zingari roberto giardina

“I TEDESCHI NON TOLLERANO I SINTI E I ROM, LI TRATTANO ALLA PARI, COME TEDESCHI E QUINDI DOVREBBERO COMPORTARSI DA TEDESCHI” – ROBERTO GIARDINA SPIEGA PERCHÉ IN ITALIA ABBIAMO SBAGLIATO TUTTO NELLA GESTIONE DEI NOMADI: “C’È TOLLERANZA, PURCHÉ SI RISPETTINO LE LEGGI. A BERLINO NON VEDO MAI UNA GIOVANE DONNA CON UN BIMBO IN BRACCIO. VERREBBE SUBITO SEGNALATA. I 'CATTIVI' TEDESCHI CONDANNEREBBERO ANCHE LE BORSEGGIATRICI INCINTE CHE SCONTEREBBERO LA PENA IN UNA PRIGIONE SIMILE A UN ALBERGO A DUE STELLE, MA CON SBARRE ALLE FINESTRE, CON KINDERGARTEN E NURSERIE PER I PICCOLI. A BERLINO NON CI SONO CAMPI PERCHÉ…”

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Estratto dell’articolo di Roberto Giardina per “Italia Oggi”

 

roberto giardina

La notizia dei quattro bambini rom che a Milano in auto hanno travolto e ucciso una signora, ovviamente, è riportata anche dai media tedeschi. Seccamente, senza commenti o rimproveri all’Italia, e quasi sempre senza specificare l’etnia dei ragazzini, per rispettare il codice di autocomportamento della stampa (in Germania non esiste un ordine dei giornalisti).

 

A Berlino non vedo mai una giovane donna con un neonato, o un piccolo di uno o due anni in braccio. Verrebbe subito segnalata dai passanti, e la polizia la fermerebbe. Non per infierire sulla madre ma in difesa del piccolo, esposto ai gas di scarico.

 

ZINGARI ELEMOSINA

In inverno giungono senza tetto, non solo sinti o rom, da Romania o Bulgaria, perché l’assistenza in Germania è migliore. Avranno un tetto, pasti caldo. E anche se sarebbe vietato, lasciano fare.

 

Suonano, anche bene, il violino o la filarmonica in metro, fanno, dopo, un giro per il vagone senza infastidire i viaggiatori. Chi vuole lascia una moneta. O chiedono un aiuto agli automobilisti fermi al semaforo, ma senza lavare il parabrezza. La polizia non lo permette, perché si intralcia il traffico. Quando vado in banca per fare un’operazione, un giovane o una ragazza mi apre la porta, con un cappello in mano. Non sono tedeschi. Chi ha prelevato centinaia di euro dovrebbe essere più generoso.

 

roberto giardina

C’è tolleranza, purché si rispettino le leggi. […] I “cattivi” tedeschi condannerebbero anche le borseggiatrici incinte, e sconterebbero la pena in una prigione simile a un albergo a due stelle, ma con sbarre alle finestre, con kindergarten e nurserie per i piccoli.

 

Scrivere e dire zingaro è vietato. La parola è di origine tedesca, viene da zig o zug, movimento, zug è anche il treno, e gauner, delinquente, cioè chi delinque e viene e passa, un nomade.

 

Ma a Roma secondo dati incerti, i sinti e rom sarebbero circa ventimila, e risiedono in città da oltre vent’anni. Non sono più nomadi, e dovrebbero rispettare le leggi, cominciando a mandare i figli a scuola, e pagare tasse di circolazione e assicurazione per l’auto. […]

 

In Germania i sinti e rom sarebbero da 70mila e 140mila, un brutto segno se non si sa esattamente quanti siano.

 

CAMPO ZINGARI VIA DI SALONE

Come è noto, Hitler voleva sterminare non solo gli ebrei, anche gli zingari. Ne uccise nelle camere a gas tra 70mila e 150mila, sempre un numero incerto. Il mausoleo per ricordare l’olocausto che ricorda gli ebrei è vasto 11mila metri quadrati, in pieno centro. Impossibile non vederlo. Avrebbe dovuto ricordare tutte le vittime del nazismo.

 

I sinti e rom trucidati in Europa, sono ricordati da una semplice stele in un parco, non semplice da trovare. In Germania hanno vietato ai ristoranti di mettere in menu le "cotolette alla zingaresca”, piccanti e gustose, il che in fondo è una sciocchezza.

borseggiatrici rom

 

E a Berlino non c’è un campo per sinti e rom. Chi arriva, se accolto, ha diritto a un alloggio. Anni fa, arrivò a Berlino un gruppo dall’est, di sinti o rom, e furono sistemati in un albergo, in attesa di trovare per loro degli alloggi. Se ne andarono per accamparsi sul fiume, rifiutando di andar via.

 

campo rom con limousine a milano

Diedero a ognuno duecento euro e li misero su un aereo che li riportò a casa. Il Tagesspiegel, giornale di Berlino e di sinistra, intitolò: «Turisti con pretese».

Un’ironia che oggi non sarebbe forse permessa. I tedeschi non tollerano i sinti e i rom, li rispettano, li trattano alla pari, come tedeschi e quindi dovrebbero comportarsi da tedeschi.

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