cardinale angelo becciu francesca chaouqui

GROSSO GUAIO PER IL PAPA - LA PROCURA DI ROMA, DOPO LA DENUNCIA DEL CARDINALE BECCIU, APRE UN’INDAGINE SU FRANCESCA CHAOUQUI, ACCUSATA DI TRUFFA, ESTORSIONE ED ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE - L’INCHIESTA E’ SULLE PRESUNTE MACCHINAZIONI CONTRO BECCIU MESSE IN PIEDI DALLA LOBBISTA - L’INCHIESTA PUÒ INGUAIARE IL VATICANO: COSA FARÀ LEONE XIV CON IL PROCESSO BECCIU, SE L’“INQUINAMENTO” VENISSE CONFERMATO DALLE INDAGINI? - LA GENDARMERIA AVREBBE RICOPERTO UN RUOLO POCO CHIARO: “DOMANI” HA PUBBLICATO UN AUDIO DEL 2020 IN CUI IL COMMISSARIO DELLA GENDARMERIA, STEFANO DE SANTIS, ISTRUIVA CHAOUQUI SU COSA MONSIGNOR PERLASCA AVREBBE DOVUTO SCRIVERE NEL FAMOSO MEMORIALE CONTENENTE LE PRIME ACCUSE NEI CONFRONTI DI BECCIU – IL QUOTIDIANO DIRETTO DA FITTIPALDI RIVELA: “CHAOUQUI AVREBBE INCONTRATO DI RECENTE LEONE XIV, CHE LE AVREBBE CHIESTO CHIARIMENTI SUL SUO RUOLO NELL’AFFAIRE”

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Estratto dell’articolo di Enrica Riera per https://www.editorialedomani.it

 

francesca immacolata chaouqui le iene

Truffa, estorsione ed esercizio abusivo della professione. La procura capitolina accelera. E dopo la denuncia presentata da Angelo Becciu, il cardinale “licenziato” da Bergoglio, nei confronti della lobbista Francesca Immacolata Chaouqui, indaga ora sulle presunte «macchinazioni» messe in piedi per inchiodare il porporato sardo, condannato in primo grado dalla giustizia vaticana a cinque anni e sei mesi per truffa e peculato.

il cardinale angelo becciu

 

L’inchiesta italiana, oltre alla posizione di Chaouqui, potrebbe rispondere a una serie di domande a cui il Vaticano non vuole rispondere. Come venne gestito davvero quel processo? In che modo furono raccolte le prove “regine” che incastrarono l’ex braccio destro di papa Francesco?

 

Questo giornale […] aveva provato a rispondere a questi interrogativi, facendo emergere i tentativi di indirizzare il processo contro Becciu. Chat e audio, pubblicati nei mesi scorsi da Domani, depositati all’Onu dalla difesa del finanziere Raffaele Mincione – altro condannato del “processo del secolo” – in grado di mettere in dubbio la reale terzietà della giustizia d’Oltretevere.

 

chiamata genoveffa ciferri francesca chaouqui le iene

Più in particolare, i messaggi e i vocali […] dimostrerebbero che Chaouqui, nonostante fosse stata condannata nel processo Vatileaks II, avrebbe “imbeccato” il grande accusatore del cardinale, monsignor Alberto Perlasca, attraverso una sodale di quest’ultimo, Genoveffa “Genevieve” Ciferri. E l’avrebbe fatto tramite l’uso di informazioni riservatissime, informazioni che soltanto i promotori di giustizia dell’epoca, Alessandro Diddi e Gian Piero Milani, insieme alla gendarmeria vaticana, potevano conoscere.

IL CARDINALE ANGELO BECCIU A CINQUE MINUTI SU RAI 1

 

Per queste ragioni la lobbista […] è stata indagata dal tribunale vaticano, con le accuse di traffico di influenze, subornazione e falsa testimonianza resa in dibattimento.Tra le accuse, quella di essersi fatta dare 15mila euro da Ciferri per mediare la posizione di Perlasca (inizialmente indagato, poi salvato dal processo) con i promotori di giustizia.

 

L’inchiesta italiana […] potrebbe essere un problema per il nuovo pontefice, papa Leone XIV. Che dovrà riflettere su che fare rispetto a quel processo Becciu, se l’“inquinamento” venisse confermato dalle indagini.

 

francesca chaouqui

I magistrati di Roma vogliono illuminare molte zone d’ombra della vicenda. Al centro delle loro verifiche non ci sarebbe solo il memoriale di Perlasca, che sarebbe stato costruito ad arte da Chaouqui fintasi un «vecchio magistrato», ma pure l’episodio del ristorante “Scarpone”, una delle prove del legame tra la stessa Chaouqui e gli inquirenti: nelle chat emerge infatti che sarebbe stata la lobbista a prenotare un tavolo e spingere Ciferri a persuadere Perlasca a invitare Becciu a cena: «Per farlo parlare e riferire al riguardo».

MONSIGNORE ALFREDO PERLASCA

 

Ciferri e Perlasca alla fine […] si erano convinti, ma il monsignore aveva fatto un passaggio preventivo in gendarmeria per avvertirli dell’appuntamento in trattoria. «Io dissi, forse a Stefano De Santis (il commissario della gendarmeria, ndr): “Guardate che io questa sera farò questa cosa qui”…Pensavo che un’azione di intercettazione avrebbero potuto farla», dice Perlasca. «Mi risposero: “Buongiorno, va bene, grazie”. E andai».

 

Giustizia imparziale?

Stando alle chat […] la gendarmeria avrebbe ricoperto un ruolo poco chiaro. Al momento tuttavia i pm, sia quelli del Vaticano sia quelli di Roma, avrebbero acceso un faro contro la sola Chaouqui. Il promotore Alessandro Diddi, a processo ancora aperto, aveva ricevuto da Ciferri le chat compromettenti di Chaouqui.

 

immacolata chaouqui

Invece di renderle pubbliche e depositarle, il pm del papa aveva aperto un fascicolo ad hoc, omissando quasi integralmente tutti i messaggi in modo che le difese ne fossero all’oscuro.

 

[…] Domani qualche mese fa ha pubblicato un audio del 2020 in cui il commissario della gendarmeria Stefano De Santis istruiva Chaouqui in merito a quanto Perlasca avrebbe dovuto scrivere all’interno del famoso memoriale dell’estate di cinque anni fa.

 

Quello contenente, cioè, le prime e gravi accuse nei confronti del cardinale a cui Francesco, subito dopo, ha tolto ogni diritto connesso al cardinalato. Fonti vaticane dicono ora che sul comportamento del poliziotto che di fatto ha condotto tutta l’inchiesta su Becciu e Mincione il papa ha chiesto una relazione dettagliata, per capire i rischi reali dell’appello, che inizierà il 22 settembre.

 

IL CARDINALE ANGELO BECCIU

L’inchiesta romana intanto è invece solo all’inizio. Scaturita dalla denuncia di Becciu e da quelle di Mincione e degli altri condannati del “processo del secolo”, come Enrico Crasso e Fabrizio Tirabassi.

 

Chaouqui si è comunque sempre dichiarata estranea a ogni accusa: ha negato di aver preso denaro da Ciferri (l’ipotesi di estorsione è basata anche su questo) e di essersi presentata come “anziano magistrato” a chicchessia: sarebbe stata Ciferri a dire una bugia a fin di bene al suo amico Perlasca.

 

genovefffa ciferri monsignor perlasca le iene

Soprattutto, a Domani la lobbista ha detto a suo tempo di aver sempre operato a stretto contatto con il Vaticano e con la piena consapevolezza di papa Bergoglio. Fonti vaticane indicano anche un episodio rilevante: Chaouqui avrebbe incontrato di recente Leone XIV, che le avrebbe chiesto chiarimenti sul suo ruolo nell’affaire. Si vedrà. Per ora le indagini sono su di lei, ma sarebbe curioso immaginare che l’unica responsabile del pasticcio Becciu sia solo Chaouqui, vaso di coccio tra poteri più grandi.

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