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PUTIN NON FA COMPROMESSI: TRATTA SOLO ALLE SUE CONDIZIONI – IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, RIBADISCE CHE MOSCA CHIEDE IL “RICONOSCIMENTO E LA FORMALIZZAZIONE GIURIDICA” DELLE “NUOVE REALTÀ TERRITORIALI EMERSE”. IN ALASKA, ALL’INCONTRO CON TRUMP, LA RUSSIA HA CHIESTO IL RICONOSCIMENTO DELL’INTERO DONBASS (CHE NEMMENO OCCUPA TOTALMENTE) E IL CONGELAMENTO DELLA LINEA DEL FRONTE NELLE REGIONI DI KHERSON E ZAPORIZHZHIA. NON SI CAPISCE QUALI SAREBBERO LE “CONCESSIONI” A KIEV, A CUI VIENE CHIESTA UNA SOSTANZIALE RESA SENZA CONDIZIONI...

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1 - MOSCA, 'PER PACE IN UCRAINA RICONOSCERE NUOVA REALTÀ TERRITORI'

lavrov putin

(ANSA) - Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che "affinché la pace sia duratura" nell'Ucraina invasa dalle truppe russe "devono essere riconosciute e formalizzate in modo giuridico internazionale" quelle che definisce "le nuove realtà territoriali emerse dopo l'adesione alla Federazione Russa in seguito ai referendum" delle regioni ucraine che Mosca sostiene di essersi annessa, alcune delle quali solo in parte occupate dalle truppe del Cremlino: lo riporta l'agenzia Interfax citando un'intervista di Lavrov al quotidiano indonesiano Kompas.

 

La Russia afferma di essersi annessa le quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia (che i suoi soldati occupano solo in parte) con dei cosiddetti "referendum" non riconosciuti dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale e che si ritiene si siano svolti senza il minimo rispetto degli standard democratici.

 

LE ZONE OCCUPATE DAI RUSSI IN UCRAINA AL 15 AGOSTO 2025

Mosca inoltre ha di fatto preso il controllo della Crimea nel 2014 con la forza e con un controverso referendum, in violazione del diritto internazionale. "È necessario creare un nuovo sistema di garanzie di sicurezza per la Russia e l'Ucraina come parte integrante di un'architettura pancontinentale di sicurezza uguale e indivisibile in Eurasia", ha anche dichiarato Lavrov, che ha poi di fatto ribadito la contrarietà di Mosca a un eventuale ingresso di Kiev nella Nato sostenendo che debba "essere garantito lo status di paese neutrale, non allineato e libero dal nucleare dell'Ucraina".

 

putin e trump ad anchorage, alaska. foto lapresse

2 - MOSCA,'COSPIRARE? SPERIAMO CHE TRUMP PARLASSE IN SENSO FIGURATO'

(ANSA) - "Speriamo che fosse inteso in senso figurato e non letterale, soprattutto perché nessuno sta tramando alcuna cospirazione": lo ha detto il ;;portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni in cui il presidente Usa Donald Trump ha usato la parola "cospirare" apparentemente riferendosi ai leader di Cina, Russia e Corea del Nord. Lo riporta la Tass.

 

3 - UNA MAPPA DELLE «CONQUISTE» SMENTITA DA KIEV (E NON SOLO) LA RECITA DEL GENERALE DI PUTIN

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il "Corriere della Sera"

MAPPA UCRAINA - DONBASS - CRIMEA

 

«Tanto rumore per nulla. Città e villaggi bombardati quasi a tappeto, distruzioni immani, civili in fuga e un sacco di soldati russi morti sul campo. Ma, se poi vai a vedere quali sono i reali successi dello stato maggiore di Mosca, scopri che restano molto limitati», ci diceva ancora venerdì scorso un maggiore dell’intelligence ucraina non lontano da Sloviansk, sulle prime linee del Donbass.

 

In questo momento anche i più ottimisti tra gli ufficiali ucraini ammettono di essere «preoccupati» per le grandi capacità tecniche nella sfida della guerra dei droni dimostrati dalla «Rubicon», l’unità scelta russa che in aprile aveva vinto la sfida per Kursk e adesso sta dando il meglio di sé nella battaglia per Pokrovsk. […]

 

Ieri sera i siti militari raccontavano di dure battaglie nei quartieri industriali nella sona sud della città. «Non sono più soltanto piccole pattuglie sparse. I russi adesso sono più strutturati e stanno avvicinandosi alla stazione ferroviaria. La situazione sta peggiorando e non va affatto sottovalutata», scrivono i blogger ucraini. Ma anche questi sviluppi vanno inquadrati nel contesto generale del conflitto. Ed è importante ripetere che a tre anni e mezzo dall’inizio dell’invasione, che Vladimir Putin credeva di poter portare a termine con la conquista dell’intera Ucraina in poche settimane, il suo esercito resta impantanato in una complicata e sanguinosa sfida chilometro per chilometro, bosco per bosco, villaggio per villaggio.

 

Valery Gerasimov con la mappa dell'ucraina divisa a meta

[…] I portavoce a Kiev fanno adesso a gara per denunciare le immagini diffuse dal ministero della Difesa a Mosca, dove il capo di stato maggiore, x, è ripreso con sul muro alle sue spalle una gigantesca mappa che vorrebbe mostrare i successi dell’offensiva di primavera, ma in verità sono del tutto gonfiati e semmai enfatizzano il fallimento dei desiderata russi, almeno sino ad oggi. Si vedono chiaramente le aree di Odessa, Mykolaiv, oltre a parti di Kherson, Zaporizhzhia e del Donetsk come se fossero già annesse alla Federazione Russa. La realtà sul terreno è tutta diversa e tra l’altro i russi, che nel marzo 2022 avevano privilegiato i tentativi di sbarco su Odessa, oggi restano attestati oltre 200 chilometri a est della città. […]

 

Secondo Gerasimov, tra primavera ed estate le truppe russe avrebbero catturato 3.500 chilometri quadrati comprendenti 149 nuclei urbani, per lo più piccoli villaggi. Dati assolutamente gonfiati secondo lo Institute for the Study of War di Washington, che limita le vittorie russe a 2.346 chilometri quadrati e 139 villaggi, alcuni solo un pugno di case.

 

VIGNETTA SU PUTIN CHE SI PAPPA L UCRAINA

 Sia i ricercatori ucraini del sito DeepState sia i commentatori a Kiev concordano nel considerare le esagerazioni nelle mappe di Gerasimov come evidenti manifestazioni di debolezza. «Il Cremlino vorrebbe dimostrare che la vittoria è inevitabile. Ma non lo è affatto», scrivono i ricercatori di Washington. C’è da aggiungere che le avanzate russe dell’ultima settimana di agosto sono state meno importanti che non quelle di luglio. […]

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