DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
C.Bo. per "la Stampa"
NOVARA - NO GREEN PASS VESTITI COME I DEPORTATI DEI LAGER
Giuseppe Ferrando, lei è a capo della Procura di Novara. È già arrivato sul suo tavolo il caso del corteo dei No Green Pass che ha destato clamore in tutta Italia?
«Non ancora. Ho sentito il questore Rosanna Lavezzaro, mi ha anticipato che ha redatto una dettagliatissima relazione su quanto avvenuto, segnalando i fatti al Ministero. È evidente che la manifestazione di sabato ha avuto un forte valore simbolico per le divise a strisce e ancora di più per quel corteo con la corda che voleva rappresentare il filo spinato e la deportazione. Questo rapporto arriverà anche sulla mia scrivania stamattina».
E a quel punto cosa farà?
«Aprirò un fascicolo per "atti dovuti" inerente alla manifestazione di sabato ma al momento senza alcun indagato. Valuteremo se sussistono eventuali ipotesi di reato. Al momento non emergono in modo così evidente e sarebbe prematuro fare qualsiasi altra considerazione.
Va detto, in ogni caso, che sto parlando soltanto sulla base di quanto ho appreso dalle notizie giornalistiche. Ogni aspetto va verificato con la dovuta attenzione. Tutto si è svolto in modo abbastanza ordinato, ovvio che su questi argomenti c'è una sensibilità molto particolare».
corteo no green pass a novara 4
Il punto è proprio questo. A partire dalle Comunità ebraica, c'è stata una valanga di reazioni.
«Certo. E quelli che usano questi strumenti lo sanno benissimo. Su certi temi l'attenzione è massima e in qualche modo li sfruttano per avere una straordinaria cassa di risonanza alle loro idee. Oggi, infatti, tutti i giornali e tv ne parlano.
Non ipotizzo che il tema dei lager sia stato usato in chiave antisemita o razziale, piuttosto per dire "siamo come loro", "siamo pari". E questo, ovviamente, scatena le reazioni che abbiamo visto».
Dunque considerare con il massimo scrupolo il dossier che la questura le recapiterà questa mattina in Procura è più che un atto dovuto?
«E' il nostro dovere. Anche se a prima lettura non emergono profili penali garantisco che non siamo affatto indifferenti a quello che è accaduto nelle vie della città».
Il sindaco di Novara dopo quello che è accaduto invita seriamente a valutare la possibilità di sospendere altre manifestazioni del movimento No Green Pass. Lei è d'accordo?
no green pass evocano i lager nazisti a novara 1
«Autorizzare o meno una manifestazione è una prerogativa tipica del prefetto e del questore, la Procura non ha alcun ruolo, non si occupa del "pre-crimine" ma del "dopo". Mi chiedo però se sarebbe opportuno. Tutti i segnali, rispetto a quello che è successo, indicano che si è trattato di un caso isolato. Negare il diritto costituzionale di manifestare potrebbe avere gravi ripercussioni. Il rischio è trasformare Novara in una nuova Trieste, con una contrapposizione dura e continua».
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