RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Marco Carta e Valentina Lupia per “La Repubblica – Edizione Roma”
Meglio la carbonara o i pizzaioli acrobati? Lo scontro è su tutti i fronti: da una parte il manager che ha fatto fortuna in Formula 1, Flavio Briatore. Dall’altra una delle famiglie più discusse della città, i Tredicine. Due mondi contrapposti uniti da un destino comune, quello della ristorazione in centro storico dove le rigorose leggi del primo municipio sul decoro, però, sembrano non valere per tutti.
Almeno secondo Flavio Briatore. Perché mentre il locale Crazy pizza di via Veneto è finito nel mirino dei vigili urbani per i fiori finti sulla facciata, a piazza Venezia, dove si trova il ristorante Antica Roma, il kitsch regna indisturbato.
ANTICA ROMA - RISTORANTE DI ALFIERO TREDICINE
Ad evidenziare la disparità di trattamento tra i due ristoranti è stata la pagina Facebook Roma Fa Schifo che ha condiviso sui social l’immagine della trattoria Antica Roma 013 con queste parole:
«Sedie orribili, luci al neon dopo il tramonto da vomito, panorama devastato su piazza Venezia, recensioni da urlo, fiori finti a cascata, ma questi a differenza di quelli di Briatore non li multa nessuno. Forse perché Briatore si chiama Briatore, mentre i proprietari di questo bar si chiamano…».
Il post di Roma Fa Schifo si chiude in maniera sibillina. Ma neanche troppo. Anche perché non è un mistero che il titolare del ristorante Antica Roma sia Alfiero Tredicine, uno degli esponenti di spicco della storica famiglia di ambulanti, spesso al centro di inchieste giudiziarie, che ha costruito un impero a Roma partendo dalle caldarroste e dai camion bar.
Dei cinque fratelli Tredicine, Alfiero è tra i più influenti anche perché per anni è stato a capo dell’Apre Confesercenti, organizzazione di categoria. In un’inchiesta della procura di Roma, che risale al 2019, venne intercettato mentre si vantava di aver fatto allontanare dal Campidoglio l’ex assessore al commercio grillino Adriano Meloni: «L’ho fatto caccià».
Stavolta il leader storico degli ambulanti ha trovato un nuovo avversario. Ma anche un possibile alleato. Perché Briatore, che ha ricondiviso sulla sua pagina Instagram il post di Roma fa Schifo contro Tredicine, ha anche attaccato frontalmente il Campidoglio dopo il blitz della polizia locale dello scorso primo ottobre in cui era stato multato di 300 euro per i fiori finti sulla facciata del Crazy Pizza.
«Abbiamo capito qual è veramente il problema di Roma. Sono i fiori di Crazy pizza in via Veneto che fanno parte della nostra immagine. Li abbiamo dappertutto. Ma a Roma non va bene. A Roma vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ‘ndrangheta. Per il Comune il problema sono i fiori di Crazy pizza, non la spazzatura».
Nel suo duro sfogo Briatore ricalca addirittura il linguaggio di Tredicine, invitando la popolazione all’insurrezione. Una sommossa popolare contro i politici del primo municipio per tutelare i fiori finti di Crazy Pizza. «Non so perché votate questa gente qui. Dovete mandarli via a calci nel sedere perché è gente che non serve a nulla». […]
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