DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
MORTI DURANTE BATTUTA DI CACCIA, VITTIME DUE GIOVANI
(ANSA) - CAGLIARI, 16 DIC - Due cacciatori di 28 e 27 anni sono stati trovati privi di vita durante la notte dai carabinieri in località Mela Murgia a Quartucciu, nell'hinterland di Cagliari. All'origine del decesso, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, ci sarebbe un incidente di caccia: uno dei giovani avrebbe sparato accidentalmente alla nuca del secondo e, successivamente, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile da caccia di proprietà dell'amico, unico titolare del porto d'armi. Le indagini proseguono per scoprire l'esatta dinamica dell'accaduto.
I militari della compagnia di Quartu Sant'Elena, insieme ai vigili del fuoco di Cagliari e al Corpo Forestale regionale, stavano cercando i due giovani cacciatori da ieri sera, quando i familiari avevano lanciato l'allarme preoccupati per il mancato ritorno dei due, che si erano allontanati a piedi per una battuta di caccia nel bosco di Mela Murgia.
I soccorritori sono riusciti a scoprire l'area in cui si trovavano grazie alla localizzazione dei telefoni cellulari, entrambi attivi ma senza risposta. Coordinato dalla prefettura è scattato così il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. Durante la notte la tragica scoperta dei due corpi da parte dei carabinieri della stazione di Burcei che hanno rinvenuto i cadaveri dei due giovani in località Santu Lianu. I rilievi tecnici vengono effettuati in queste ore dal nucleo investigativo dei carabinieri.
TRAGICA BATTUTA DI CACCIA, VITTIME ERANO GRANDI AMICI
(ANSA) - CAGLIARI, 16 DIC - Erano grandi amici Giacomo Desogus, 28 anni, e Matthias Steri, 27, i due giovani trovati morti nei boschi in località Santu Lianu a Quartu Sant'Elena, nella città metropolitana di Cagliari. I primi rilievi effettuati dai carabinieri del Nucleo investigativo, da quanto si apprende, confermano l'ipotesi della tragica battuta di caccia. Difficile al momento ricostruire dettagliatamente la tragedia.
Secondo una prima ipotesi degli investigatori, il più giovane dei due per errore avrebbe esploso un colpo di fucile che ha colpito alla nuca l'amico, uccidendolo, e poi si è tolto la vita. Il fucile, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era di proprietà di Desogus che era l'unico ad avere il porto d'armi. A fare scattare l'allarme ieri notte intorno alle 23 sono stati i familiari. I corpi sono stati rintracciati intorno alle 2 grazie al gps dei cellulari.
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