giorgia meloni referendum

PRIMA SI VOTA, PRIMA SI CACCIANO I GIUDICI “NEMICI” – GIORGIA MELONI ACCELERA SUL REFERENDUM: VUOLE CHIUDERE IN 24 ORE LA RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM, COSÌ DA ARRIVARE AL VOTO A INIZIO MARZO. LA TEMPISTICA È CRUCIALE PER EVITARE LA PROROGA DELL’ATTUALE CONSIGLIO SUPERIORE DI MAGISTRATURA, CHE SCADE IL 23 GENNAIO 2027 (IN QUEL PERIODO SCADONO ANCHE MOLTI PROCURATORI CAPO IMPORTANTI, DA PALERMO A NAPOLI)  – LA PREMIER VUOLE EVITARE DI PERSONALIZZARE LA CONSULTAZIONE, E HA CHIESTO DI EVITARE I COMITATI DI PARTITO. MA È INUTILE, ANCHE SE NON VUOLE, IL REFERENDUM SI TRASFORMERÀ COMUNQUE IN UN VOTO SUL GOVERNO

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Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/11/03/news/riforma_giustizia_nordio_referendum_marzo-424955200/

 

GIORGIA MELONI IN VERSIONE PROF DOPO L APPROVAZIONE DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Il centrodestra ha una gran fretta di votare sulla giustizia. FI ha già iniziato a raccogliere le firme, FdI e Lega cominceranno oggi, obiettivo: chiudere tra 24 ore. Già in settimana la maggioranza intende presentarsi in Cassazione per consegnare i plichi e chiedere il referendum confermativo sulla separazione delle carriere.

 

Perché tanta smania? Secondo fonti di maggioranza c'è un obiettivo finora non emerso, che spinge l'esecutivo a velocizzare le procedure per la consultazione elettorale. Il Csm attuale scade il 23 gennaio 2027. E tra la seconda metà del 2026 e l'inizio dell'anno successivo scadono i mandati di diversi procuratori capo (da Palermo a Napoli).

 

Nomine che deve approntare il Consiglio superiore dei magistrati. Prima entrerà in vigore la riforma Nordio, prima saranno sfornati i provvedimenti attuativi che istituiranno, in caso di vittoria del sì, i due nuovi Csm, quello dei giudici e quello dei pm. Il Consiglio superiore attuale altrimenti potrebbe essere prorogato.

 

RIFORMA DEMOS SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Diversi togati sono d'accordo con la proroga, tanto che l'ipotesi è circolata in questi giorni sul Sole 24 Ore. Ma è uno scenario che la destra vuole assolutamente evitare. Preferisce che a decidere sulle procure siano i nuovi organismi figli della riforma, designati per sorteggio e non per «logiche correntizie»[…].

 

Consegnando le firme dei parlamentari già in settimana, il referendum potrebbe tenersi a inizio marzo.

 

Sulla riforma, i sondaggi d'opinione fin qui circolati sono benevoli per l'esecutivo, ma i voti sono un'altra cosa. Giorgia Meloni non vuole che l'operazione si trasformi scopertamente in una conta politica vs magistrati. Anche per questo la premier ha chiesto di evitare comitati referendari di partito. Frenando lo slancio di Forza Italia […]

 

giorgia meloni carlo nordio

La ministra delle Riforme è molto attiva sulla battaglia cara a Silvio Berlusconi. Nelle chat riservate degli azzurri ha anche invitato ai colleghi di partito un audio d'archivio di Giovanni Falcone. Per la campagna «ho trovato molto efficace il riferimento a Falcone, che io ho citato in qualche dibattito, ma non avevo l'audio», le parole della ministra di FI.

 

Per sostenere la causa stanno tornando in pista anche grandi ex azzurri, come Fabrizio Cicchitto, che insieme a un altro ex socialista, Claudio Signorile, è tra i promotori di un comitato per il Sì intitolato a Giuliano Vassalli. […]

 

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA APPROVATA IN SENATO - PROTESTE DEL PD

Decisivi, come capita spesso nelle campagne elettorali, saranno i duelli tv. Carlo Nordio […] già si scalda per quello che potrebbe essere il primo dibattito sul piccolo schermo: mercoledì a Porta a Porta. Sull'altra poltrona dovrebbe esserci, secondo fonti della tv di Stato, il capo dell'Anm, Cesare Parodi.

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