DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
Con dichiarazioni mendaci e inattendibili Carlo Sangalli ha tentato «di offuscare, mediante la prospettazione di fantasiose macchinazioni della coppia Rivolta-Venturini», la «realtà dei fatti che, nella loro crudezza e linearità, adombrano pesanti responsabilità» nei comportamenti «poco commendevoli» rivelati dalla sua ex segretaria. Sono severe le considerazioni sullo storico 85enne presidente di Confcommercio nelle motivazioni della sentenza che a maggio ha assolto Giovanna Venturini, l'ex collaboratrice di Sangalli, e l'ex direttore generale della potente organizzazione Francesco Rivolta dall'accusa di estorsione nei confronti dello stesso Sangalli.
giovanna venturini la donna che ha accusato carlo sangalli di averla molestata
Il giudice di Roma Alessandro Arturi censura l'impostazione della querela presentata da Sangalli contro Venturini e Rivolta il 5 novembre 2018, tre giorni dopo che il Corriere della Sera aveva pubblicato le accuse di abusi sessuali della signora per episodi tra il 2010 e il 2012 (mai denunciati alla magistratura) e a dieci mesi dalla donazione di 200 mila euro fatta davanti a un notaio alla donna da Sangalli, che sosteneva che i due volevano costringerlo a pagare per evitare uno scandalo e a dimettersi.
La querela di Sangalli, assistito dall'avvocato Domenico Aiello, diede il via a un'inchiesta della Procura che nel processo abbreviato ha chiesto la condanna a 4 anni e mezzo della Venturini, difesa dall'avvocato Paolo Gallinelli, e a 5 anni di Rivolta, assistito dagli avvocati Claudia Ferri e Salvatore Scuto.
La Procura potrà fare appello, come Sangalli agli effetti civili. Allegate alla querela c'erano email e dati contenuti nei pc e nei cellulari degli imputati che fanno sobbalzare il giudice perché estrapolati con modalità «palesemente lesive dei diritti inviolabili della persona» che li rendono inutilizzabili e per la «disinvoltura, per non dire improntitudine» con cui sono stati consegnati alla Procura (che li ha accettati). Sono «indebite intrusioni» che potrebbero «persino configurare ipotesi delittuose», indice di una impostazione «rudimentale delle relazione interne» a Confcommercio che confligge con le «intangibili prerogative del dipendente».
Nelle dichiarazioni di Sangalli al pm, Arturi evidenzia «patenti contraddizioni» confermate dalla testimonianza dell'ex presidente di Cariplo Giuseppe Guzzetti, amico suo e di Rivolta, le cui parole «stravolgono radicalmente la traiettoria degli accadimenti» descritta da Sangalli. Per il giudice, le «affermazioni» di Venturini «si presentano credibili», sebbene da verificare perché non oggetto del processo, e non ci fu un'estorsione, ma una «iniziativa autonoma e spontanea» di Sangalli per «tacitare le ipotetiche richieste della vittima degli abusi», le notizie che giravano e «coprire una vicenda alquanto scabrosa» con un accordo in cui i 200 mila euro erano nei «limiti di una ragionevole risposta riparatoria».
FRANCESCO RIVOLTAfrancesco rivolta ex dg confcommercio
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