lucia azzolina

LA SCUOLA RIMANDATA A SETTEMBRE - SI TORNERA’ IN AULA IN ASSETTO DA GUERRA: DIVISORI TRA I BANCHI, DISTANZIAMENTO NEI CORRIDOI E IN PALESTRA, VISIERE, LEZIONI DA 40 MINUTI - PERÒ C'È L'EMERGENZA RISORSE. LA MINISTRA AZZOLINA PROMETTE 4 MILIARDI DI EURO PER L'EDILIZIA SCOLASTICA LEGGERA - IL CENTRODESTRA PROVA A SILURARE IL DL SCUOLA. I SINDACATI IN TRINCEA...

Lorena Loiacono per “il Messaggero”

 

aula

«Stiamo mobilitando per la scuola risorse per 4 miliardi, 330 milioni subito per l'edilizia scolastica leggera», promette il ministro Azzolina. Tre mesi di tempo per riaprire in sicurezza e a settembre, parola di premier, le aule dovranno accogliere gli studenti in presenza. Il centrodestra alla Camera prova a silurare il dl scuola allungando i tempi della conversione fino a farlo decadere, la risposta è stata la deliberazione della seduta fiume cioè senza interruzioni per evitare appunto che il decreto decada: si alza il livello della polemica tra maggioranza e opposizione.

 

Ieri pomeriggio si sono incontrati virtualmente premier, Azzolina, la ministra delle Infrastrutture De Micheli, il presidente della conferenza delle regioni Bonaccini, il presidente dell'Anci Decaro, il Comitato tecnico-scientifico, i sindacati, i rappresentanti di presidi, studenti e genitori. Un vertice quindi tra la politica, che dovrà decidere come applicare le norme anti-contagio in classe, e il mondo della scuola che vuole conoscere il suo futuro e su quante risorse può contare.

 

conte azzolina

Gli istituti scolastici, chiusi da tre mesi, dovranno infatti reinventarsi in una nuova veste: in base alle indicazioni arrivate dal Comitato tecnico scientifico sarà necessario garantire il distanziamento anche tra i banchi, a mensa o in palestra, nei corridoi, in cortile o in biblioteca. Ovunque. «Oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici», spiega il ministro. «Il Cts sta valutando anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori». Pannelli in plexiglas in classe, tensostrutture nelle aree esterne. E ore di lezione da 40 minuti, ritenute un'opzione migliore rispetto ai doppi turni.

 

Per il momento il ministero ha recepito le valutazioni del comitato tecnico scientifico e sta raccogliendo gli interventi di sindacati e associazioni per poi stilare un documento proprio. «Siamo stati costretti a chiudere la scuola e a ricorrere alla didattica a distanza ha spiegato il premier Conte, aprendo i lavori con il nuovo anno scolastico l'obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un'opportunità in più per potenziare l'offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza».

azzolina 3

 

SINDACATI IN TRINCEA

Il giro di tavolo, online, ha visto avanzare le richieste dai sindacati presenti, tutti sul piede di guerra, come i confederali Cgil, Cisl e Uil con Snals e Gilda che hanno confermato lo sciopero per l'8 giugno, con cui chiedono risorse e assunzioni. Su questo aspetto anche Landini sottolinea: «La discussione sulla ripartenza della scuola è importante ma in grave ritardo. Lo sciopero dell'8 giugno ha l'obiettivo di sollecitare il governo a fare le scelte necessarie».

 

La richiesta di fondi arriva praticamente unanime, da tutti i componenti del tavolo: l'Associazione nazionale dei presidi ha già chiesto certezze sulle modalità di rientro in classe, visto che le scuole avranno bisogno di spazi e docenti in più. L'Anci ha dato la massima disponibilità a supportare la ripresa delle lezioni ma ha avanzato precise richieste: «Sblocco delle assunzioni, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta». L'ingresso a scuola con orari scaglionati potrebbe infatti essere una delle prime misure da mettere in campo.

LUCIA AZZOLINA