Polidori
Lettera 11
Caro Dago, interferenze sul voto, Casa Bianca: "Russia dovrà rendere conto delle sue azioni". Per chi ha interferito in maniera opposta, facendo campagna per Biden ed esultando per la "vittoria", invece, ci sarà un premio in vaccini?
Luisito Coletti
Lettera 12
Caro Dago, Inps: "A dicembre 660mila lavoratori in meno su base annua". Non un grande scostamento con quanto previsto dal Governo Conte: "Nessuno perderà il lavoro".
Raphael Colonna
Lettera 13
Caro Dago, adesso che è tornato nel Pd, Enrico può raccogliere i resti di Renzi con la pa-Letta.
Pikappa
Lettera 14
Caro Dago, Putin dopo che il presidente Usa lo ha definito "un assassino senza anima": «A Biden auguro salute, con gli Usa lavoreremo ancora ma solo per i nostri interessi». Vladimir-Joe 6-0. Più la Casa Bianca rasenta il terreno più il Cremlino vola alto.
Arty
joe biden dice che putin e' un assassino
Lettera 15
Caro Dago, per Letta la priorità è lo ius soli e il voto ai sedicenni.
Ma certo!!!! Fra chi non arriva a fine mese, chi ha perso il lavoro e mamme che devono fare salti mortali fra dad, lavoro e casa (solo per fare tre esempi) questa è proprio la priorità di noi tutti. Ci sarebbe da ridere se non fosse la triste verità....
L ha detto davvero...
Saluti. Ila
Lettera 16
Caro Roberto,
Biden ha dato del killer a Putin.
Però, Putin non ammazzerà Biden.
Sarebbe inutile, visto che Biden farfuglia come Konstantin Ustinovic Cernenko, nominato segretario del Pcus, quand'era già moribondo.
Giancarlo Lehner
Lettera 17
caro Dago
ogni giorno in Africa una gazzella si sveglia e deve correre più del leone altrimenti verrà uccisa...
Ogni giorno un Corona, un Sussex, un Casalino, un GF Vip si sveglia e deve inventare qualche "sparata" da dire o da fare per finire sui giornali o in TV e continuare a far parlare di sè e catalizzare l'attenzione, se ci riesce guadagna la pagnotta e campa, altrimenti finisce nel dimenticatoio e muore come la gazzella.
Quello che mi meraviglia è che è i giornalisti e TV danno corda a questi personaggi (per audience, quindi pubblciità, quindi quattrini) e soprattutto che il pubblico ha tempo da perdere a guardare le "sparate" di questi personaggi che non hanno un bel nulla da dire !
Lorenzo B.
GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME
Lettera 18
Caro Dago, il mitico Di Maio (ringraziamo Grillo per averlo inventato) con eccezionale tempismo ha dichiarato di "aver lavorato bene con Letta" come aveva lavorato bene con Salvini, Zingaretti e come lavorerà bene con la Meloni se servirà a mantenere la poltrona e stipendio...la famosa coerenza grillina!
FB
Lettera 19
Caro Dago Draghi a Bergamo: "Mai più persone fragili senza adeguata assistenza". Ma dai, la solita retorica. Se arriva un altro virus sconosciuto saremo di nuovo daccapo, è matematico. Inutile fare i soliti discorsi buonisti, si rischiano figuracce.
U.Novecento
Lettera 20
Caro Dago, la presidente della Bce, Christine Lagarde: "Prospettive dell'Eurozona incerte nel breve termine". Come no, perché invece nel medio e nel lungo termine faremo sfracelli...
christine lagarde mario draghi
Federico
Lettera 21
Caro Dago, Unicef: "Un bambino su 5 nel mondo senza acqua". Di solito per dare questo tipo di notizia ci si fa accompagnare, come testimonial o "ambasciatore", da un attore hollywoodiano che nel parco della propria villa custodisce una sterminata piscina.
CORONAVIRUS - VACCINAZIONE A MILANO
E.S.
Lettera 22
Quante parole ci capita di scoprire ogni giorno? Eppure, questo insolito metro potrebbe essere lo strumento per valutare la crescita e felicità delle persone. Crescere vuol dire anche conoscere nuove parole. Ai bambini per sapere se stanno crescendo chiediamo se hanno imparato a dire mamma. Scuola e università sono i luoghi delle nuove parole, da cercare e ricordare, più se ne cercano più si diventa adulti e saggi.
Poi accade che nel mondo del lavoro si rallenti e come un arcolaio tessiamo su noi stessi sempre le solite frasi che ci avvolgono e ci soffocano, allora cerchiamo gli svaghi: libri e persone meravigliose, ricchissimi di nuove parole, sono suoni di sconosciute libertà, altri modi di essere e di sentire la vita, nuove esperienze da vivere e sentimenti da provare, ma anche tristezze da consolare che le parole rendono più umane e sopportabili, ci fanno meno paura dei silenzi. Forse è per questo che la poesia è ricca di parole e il dolore è muto. E poi, anche Platone nel Cratilo dirà: “Solo chi conosce il nome conosce le cose”.
DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE
Giovanni Negri da Brusciano
Lettera 23
Dago colendissimo, l’Italiuccia alla guerra dei vaccini.
Il mio amico Giorgio è appena deceduto, neanche 70 anni dopo la vaccinazione antipolio. E la magistratura non ha ancora aperto alcun fascicolo. Si presume sia impegnata con i trombi, tema di gran moda! Ci sarebbero anche dei mangiatori di pizza deceduti per trombosi subito dopo, ma per adesso la magistratura tace. Tutti i giorni ci sorbiamo gli incazzati con la UE, quando senza la UE i vaccini (anche se pochi) con cavolo che li avremmo avuti (pensate che Big Pharma sarebbe stata a sentire Arcuri con i suoi bandi “creativi”?).
Abbiamo anche i descamisados dello “Sputnik o morte”, dopo aver passato un anno intero ad irridere le mascherine. Intanto i primi a non vaccinarsi sono i russi! Il certificato vaccinale, al posto di essere un banale riscontro amministrativo, innesca un dibattito costituzionale. Tutto, quando si vuole, è oramai costituzionale.
La campagna vaccinale arranca in un paese che non sa produrre soluzioni e neanche intende imparare dagli altri. Perché fare funzionare le cose quando - applicandosi con determinazione - si possono non far funzionare?
E allora: vai Corona, prenditi questo paese ridicolo!
Saluti da Stregatto
madame 25coronavirus somministrazione vaccino sputnik v in russia 1
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