DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
[…] Probabilmente il quartier generale di Kiev ha scelto di far esordire i missili statunitensi a Bryansk per un duplice motivo. Il primo è tattico. Nelle scorse settimane i russi hanno migliorato le difese delle loro basi nell’entroterra di Kursk: le immagini riprese dallo spazio mostrano protezioni di cemento appena costruite intorno alle piazzole degli aeroporti e ai magazzini delle scorte belliche.
Inoltre sono stati schierati molti sistemi elettronici per disturbare le trasmissioni dei satelliti gps, dalle cui coordinate dipende la precisione degli Atacms.
ATTACCO UCRAINO SUL TERRITORIO RUSSO - 19 NOVEMBRE 2024
Il secondo invece ha una valenza strategica. Ora il comando di Mosca deve fare i conti con il rischio che tutte le retrovie in un raggio di oltre 250 chilometri dal confine – la portata massima è di 300 – possano finire sotto tiro. La rete logistica deve essere riorganizzata, trasferendo in zone più sicure le scorte di armamenti e le caserme che riforniscono la prima linea: un’attività che potrebbe rallentare di parecchi giorni, se non settimane, l’offensiva per scacciare l’esercito ucraino dal Kursk.
Proprio per questo diversi analisti ritengono che gli attacchi saranno ripetuti: sono l’unico modo per permettere ai reparti di Kiev di riprendere fiato. Il presidente Zelensky preme per avere anche da Parigi e Londra l’autorizzazione a lanciare in terra russa pure gli Storm Shadow-Scalp, missili cruise che arrivano a distanze addirittura superiori con un apparato di guida che non può venire accecato dai russi. Ma ha altri ordigni con cui proseguire i bombardamenti in profondità: «L’Ucraina ha capacità a lungo raggio ha detto Zelensky -, ci sono droni di nostra produzione. Ora abbiamo Long Neptunes e Atacms».
Il presidente ha citato il Long Neptunes, un progetto nazionale con 400 chilometri di autonomia di cui sarebbero stati costruiti cento esemplari. Sono segnali della volontà di incrementare le incursioni nel cuore della Russia, eliminando obiettivi militari ma anche cercando di incrinare la credibilità di Putin. […]
primi missili atacms a colpire la russialanciarazzi atacms 4presunta esplosione di un missile atacms in un magazzino di armi a karachev , regione di bryansk, russiavolodymyr zelensky
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