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Chiara Pizzimenti per Vanity Fair
#CarmelaRozza, a tre giorni dal fatto, resta fra gli hashtag di twitter.Il fatto è che l'assessore all'Arredo urbano al Comune di Milano, Carmela Rozza appunto, nel giorno del Cleaning day nelle scuole ha preso un rullo e sporcato di vernice la portiera di una macchina in divieto di sosta.
Lo ha fatto davanti ai fotografi e ai volontari che ripulivano le pareti delle scuole di via Monviso. In piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale è un fatto che fa ancora più rumore.
CARMELA ROZZA 2CARMELA ROZZA 3
«Ma come si permette a fare un atto vandalico??????» si legge su Facebook. Su Twitter si va oltre «#CarmelaRozza imbratta un auto in divieto di sosta E' un tipo di multa sperimentale per aiutare le Carrozzerie». C’è chi dice che si sta esagerando e chi scrive «Dalla parte di #CarmelaRozza finiamola con il perbenismo di facciata», «Ha fatto benissimo,chi parcheggia in questo modo non si cura certamente delle persone che gli vivono intorno».
L’assessore antigraffiti ha spiegato che «la macchina era salita sul marciapiede di una scuola, un'area transennata per la sicurezza dei bambini, usando peraltro lo scivolo per i disabili. La multa dei vigili non era sufficiente e non era possibile rimuovere l'auto col carro attrezzi perché il luogo era troppo stretto».
Da qui la scelta, nel giorno del Cleaning day nelle scuole, di prendere un rullo e verniciare la portiera dell’auto. Un atto di legittima difesa, non un atto illegale, secondo l’assessore. «Sapevo che la pittura era lavabile, avendo fornito io i materiali alle scuole per ripulire i muri. Ho piena consapevolezza dei miei gesti».
Lei stessa dice che il proprietario dell’auto la può denunciare se ritiene, e secondo la legge ne ha diritto. «Anche se – aggiunge poi - poco dopo la portiera è stata ripulita dai volontari con acqua e spugna. Se la pittura fosse stata indelebile o se avessi fatto una riga sulla portiera, allora si poteva parlare di danneggiamento e quindi di reato, invece non c'è stato danno. Era solo un modo per sottolineare il disappunto». Non il migliore a detta della rete in una giornata dedicata al senso civico.
Riconosce che il suo gesto non si concilia con il ruolo che ricopre, ma non è pentita. «Riconosco che in me è prevalsa l'indignazione. La vicenda è nota e a me è parso che vincesse il sopruso a danno dei cittadini più deboli e dei bambini».
Non così è parso ai suoi avversari politici. Il candidato del centrodestra al Comune Stefano Parisi: «Questo è il senso che la sinistra ha della proprietà privata». Il deputato della Lega Paolo Grimoldi la invita a dimettersi dopo un gesto definito da bulla da strada. Reazioni negative sono venute anche dalla sua parte politica.
Dopo la lettera di spiegazione il candidato del centrosinistra Sala ha definito chiusa la questione, però «rimane il fatto che tutte le volte che vedrò atteggiamenti che non sono in linea con quello che penso noi dobbiamo fare lo stigmatizzerò come ho fatto sabato».
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