tribunale per i minorenni

CHI PROVVEDE AI BAMBINI IN DIFFICOLTA’ IN ITALIA? NESSUNO – IN TEORIA DOVREBBERO OCCUPARSENE I TRIBUNALI PER I MINORENNI: NEL NOSTRO PAESE CE NE SONO 29 E A TUTTI MANCA IL PERSONALE AMMINISTRATIVO, MENTRE I GIUDICI PREVISTI DALLE PIANTE ORGANICHE SONO MENO RISPETTO ALLA MOLE DI LAVORO (E IN QUASI LA METÀ DEI TRIBUNALI IL LORO NUMERO NON VIENE NEPPURE RISPETTATO: A MILANO DOVREBBERO ESSERE 18 INVECE SONO 13, A ROMA 16 E SONO IN 12) - IL RISULTATO È L’ACCUMULO DI FASCICOLI: IL TOTALE FA QUASI 110 MILA, E A OGNI FASCICOLO CORRISPONDE UN MINORE E IL SUO DESTINO (CHE QUASI SEMPRE FINISCE ROVINATO)

Estratto dell’articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza per www.corriere.it

 

CHI SI OCCUPA DEI MINORI

È un’emergenza collettiva che ci riguarda molto da vicino, ma la vediamo solo quando diventa il titolo di un tg o di un giornale. Parliamo della sofferenza sociale e psichica di bambini e adolescenti […] Il fenomeno delle baby gang, la delinquenza minorile, i giovanissimi che abbandonano la scuola, i bambini stranieri senza famiglia, i minori orfani di violenza domestica, vittime di abusi o figli di alcolisti o tossicodipendenti rappresentano solo alcune delle situazioni che richiedono valutazioni adeguate, interventi rapidi e sorveglianza sulla corretta applicazione delle misure. Chi deve occuparsi di tutti questi casi è il Tribunale per i minorenni. […]

TRIBUNALE PER I MINORENNI

 

Cosa c’è sul tavolo dei giudici

In Italia ci sono 29 Tribunali per i minorenni: a tutti manca il personale amministrativo, mentre i giudici previsti dalle piante organiche sono meno rispetto alla mole di lavoro e in quasi la metà dei Tribunali il loro numero non viene neppure rispettato. A Milano dovrebbero essere 18 invece sono 13, a Roma 16 e sono in 12, a Genova 7 e sono in 5, a Bari 10 e sono in 7. E via di questo passo a Firenze, Venezia, Ancona, Napoli. Né bastano i giudici onorari che li affiancano (psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri infantili, educatori, assistenti sociali).

 

TRIBUNALE PER I MINORENNI - I PROCEDIMENTI PENDENTI

Il risultato è l’accumulo di fascicoli: il totale fa quasi 110 mila, e a ogni fascicolo corrisponde un minore e il suo destino. Le chiamano «pendenze». A Milano sono 12.662: vuol dire che ogni singolo giudice ha sul tavolo 974 fascicoli arretrati, e ogni anno 562 casi nuovi. A Roma le pendenze sono 8.368, a Napoli 5.531, a Bologna si raggiunge il numero esorbitante di 10.106, nonostante il numero dei giudici sia quello previsto da pianta organica. Ma concretamente cosa vogliono dire questi numeri per la vita dei minori?

 

Prima autolesionista, poi drogato

Vincenzo, 12 anni, si ferisce volontariamente. La scuola informa i servizi sociali e, dopo una diagnosi di disturbo depressivo, arriva la decisione del Tribunale per i minorenni: deve andare dallo psicologo e ai genitori va affiancato un educatore a domicilio. Passano due anni e mezzo, ma i servizi sociali non si attivano e il giudice non sollecita perché ha altre urgenze. Vincenzo lascia la scuola e inizia a drogarsi. A 16 anni ritorna al Tribunale per i minorenni, stavolta davanti al giudice penale per furto e spaccio.

 

[…] Chi deve fare cosa

TRIBUNALE PER I MINORENNI IN PIENO ORGANICO

Le competenze sono divise. Il Tribunale per i minorenni si occupa di adozioni, affidi etero-familiari e di limitazioni della responsabilità genitoriale nel caso in cui la presenza in famiglia può arrecare danno a un bambino o a un adolescente. Poi c’è il Tribunale ordinario che interviene in caso di separazioni, divorzi e conseguente necessità di regolamentazione della responsabilità genitoriale dei figli di coppie sposate e non; infine il giudice tutelare che si occupa di tutele di minori italiani, oltre che di nomine e gestioni delle amministrazioni di sostegno.

[…]

 

La riforma Cartabia

La legge 206 del 26 novembre 2021, nota come riforma Cartabia sulla giustizia, per quanto riguarda i minori viene attuata con il decreto legislativo 149 del 10 ottobre 2022 (qui). L’obiettivo è di riunire entro ottobre 2024 tutti i procedimenti sotto un tribunale unico dal nome «Tribunale per le Persone, per i Minorenni e per le Famiglie», applicando un rito unico. Le buone intenzioni, però, devono fare i conti con la realtà.

 

Due i problemi su tutti.

TRIBUNALE PER I MINORENNI SOTTO ORGANICO

1) Per i procedimenti iscritti dopo il 28 febbraio 2023 i giudici onorari non avrebbero più potuto svolgere attività istruttoria, occuparsi della prima udienza, né procedere autonomamente all’ascolto del minore. Sono intervenute due proroghe, ma dal 30 aprile 2024 tutto ricadrà sulle spalle dei giudici togati già oggi seppelliti dai fascicoli.

 

2) Al 30 giugno 2023 avrebbe dovuto essere operativa l’informatizzazione del Tribunale per i minorenni. A metà dicembre 2023 sia il Tribunale ordinario, sia quello dei Minorenni e il giudice tutelare non sono ancora in grado di vedere reciprocamente tutti i procedimenti che riguardano lo stesso minore. E poi se l’organico rimane lo stesso, se restano tal quale i fondi per il sostegno ai minori e genitori e nessuno guarda quali sono le criticità dentro agli uffici fuori parametro, cambia davvero poco. Le conseguenze le vediamo quando finiscono in cronaca.