manfredi catella beppe sala

UNA SANTABARBARA A MISURA DUOMO! IL GIP NEI PROSSIMI GIORNI SI ESPRIMERA’ SULLE MISURE CAUTELARI (DOMICILIARI O CARCERE) CHIESTE DAI PM PER 6 INDAGATI DELLA INCHIESTA SULLA DEGENERAZIONE URBANISTICA MILANESE. TRA LORO ANCHE IL COSTRUTTORE MANFREDI CATELLA (ACCUSATO DI CORRUZIONE) CHE NELLA MEMORIA DIFENSIVA HA INSERITO ANCHE LA RICHIESTA DI DANNI PER 69 MILIONI DI EURO AL COMUNE PER "IL PIRELLINO", PROGETTO SIMBOLO DELL’INCHIESTA – LA MOSSA DEL RE DEL MATTONE PUNTA A DIMOSTRARE COME DA PARTE SUA NON CI FOSSERO PRESSIONI O CONSULENZE PER OTTENERE FAVORI DA PEZZI DI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA (E SU QUESTO LA SUA POSIZIONE COINCIDE CON QUELLA DI SALA). PER I PM PERO’… - DAGOREPORT

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratti da la Repubblica

 

Ma quali pressioni o accordi sottobanco per farci approvare i progetti: noi il Comune lo trasciniamo in tribunale. Dalle carte della maxi inchiesta sull'urbanistica a Milano emerge la linea difensiva di Manfredi Catella, per cui la procura chiede i domiciliari. Il costruttore si è rivolto ai giudici per una «richiesta danni» di 69 milioni di euro.

MANFREDI CATELLA

 

La cifra emerge dalla memoria difensiva che «il sottoscritto» Catella ha depositato davanti al giudice Mattia Fiorentini durante l'interrogatorio preventivo di mercoledì. Il gip si esprimerà nei prossimi giorni sulle misure cautelari (domiciliari o carcere) chieste dai pm per sei indagati. I reati a vario titolo sono di corruzione, falso e induzione indebita.

 

Catella, difeso da Francesco Mucciarelli, Adriano Raffaelli e Paola Severino (per Coima) chiede i danni per la vicenda del restyling del Pirellino, progetto simbolo dell'inchiesta che scuote Milano.

 

Per l'accusa, c'erano pressioni, anche dalla politica, per il sì al piano spingendo sulla Commissione paesaggio, travolta dall'indagine per i presunti «patti corruttivi» tra i suoi componenti e i costruttori che presentavano i progetti da far giudicare. Anche l'archistar Stefano Boeri e il sindaco Beppe Sala sono indagati per induzione indebita. Le difese del primo cittadino e del costruttore coincidono: da anni ci facciamo la guerra per il Pirellino. Culminata in una sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione all'imprenditore

MANFREDI CATELLA beppe sala

 

(...)

 

Catella, nella memoria, mostra con garbo il suo volto più duro e scrive che Coima «si è trovata costretta ad avviare» una nuova causa al Tar.

 

Da qui la richiesta del maxi risarcimento. Mossa che punta a dimostrare come da parte del "re del mattone" non ci fossero pressioni o consulenze per ottenere favori da pezzi di amministrazione pubblica. Per i pm, però, «il conflitto di interessi e la svendita della funzione pubblica» imputata all'ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni (rischia il carcere) è da leggere anche nei suoi rapporti con Catella e con un suo manager. Quest'ultimo nel 2022 scrive a Marinoni: «Avremmo due progetti che vorremmo presentarle informalmente che a breve porteremo in Commissione (...) mi dica lei se vuole coinvolgere l'assessore».

MANFREDI CATELLA

 

Nel 2023 il manager manda a Marinoni «un'anteprima natalizia del Villaggio Olimpico (un altro progetto, ndr)». In un altro scambio di messaggi è lo stesso imprenditore a scrivere: «Caro Giuseppe grazie per il tempo che stai dedicando alle verifiche preliminari per i progetti con maggiore rilevanza urbana». Risposta di Marinoni: «Ciao Manfredi... interesse comune». Riguardo ai «rapporti con Catella», gli investigatori sottolineano «vari incontri con Coima al di fuori dei normali adempimenti» previsti per parlare con la commissione.

I PROTAGONISTI DELL INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULL URBANISTICA

Articoli correlati

DAGOREPORT - L'ANSIA ATTANAGLIA LA MILANO DEL MATTONE. 'QUI SALTA TUTTO!'', BALBETTANO PIU...

GIUSEPPE SALA E MANFREDI CATELLA