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Alessia Candito per “la Repubblica”
Il Partito democratico sceglie il manager dei vip Lucio Presta, manager di Benigni e Bonolis, come prossimo candidato sindaco di Cosenza e come nel 2011 il centrosinistra si spacca in vista delle amministrative. Cosentino d' origine, da qualche mese Presta è entrato in politica con "Amo-Cosenza", movimento civico ufficialmente sganciato dai partiti, ma da subito gradito ai renziani di Calabria.
Su di lui, i dem hanno deciso di puntare per riconquistare la poltrona di sindaco in città. Pur di arruolarlo, non hanno esitato a sacrificare le primarie, già fissate per il 6 marzo. Il manager però non ha mai accettato di mettersi in gara. «Se altre formazioni politiche decidessero di fare un percorso collegato a me sarei felice - aveva affermato saranno, semmai, loro a convergere con me e non io con loro».
Condizioni accettate dal Pd, anche a costo di far saltare il patto che ha riunito il centrosinistra e "divorziare" dal Pse e dal suo uomo simbolo a Cosenza, l' avvocato Enzo Paolini, che addebita direttamente al premier Matteo Renzi la scelta di annullare le primarie.
«C' è una frase esemplificativa del contesto in cui è maturata la decisione - tuona Paolini - L' ha pronunciata il deputato Franco Bruno: "Per collegare Cosenza al governo nazionale bisogna accontentare i desiderata del governo" ». Ha aggiunto Presta al TgR Calabria: «In tutte le famiglie si discute e si litiga, se c' è qualcuno che non ha condiviso ed ha preso una strada diversa lo trovo legittimo. Adesso si deve lavorare a testa bassa e cercare di fare qualcosa per la città».
presta briatore emanule filiberto
Insieme al Pd, a sostenere Presta ci sono gli uomini di Denis Verdini, pronto a imbarcare la corrente del forzista Ennio Morrone e di quella che fa capo a Giacomo Mancini jr, nipote dello storico sindaco socialista di Cosenza. Ma il manager dei vip prestato alla politica piace anche a Psi, Idv, Psdi, Centro democratico, Calabria in Rete e Italia del Meridione. Della partita non sarà invece il Nuovo Centro Destra dei fratelli Gentile, il sottosegretario del governo Renzi Antonio e l' ex consigliere regionale Pino.
Nonostante i proconsoli di Alfano in Calabria da mesi lavorino apertamente per una candidatura unitaria con il centrosinistra, al momento hanno negato il proprio appoggio al leader di "AmoCosenza". Fra i dem si teme che il loro consolidato 10% di preferenze finisca per pesare sul piatto della bilancia di Paolini, trasformando la campagna elettorale in una lotta fratricida. Uno scenario speculare a quello del 2011, quando a beneficiare dello scontro fra due anime della sinistra è stato l' ormai ex sindaco Mario Occhiuto, defenestrato di recente dopo le dimissioni della maggioranza del Consiglio Comunale.
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