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“SCONFINARE NEL NON DETTO VI RENDE INDEGNI” - L’EX CASA DI CORONA DIVENTA “AULA DELLA LEGALITÀ” PER GLI STUDENTI DEL LICEO VOLTA DI MILANO E “FURBIZIO” SBOTTA SU INSTAGRAM CONTRO I GIORNALISTI CHE NE PARLANO: “VISTO CHE A VOI È DELEGATA L’INFORMAZIONE, DITELA TUTTA.QUELLA MIA CASA AMATISSIMA È ENTRATA DENTRO UN PROCEDIMENTO CHE HO AMPIAMENTE CONFUTATO IN SEDE GIUDIZIARIA. CARI LICEALI, NON SO ESATTAMENTE COSA VI INSEGNINO A CASA MIA, SAREBBE BELLO VENIRE IN QUELLA AULA CHE ERA LA MIA CASA PER FARVI UNA LEZIONE DI COMUNICAZIONE…”

LA CASA CONFISCATA A FABRIZIO CORONA DIVENTA AULA DELLA LEGALITA

Dal profilo Instagram di Fabrizio Corona

Apprendo da tutte le principali testate giornalistiche che la mia casa ora ospita gli studenti del liceo. Grandi titoli sulla conversione, anzi, la redenzione: dal male al bene. Cari giornalisti visto che a voi è delegata l’informazione, ditela tutta.

 

Quella mia casa amatissima è entrata dentro un procedimento che ho ampiamente confutato in sede giudiziaria, anche questo andrebbe detto, come andrebbe detto che quando ho fatto di tasca mia i progetti per i detenuti tra cui VOCE LIBERA (una testata giornalistica per detenuti presso il carcere di Busto Arsizio) nessun “giornalone” si è preoccupato di metterlo in evidenza.

 

Io capisco che lo spot statale vi serva per prendere i fondi dallo Stato, però sconfinare nel non detto vi rende indegni. Cari liceali, non so esattamentee cosa vi insegnino a casa mia, sarebbe bello venire in quella aula che era la mia casa per farvi una lezione di comunicazione. Ps sono invitati anche i giornalisti.

 

L’EX CASA DI FABRIZIO CORONA (CONFISCATA) DIVENTA «L’AULA DELLA LEGALITÀ» PER GLI STUDENTI DEL LICEO VOLTA DI MILANO

LA CASA CONFISCATA A FABRIZIO CORONA

Alessandra Coppola e Giuseppe Guastella per www.corriere.it

 

Si parla di legalità, di beni confiscati a chi ha accumulato soldi con attività criminali e di come infine questi beni vengano riutilizzati a fini sociali.

 

Gli studenti del liceo Volta seguono la lezione con tutta l’attenzione che merita un tema così complesso ma che l’aula in cui si svolge rende ancora più intensa: era il salone principale della fastosa casa milanese di Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi che sta scontando in detenzione domiciliare per curarsi i poco meno di tre anni che gli restano per pagare il suo debito con la giustizia dopo anni di processi. È la legge del contrappasso, quello che i giuristi chiamano effetto «retributivo» della pena.

FABRIZIO CORONA E LA CASA CONFISCATA

 

L’appartamento di otto vani in via de Cristoforis, dal valore di circa due milioni, formalmente intestato a un prestanome ma riconducibile a Corona, fu sequestrato nel 2016 e confiscato nel 2018 dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano perché acquistato con soldi di «provenienza illecita» legati a un fallimento e a reati tributari. Dopo essere stato usato ancora per un certo periodo dallo stesso Corona — che ha sempre diligentemente pagato l’affitto allo Stato e ha traslocato alla data prevista — è stato definitivamente preso in carico dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati per essere destinato alla didattica per le scuole superiori.

 

A scuola da Fabrizio Corona

Venerdì scorso una ventina di studenti del liceo scientifico Volta hanno preso posto nei banchi allineati nel salone che per anni ha fatto da testimone agli ozi e agli stravizi di Corona e della sua corte dei miracoli, spesso più interessata ai benefit che ai problemi del padrone di casa. L’appartamento, del resto, ha avuto un’ampia fama legata al personaggio.

 

fabrizio corona non e' l'arena 8

Con lui la giustizia è stata di mano pesante, certo anche per colpa sua. Ma c’è del vero quando il suo avvocato Ivano Chiesa dice che, «a differenza di tanti altri imputati condannati per reati e fallimenti molto più gravi che non hanno mai pagato un euro, Fabrizio ha versato nelle casse dello Stato milioni tra tasse, sanzioni, risarcimenti e condanne». Il primo progetto a vedere la luce nell’ex casa di Corona è organizzato dall’Agenzia, in accordo con l’Ufficio scolastico regionale e, nel caso specifico del liceo Volta, con il ministero della Cultura. Tema: il codice antimafia e i vari modi in cui Stato ed enti locali destinano i beni sequestrati e confiscati.

 

I beni confiscati

fabrizio corona

«I beni sottratti a tutte le forme di criminalità, da quella mafiosa a quella economica, devono ritornare nel circuito della legalità sociale per dimostrare come alla fine la legalità sia sempre una risorsa morale e materiale.

 

Troppo spesso si accusa il sistema della prevenzione di non arrivare a questo obiettivo», afferma Fabio Roia, presidente della Sezione prevenzione, aggiungendo che «vedere giovani che parlano e studiano sistema di legalità sociale è un bel segnale per tutti noi, ci farà bene». Se non fosse per la carta da parati a larghe righe verticali bianche e nere, il nuovo arredamento essenziale non sembra avere più nulla di eccentrico che possa ricordare in qualche modo il vecchio proprietario.

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