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RICORDATE LO STUPRO DELLA 15ENNE A MARECHIARO, A NAPOLI? TRE RAGAZZI VIOLENTARONO A TURNO LA RAGAZZA E QUANDO FURONO ARRESTATI PROVARONO A DIRE CHE LA POVERINA ERA CONSENZIENTE - ORA, DOPO SEI MESI DAL LORO INGRESSO NEL CARCERE, IL GIUDICE LI HA SCARCERATI E LI AFFIDA A UN PROGRAMMA DI RECUPERO: FARANNO I PIZZAIOLI…

Fabio Postiglione per www.corriere.it

 

I DUE RAGAZZINI ACCUSATI DI STUPRO ALLO SCOGLIONE DI MARECHIARO A NAPOLI

La violentarono, a turno. Prima le tolsero il costume e poi mentre uno abusava gli altri ridevano. Poi il cambio. Quando alcuni mesi più tardi furono arrestati provarono a dire che la ragazza, 15 anni, era consenziente. Ma in pochi giorni i minorenni, un diciassettenne e due sedicenni, di Capodichino e Forcella, confessarono la violenza.

 

A mettere gli investigatori sulle loro tracce fu proprio la vittima che tornata a casa ebbe la forza di accendere il computer, collegarsi a Facebook e cercare i volti dei suoi stupratori tra i profili di amici degli amici. Alcuni mesi di indagini e poi l’arresto.

 

Ma ieri, a distanza di sei mesi dal loro ingresso nel carcere, il giudice per i minorenni del Tribunale di Napoli li ha rimessi in libertà con la misura della messa alla prova. Faranno i pizzaioli, impareranno ad impastare e infornare cercando di crearsi un futuro diverso, magari migliore di quello che hanno vissuto fino ad oggi.

 

LA VIOLENZA DI GRUPPO

La violenza avvenne il 28 maggio del 2017. Allo «scoglione» di Marechiaro, in pieno giorno, di domenica. La ragazzina di via Petrarca, 15 anni, è con un gruppo di amici. Poco lontani i tre ragazzi, che si conoscono tra loro sin da bambini e che hanno un amico in comune con il gruppo della ragazza presa di mira. Una parola, una battuta, qualche bibita fredda e poi l’invito a spostarsi per poter ripararsi dalla calura.

SCOGLIONE A MARECHIARO

 

La quindicenne decide di andarci, perché con lei c’è anche un suo amico, poi sparito nel nulla. In ospedale i medici hanno riscontrato delle abrasioni, i segni della violenza e le hanno fatto dei tamponi vaginali i cui risultati saranno poi comparati con il Dna di uno degli indagati. I due ragazzi di Capodichino prima l’hanno denudata e poi hanno provato ad abusare di lei. Non ci sono riusciti. C’è riuscito invece il ragazzo di Forcella che è andato via dopo aver schiacciato il volto della ragazza al muro, prendendola per la nuca.