FLASH! - “COMMETTI IL PIÙ VECCHIO DEI PECCATI NEL PIÙ NUOVO DEI MODI”. L’ESORTAZIONE DI WILLIAM…
Paolo Martone per Dagospia
RE HUSSEIN DI GIORDANIA E SADDAM HUSSEIN
Una camera delle torture al centro della Grande Mela. Sembra incredibile ma fino al 2003 (anno della sua caduta) l’ex dittatore Saddam Hussein poteva disporre di una prigione privata nel seminterrato della sede diplomatica irachena a New York. Lo ha scoperto il New York Post, citando come fonte alcuni funzionari iracheni. La palazzina si trova nell’Upper East Side, nella stessa strada dove abita l’ex sindaco Michael Bloomberg. La sua casa si trova esattamente di fronte alla rappresentanza irachena.
La prigione era dotata di porte corazzate e, trovandosi in profondità, era impossibile sentire fuori dall’edificio urla o richieste di aiuto. E di urlare a squarciagola ce n’erano tutte le ragioni.
LA CASA DELLE TORTURE A NEW YORK DI SADDAM HUSSEIN
Il “lavoro sporco” lo facevano i servizi segreti di Saddam, i tristemente famosi agenti del Mukhabarat. La camera delle torture serviva a uccidere o a costringere al rimpatrio forzoso i cittadini iracheni residenti negli Stati Uniti, spesso oppositori politici fuggiti in America. Le vittime spesso si presentavano volontariamente alla sede diplomatica, ignare del trattamento che avrebbero subito.
Gli uomini del Mukhabarat li trascinavano nel buco nero del piano -1 per torturarli colpendoli con bastoni o strappando loro le unghie delle mani e dei piedi. In alcuni casi l’ordine era di eliminarli definitivamente. Dei morti non si sapeva più nulla. I corpi delle vittime venivano impacchettati e chiusi in contenitori speciali coperti dal segreto diplomatico e poi spediti in Iraq, senza che nessuna autorità statunitense o internazionale avesse il diritto di ispezionarne il contenuto.
La prigione di Saddam è stata “in servizio” dal 1979 al 2003. Con l’invasione americana dell’Iraq gli Stati Uniti si appropriarono dell’edificio, ispezionandolo e sequestrando computer e documenti. Oggi è tornato di proprietà dell’Iraq. Il nuovo governo di Baghdad ha smantellato la prigione mettendo al suo posto una lussuosa cucina da 120.000 dollari. Mangiare per dimenticare, anche se la storia e gli orrori del seminterrato delle torture farebbero passare l’appetito a chiunque.
saddam a letto si vestiva da cowboy
FLASH! - “COMMETTI IL PIÙ VECCHIO DEI PECCATI NEL PIÙ NUOVO DEI MODI”. L’ESORTAZIONE DI WILLIAM…
DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON…
DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A…
FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE…
FLASH – MA L'ALESSANDRO MELZI D’ERIL CHE, INTERCETTATO A MAGGIO, DICEVA “MA SAI MEDIOBANCA, UNA…
DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN…