DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Barbara Costa per Dagospia
È il 2 febbraio, è la Candelora, si va in processione da Mamma Schiavona! Mamma Schiavona è la Madonna di Montevergine, a Avellino, ed è la Santa protettrice dei gay, dei trans, dei trav, e di chi è etero ma soprattutto no. E la Chiesa lo sa!!! Come può non saperlo??? La processione al Santuario di Mamma Schiavona, sul monte Partenio, da anni si ripete, di anno in anno.
Ci va gente da tutta Italia, in gite organizzate, a riprodurre in modi e strepiti la stessa "scostumata" processione alla Dea Cibele nell’antica Roma. Si va in processione da Mamma Schiavona in una bolgia di canti e di musica chiassosa, abiti chiassosi, rimbombi e stili ricalcanti quelli dei coribanti, le trans… dell’antica Roma!!!
La devozione dei coribanti vestiti da donna, e truccati da donna, esibenti e parlanti un sesso esplicito (e alcuni, in estasi drogata, per sproporzionata adorazione si eviravano pure) è arrivata il giusto mutata a noi, a Mamma Schiavona, mista alla leggenda che vuole tale Madonna salvatrice nel Medioevo di due ragazzi scoperti a far l’amore, e per gran omo-scandalo abbandonati nudi sul monte Partenio a morire di fame, di freddo, se non sbranati dai lupi. Amanti gay salvati da Mamma Schiavona. Pure il gay Pier Paolo Pasolini era a Mamma Schiavona se non devoto… fidato: anche lui è andato una volta in processione da lei, con la "scusa" di ricavarci idee per un suo film.
Mamma Schiavona non è la sola icona cattolica che chi non è etero si è scelto come santo protettore: il cattolicesimo risplende di santi non etero. Davvero! La non eterosessualità mica nasce oggi, nasce con l’umanità. Sicché la storia dei santi, ma quella non ufficiale, è fatta anche di sante e santi "chiacchierati", come Santa Giovanna D’Arco, icona santa lesbica in assoluto, ma pure trav perché è un fatto, si vestiva da uomo, portava i capelli corti come un uomo, e sapete chi erano San Sergio e San Bacco? Due antichi soldati, due martiri cristiani che, per non aver rinnegato Gesù, e, si dice, il loro omo-amore, furono "condannati" a vestirsi da donne per esser così derisi, offesi, bullizzati è dir poco. Sante Perpetua e Felicita erano donne, e si amavano: fino all’ultimo, fino al carcere, e al martirio.
Ufficialmente non si dice, è vietatissimo, ma perché negarlo? San Paolo e Sant’Agostino, prima di immettersi sulla retta via, etero e non praticante, hanno sessualmente goduto, con donne, e uomini. Nelle sue "Confessioni", Sant’Agostino confessa tutto: “Inquinavo la polla dell’amicizia con le immondizie della concupiscenza, e il tartaro della libidine”. San Paolo e Sant’Agostino (forse pure San Giorgio) erano bisex attivi e passivi, ma altri loro santi colleghi si sono dannati nel contenere omo-passioni a livello mentale, come Sant’Aelredo, pazzo di un certo Simone, monaco, o Sant’Anselmo di Canterbury, scrivente lettere “a un amico”, e di questo tipo: “La nostra separazione mi ha mostrato quanto io ti amo!”.
San Paolino di Nola lo hanno fatto santo, ed era sposato, a una donna, e pure innamorato perso del suo maestro Ausonio. Ma la coppia omo più cattolica e più famosa, è quella tra Gesù e San Giovannino, il suo apostolo prediletto, più giovane di lui: San Giovannino “all’Ultima Cena giaceva sul petto di Gesù”. Ultima Cena, e Dopo Cena, va da sé! E che male c’è? E hanno fatto male le sante orientali (Tecla, Teodora, Marina, e molte, molte altre) che si vestivano da maschi, per liberarsi dalle non volute attenzioni, dei maschi, ma pure per un loro sacro rifiuto di un genere femminile e di un orientamento sessuale che non sentivano propri? E Santa Caterina da Siena si faceva chiamare Eufrosina appunto in onore di Santa Eufrosina di Alessandria, donna in indumenti (e identità?) maschili.
Il santo più gay di tutti è San Sebastiano, che santo infamato! E su, non è vero che fosse gay, come non è vero che fosse quel manzo che Guido Reni ha dipinto e immortalato alla Storia. No. Fonti più precise descrivono San Sebastiano non così giovane come ritratto da Reni, bensì un quasi 40enne e cioè ai tempi uno di mezz’età, e che portava male i suoi anni: calvo, ingobbito, rugoso, era l’opposto dell’erotico omo desiderio che da secoli suscita. San Sebastiano è diventato l’icona cattolica dei gay ma pure degli amanti bdsm gay, perché a differenza di altri santi è dipinto seminudo, in perizoma, legato, mostrando nel suo martirio una morte che seduce.
Ma San Sebastiano non era affatto gay, San Sebastiano non praticava, lui probabilmente era asex, e mi sa che manco è morto trafitto dalle frecce, boh! È certo che è morto ammazzato, e gettato nelle fogne.
Il suo culto omoerotico si deve a scrittori famosi, gay, come Oscar Wilde, come Tennessee Williams, per il quale San Sebastiano era l’apoteosi del gay gigolò. Yukio Mishima ha raccontato di essersi masturbato la prima volta proprio su un San Sebastiano di Reni.
santi sergio e bacco 1santa giovanna d arcosan sebastiano 3gesu e san giovannino 1mamma schiavona processione 2gesu e san giovanninomamma schiavona preghieramamma schiavona processione 3mamma schiavonasan sebastiano 1san giorgio martiresan paolino di nolasanta giovanna d arco 1san sebastiano 2sant aelredo di rievaulxsant agostino di ipponasant anselmo di canterburysante perpetua e felicita
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