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QUEST’ANNO IL PORNO, NELLA SUA GUERRA CONTRO LA POLITICA, HA PRESO SOLTANTO SBERLE! – BARBARA COSTA: “FINO A OGGI SI ERA BEATO DELL’AVVISO CHE COMPARE SULLA HOME-PAGE DI OGNI SITO PORNO, APPENA CI FINISCI SU: ‘HAI PIÙ O MENO DI 18 ANNI?’ SE CLICCHI SUL QUADRATINO +18, CI ENTRI, SE CLICCHI SU QUELL’ALTRO, NO. IL 2024 È STATO L’ANNO IN CUI I GOVERNI USA E UE HANNO LANCIATO LE LORO OFFENSIVE CONTRO IL PORNO, METTENDOLO IN GRAVE DIFFICOLTÀ. SE PIGIARE SUL QUADRATINO NON VA BENE PIÙ CHE FARE PER PROTEGGERE I MINORI? IN EUROPA MA PIÙ NEGLI USA IL GOVERNO È STATO DURISSIMO, CON LA DECISIONE DI…”

Barbara Costa per Dagospia

porno accesso ph getty images

 

Porno vs Governo, and the winner is… spiace dirlo, ma quest’anno il porno, nella sua guerra contro la politica, ci ha preso soltanto sberle!!! E la colpa è del porno, della sua strategia sbagliatissima, di opposizione serrata, che non lo sta portando da nessuna parte.

Il 2024 ha segnato lo scontro diretto, senza esclusione di colpi, tra il porno – capintesta quello USA, ma anche europeo – e i governi che lo hanno sfidato e esigono che non sia più libero sul web di essere visto da chiunque, in primis dai minori.

 

porno in vpn (1)

Fino a oggi il porno si era beato dell’avviso che compare sulla home-page di ogni sito porno, appena ci finisci su: hai più o meno di 18 anni? Se clicchi sul quadratino +18, ci entri, se clicchi su quell’altro, no. Soluzione oggettivamente idiota, giusto? Eppure questo escamotage è (stato) vispo per decenni, per la precisione dalla fine del secondo mandato Clinton. Con l’erotomane conclamato Bill Clinton presidente degli Stati Uniti, si era decretato che al porno fosse dovuta e garantita la protezione del I Emendamento, e fosse libero di esprimersi come una qualunque espressione artistica.

 

utente porno

Ma sempre nel rispetto delle leggi (no porno girato coi minori, no porno girato senza consenso, no porno girato con animali). Innegabile che il 2000 fosse un altro mondo, con tutti altri problemi, rispetto al 2024. E che l’accesso indiscriminato ai siti porno sia un problema non più rimandabile.

 

Dopo varie scaramucce, il 2024 è stato l’anno in cui i governi USA e EU hanno lanciato le loro offensive contro il porno, mettendolo in grave difficoltà. Se pigiare sul quadratino +18 non va bene più (ma mai è andato bene, non era una soluzione, bensì una scrollata di spalle) che fare per proteggere i minori? In Europa ma più negli USA il governo è stato durissimo: o tu, porno, applichi protezioni concrete ai minori, o te ne vai dritto in tribunale, poi in galera.

 

porno vs usa

Il porno non ci è voluto stare e, ad ogni Stato USA che ha emanato, quest’anno, perentorie leggi per cui tu, utente, o mi garantisci che sei un adulto, e il porno te lo guardi, o sennò, pussa via, ha risposto al modo di Pornhub: tu, Stato, mi sfidi? E io da te, Stato, me ne vado.

 

Così a oggi sono sempre più gli Stati americani in cui, con le nuove leggi sul porno, se clicchi su Pornhub, ti appare la porno star Cherie DeVille, vestita, e che non porna mica, ma ti dice che tu, per "colpa" di chi ti governa, non puoi smanacciarti più, perché Pornhub nel tuo Stato non ci sta più.

 

cnn pornhub accesso bloccato in utah

E all’utente non rimane che il rifugio vpn, o andare su altri siti porno (o nel dark web, che non si fila nessuno la fogna che è) i quali, a differenza dell’agglomerato Pornhub, accettano le nuove regole che vogliono che tu immetta i tuoi dati, nel web, e il tuo viso, per assicurarsi che tu sia un adulto. 

 

È questo che il porno lo fa incaz*are: il porno vuole proteggere i minori dal porno ma in modo diverso: niente immissioni di dati personali ma messa in commercio, per chi minore, di nuovi tablet, PC, smartphone, e ogni altro device già col porno bloccato in sé. E non con filtri tipo il parental control, che non bastano, bensì con "bloccanti" speciali che non consentano accesso a ogni sito porno esistente. E chi, maggiorenne, vuole il porno, sia lasciato col porno sul web così com’è. Sì, ma, non essendo questa soluzione accettata dai governi, a cui il porno la delegherebbe, che fare?

 

pornhub bloccato in texas

Fuggire dagli Stati che impongono una immissione di dati personali massiccia, in rete, che risultati ha portato, al porno? Nessuno. Ed è inutile frignare sulla vittoria di Trump. Anche Kamala, anche Biden, e i democratici a raccolta sono convintissimi che il porno debba essere fermato di cavalcare libero le praterie web, calpestando i minori. 

 

E noi? Se si procederà senza intoppi, e le ultime regole di Agcom saranno avallate dall’Unione Europea, anche noi italiani da metà 2025, per accedere ai più famosi siti porno, dovremo autenticare la nostra maggiore età tramite SPID e/o app di portafoglio digitali. Protestare la mancanza di privacy porta a nulla.

 

pornhub louisiana

Chi comanda il porno per troppo tempo ha fatto come gli porno pare, sul web. Fin troppo. Ed è fin troppo ingiusto che qualsiasi bambino incappi in visioni per lui ultra inadeguate. Poiché i dispositivi blocca porno suggeriti dal porno non interessano, metteremo tutti i nostri dati personali alla mercé di chissà chi, per farci una p*ppa. Tanto già li mettiamo ogni volta che navighiamo per scopi non p*ppanti.

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