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IL VIDEO DELL’UCCISIONE DEL MURATORE UCRAINO DURANTE UNA RAPINA
da “corriere.it”
In un video registrato dalle telecamere di sorveglianza scorrono le drammatiche immagini della rapina in cui l’ucraino Anatoliy Korol ha perso la vita. Lo scorso 29 agosto l’uomo provò coraggiosamente a fermare due banditi in un supermercato di Castello di Cisterna (Napoli). Ma ebbe la peggio. Morì davanti alla figlioletta. Anatolyi venne ucciso con due colpi di pistola. Dopo sette giorni, i due assassini sono stati assicurati alla giustizia.
Così uno dei rapinatori, Marco Di Lorenzo, ha poi raccontato la dinamica della colluttazione sfociata nell’omicidio. «Quel signore (Anatolyi Korol, ndr) mi stringeva la gola con le mani, mi sono sentito oppresso e Gianluca ha provato a colpirlo con una penna, che poi s’è spezzata». A quel punto Gianluca Ianuale - l’altro rapinatore - ha sfilato la pistola dalle mani del complice e ha fatto fuoco.
«Credevo di averlo preso solo alle gambe». Invece i due colpi esplosi furono fatali. Entrambi hanno detto al pm: «Siamo poveri, i nostri scaffali, a casa, sono vuoti come quelli di un mobilificio». Nei giorni successivi alla morte di Korol il piccolo paese di Castello di Cisterna si è mobilitato con fiaccolate e manifestazioni.
La tragedia di fine agosto nel piccolo comune dell’hinterland napoletano, scosse le coscienze. Giunse al culmine di un’estate già molto difficile, con tanti morti ammazzati nel capoluogo e in provincia (e settembre sarebbe stato pure peggio). Erano le 21, supermercato in chiusura, con pochi clienti. Anatolyi Korol, manovale, era appena uscito dopo aver fatto la spesa, insieme alla figlioletta di un anno e mezzo. Si rende conto che qualcosa non va, torna sui suoi passi.
Due rapinatori, bardati dal casco integrale, si sono fiondati alle casse pistola in pugno. L’ucraino non ci pensa due volte, rientra nel market e tenta di fermare uno dei malviventi, Marco Di Lorenzo. Riesce quasi a immobilizzarlo, tenendolo per il collo. Il complice, Gianluca Ianuale, però non sta a guardare. Sorpreso e poi accecato dalla rabbia prova a ferire l’ucraino addirittura con una penna, usata a mo’ di pugnale.
Anatolyi resiste ma nulla può contro i colpi di pistola esplosi da Ianuale. Voleva colpire le gambe, dirà ai magistrati. I proiettili invece trafiggono fatalmente Korol. I due fuggono, e il 38enne muore al cospetto della sua bimba.
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