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QUANTO E' STATO SPESO PER SALVATARE OTTAVIA PIANA, LA SPELEOLOGA RIMASTA INTRAPPOLATA NELL’ABISSO BUENO FONTENO, VICINO BERGAMO? SECONDO GLI ESPERTI I COSTI PER IL MEGA INTERVENTO CON 159 SOCCORRITORI AMMONTANO A DIECIMILA EURO - MAURO GUIDUCCI, VICEPRESIDENTE NAZIONALE DEL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO: “NON È CORRETTO FARE CRITICHE PER PERSONE CHE FANNO ATTIVITÀ DI CARATTERE SCIENTIFICO. A VOLTE CI SONO INTERVENTI CHE PASSANO INOSSERVATI, PER UN FUNGAIOLO O UN CACCIATORE DISPERSI IN MONTAGNA CHE HANNO COSTI ENORMEMENTE PIÙ ELEVATI” – VIDEO

1 - OTTAVIA, LACRIME CON IL FIDANZATO

Estratto dell’articolo di Rosario di Raimondo per “la Repubblica”

 

[…] QUANTI SOLDI SONO STATI SPESI

Ottavia Piana

Ieri Guiducci ha pure dovuto dire basta alle polemiche sui costi per il salvataggio: «A volte ci sono interventi che passano totalmente inosservati, sempre per una singola persona che magari si è dispersa in montagna, come un fungaiolo o un cacciatore. Interventi che richiedono ore e ore di elicottero, e vi garantisco che hanno costi enormemente più elevati. Non è corretto fare critiche per persone che fanno attività di carattere, prima di tutto, scientifico».

 

Come quella che stava facendo Ottavia. Per lei si è mobilitato il paese: da chi ha portato da mangiare alla parrocchia che ha messo a disposizione l’ostello. Un’ora di elicottero costa migliaia di euro. Quattro giorni per aiutare la speleologa, stimano gli esperti, saranno costati nemmeno diecimila euro. Nulla.

 

2 - UN MEGA INTERVENTO CON 159 SOCCORRITORI «COSÌ È STATA SALVATA»

Federico Rota per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Ottavia Piana

Mercoledì, 2.57 del mattino: a Fonteno il silenzio è squarciato dal rumore delle pale di uno dei cinque elicotteri dell’agenzia regionale di emergenza Areu, decollato da Sondrio. Passano due minuti e alle 2.59 Ottavia Piana, dopo quasi quattro giorni trascorsi sottoterra a causa di un incidente, esce dall’Abisso Bueno Fonteno.

 

Un verricello la solleva in cielo, l’elicottero riparte verso l’ospedale di Bergamo. La speleologa bresciana di 32 anni, dopo 75 ore di operazioni di soccorso ininterrotte, nelle quali sono stati impegnati 159 tecnici del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico provenienti da 13 regioni italiane, è finalmente in salvo. «Lavoriamo per ottenere risultati come questo», sottolinea Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico.

 

A tradire Ottavia è stata una roccia, crollata sotto i suoi piedi: un volo di cinque metri che le ha causato traumi a gambe, torso e volto. «Abbiamo messo a disposizione tutto quello che serviva a questi specialisti — rileva Oliviero Valoti, direttore del 118 di Bergamo —. Ottavia è stata trasportata in buone condizioni generali, sicuramente provata, ed è ricoverata nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII».

 

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Percorrendo a ritroso i quattro chilometri che la separavano dall’uscita, la giovane è stata costantemente monitorata e assistita da sei medici e otto infermieri del Soccorso alpino e speleologico.

 

Oltre a loro, nella grotta, c’erano i tecnici che dovevano spostare la barella: «Squadre di 10-12 persone», puntualizza Alberto Gabutti, della direzione del Centro nazionale del Soccorso alpino speleologico.

 

E i disostruttori che, anche grazie a microcariche esplosive, hanno allargato i punti in cui la barella non passava: «Abbiamo sviluppato due sistemi di comunicazione, uno interno e uno esterno alla grotta».

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