IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO…
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
«Virginia Raggi frequentava Raffaele Marra ben prima dell' inizio della campagna elettorale. Me lo raccontò Marra spiegando che lei, Salvatore Romeo e Daniele Frongia volevano vincere e lo avevano reclutato come punto di riferimento in Campidoglio. Lui poi ha preso il potere pieno e noi abbiamo sempre pensato che alla base di tutto ci potesse essere un ricatto». Rodolfo Murra, capo dell' Avvocatura capitolina fino al settembre scorso, è uno dei testimoni chiave dell' inchiesta sulle nomine al Comune di Roma.
VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA
Che tipo di ricatto?
«Anche i pubblici ministeri me lo hanno chiesto, ma io non posso essere più preciso. L'ho spiegato quando mi hanno interrogato. So soltanto quello che mi diceva lui in continuazione: "So tutto di loro, prima o poi parlerò. E se parlo non so che cosa succede"».
Ora è in carcere, sarà questa l'occasione per parlare?
«Può darsi. Lui sicuramente aveva rapporti a vari livelli. Era interlocutore dei costruttori e aveva legami con la destra romana. È stato collaboratore di Gianni Alemanno e in un' intervista ha detto che Franco Panzironi (ex di Ama imputato in Mafia Capitale, ndr) è una brava persona. Non so se abbia garantito alla Raggi un pacchetto di quei voti. Diceva che loro lo avevano reclutato per scegliere le persone giuste in Comune e perché esperto di pratiche amministrative».
Perché lo riferiva a lei?
«Lo conosco sin da quando era alle Politiche abitative del Comune, nel 2012. È sempre stato un tipo losco e arrogante. Poi ha preso l' aspettativa e quando è tornato con questa giunta era addirittura peggiorato».
Lo dice perché è arrabbiato per essere stato rimosso?
«Sono arrabbiato, ma non per la rimozione. Ce l'ho con loro per la macchinazione sulla richiesta di parere all'Anac sulla nomina a capo di gabinetto di Carla Raineri. A Marra l'ho detto chiaro: con me avete chiuso. Avete strumentalizzato Cantone per cacciare Raineri. E avete distrutto il mio lavoro».
Si può dire che in Campidoglio c'era una faida?
«Si può dire che nella stanza della sindaca c' erano sempre Marra e Romeo. E naturalmente Frongia. Loro contro tutti. Frongia è il migliore perché comunque ha metodi civili e dedica ascolto alle persone. Gli altri due sono arroganti e volgari, ma la sindaca li ha sempre appoggiati. Parlare da soli con lei non era possibile. Se le chiedevo chiarimenti oppure opinioni sulle questioni mi rispondeva: "Ne parli con Marra, si rivolga a Marra"».
E Romeo?
«Lui impartiva ordini. La premessa era sempre: "Vengo a nome di Virginia"».
Secondo lei perché aveva tanta influenza su Raggi?
«Lui è un grillino da tanto tempo. Quando il Movimento ha vinto le elezioni andava in giro per le stanze del Comune e gridava "abbiamo vinto, abbiamo vinto"».
Beppe Grillo ha preteso che lui e Frongia vengano ridimensionati. Secondo lei sarà così?
«È una farsa. Senza di loro la sindaca non può far niente».
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