green pass covid

MA TE LO RICORDI IL GREEN PASS? – LA CORTE COSTITUZIONALE HA MESSO UN PUNTO FERMO SU UNA DELLE QUESTIONI PIÙ CONTROVERSE EMERSE DURANTE LA GESTIONE DELLA PANDEMIA:  HA CONFERMATO LA LEGITTIMITÀ  DELLE MISURE CHE HANNO SUBORDINATO L’ACCESSO AI LUOGHI DI LAVORO AL POSSESSO DEL GREEN PASS E, SUCCESSIVAMENTE, IMPOSTO L’OBBLIGO VACCINALE AGLI ULTRACINQUANTENNI – RESPINTO IL RICORSO PRESENTATO DAL TRIBUNALE ORDINARIO DI CATANIA…

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Estratto dell’articolo da “Il Sole 24 Ore”

 

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Con la sentenza numero 199 depositata ieri, la Corte costituzionale mette un punto fermo su una delle questioni più controverse emerse durante la gestione dell’emergenza pandemica: la legittimità delle misure che hanno subordinato l’accesso ai luoghi di lavoro al possesso del green pass e, successivamente, imposto l’obbligo vaccinale agli ultracinquantenni.

 

I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale ordinario di Catania in relazione agli articoli 2, 3, 4, 32 e 36 della Costituzione.

 

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Nel dettaglio, la pronuncia riguarda due provvedimenti chiave. Il primo è il decreto legge n. 127 del 21 settembre 2021, che dal 15 ottobre al 31 dicembre di quell’anno ha imposto al personale pubblico (e poi anche privato) il possesso del cosiddetto green pass base – ottenibile tramite vaccinazione, guarigione o test – come condizione per accedere al posto di lavoro, prevedendo in caso contrario l’assenza ingiustificata senza retribuzione.

 

Il secondo è il decreto legge n. 1 del 7 gennaio 2022, che ha introdotto l’obbligo vaccinale per i cittadini con più di cinquant’anni e, dal 15 febbraio 2022, l’obbligo di green pass rafforzato per lavorare. [...]

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