donna sequestrata violenza

IL CUORE È UNO ZINGARO - UN ROM LASCIATO DALLA FIDANZATA INCARICA IL FRATELLO DI SEQUESTRARLA E PORTARLE VIA TUTTI I GIOIELLI E IL DENARO CHE AVEVA - L’HANNO FATTA SALIRE SU UN CAMPER DOVE L’HANNO TENUTA SEGREGATA E IMBAVAGLIATA TUTTA LA NOTTE, PER POI SCARICARLA PER STRADA E…

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Emilio Orlando per www.leggo.it

 

Caccia all’uomo dopo un sequestro in stile “Suburra”. Una vendetta d’amore nei confronti di una 35enne italiana si è trasformata in una rapina e sequestro di persona da incubo. L’unica colpa della donna è stata quella di aver lasciato il fidanzato perché la picchiava.

 

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L’uomo, un quarantenne di etnia rom residente nel campo nomadi di via dei Gordiani, ha incaricato il fratello di vendicarlo sequestrando la ex compagna e di portale via tutti i gioielli ed il denaro che aveva in casa.

 

donna sequestrata

La notte del terrore per la vittima è cominciata prima di mezzanotte in via Loreto, al Tiburtino, dove la donna di era rifugiata da alcuni parenti per sfuggire alle continue minacce dell’ex fidanzato. Di colpo il nomade, accompagnato secondo il racconto della trentacinquenne alla polizia da altre complici, ha sfondato la porta dell’appartamento nelle case popolari e ha fatto irruzione.

 

campo nomadi via dei gordiani roma

Dopo averla immobilizzata afferrandola per i capelli, insieme agli altri componenti del commando, ha fatto razzia d’oro e denaro di qualunque oggetto di valore in cui si sono imbattuti. Ma la lezione violenta, dei familiari del nomade “abbandonato” non è finita qui.

 

Sotto minaccia, l’hanno costretta a seguirli per farla salire su un camper che avevano parcheggiato sotto casa. Come in un film dell’orrore l’hanno tenuta segregata ed imbavagliata nella roulotte tutta la notta e poi prima dell’alba l’hanno scaricata per strada, davanti al campo nomadi di villa Gordiani, al Casilino.

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La ragazza, appena si è resa conto di essere libera a chiamato le volanti della polizia che si sono messe sulle tracce del rapitore di nome S. H. e dei suoi complici. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Alessandra D’Amore della procura Capitolina. Lo zingaro, appartenente ad una famiglia balzata più volte agli onori delle cronache perché si è resa protagonista in passato di episodi criminali, è latitante.

 

Le ricerche degli investigatori sono estese anche in altre zone d’Italia, dove il fuggitivo potrebbe aver trovato qualche nascondiglio. Il quarantenne è accusato di sequestro di persona, rapina, minacce, lesioni e porto illegale d’arma.

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