DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - TRENO «COVID FREE», SI SALE SOLO CON TAMPONE NEGATIVO: AL VIA IL 16 DA ROMA A MILANO
Michelangelo Borrillo per il “Corriere della Sera”
Si può scegliere se fare il tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio o poco prima di iniziarlo, in stazione. Ma non si potrà salire sul treno senza il «timbro» di negatività al Covid-19. È la regola principale da rispettare per viaggiare sul Frecciarossa «Covid free», il nuovo servizio delle Ferrovie dello Stato che partirà in via sperimentale il prossimo 16 aprile sulla tratta Roma-Milano.
Se tutto andrà bene, sarà esteso ad altri collegamenti per l'inizio della prossima estate. L'operazione, infatti, è pensata per invogliare a viaggiare e a raggiungere altre persone, nella consapevolezza di essere negativi al Covid, e non per aumentare la capienza del treno che resta, come da dpcm, al 50%.
Il primo Frecciarossa 1000 partirà alle 8.50 da Roma Termini per arrivare a Milano Centrale, senza fermate intermedie, alle 12.00; nel pomeriggio, poi, è previsto il ritorno con partenza da Milano Centrale alle 18.00 e arrivo a Roma Termini alle 21.10.
Chi ha provato a prenotare il viaggio online per il 16 aprile (è possibile farlo da ieri) si è trovato di fronte a una schermata con due opzioni: quella di presentare (a partire da 45 minuti prima della partenza) la certificazione di un tampone molecolare o antigenico rapido fatto nelle 48 ore precedenti il viaggio; oppure optare per un tampone rapido da fare direttamente in stazione, presentandosi almeno 50 minuti prima della partenza del treno.
In questo caso il tampone è gratuito e verrà fatto nei gazebo della Croce Rossa Italiana che a partire dal 14 aprile verranno installati a Roma Termini e Milano Centrale. E poi anche a Bari, Bologna, Cagliari, Firenze Santa Maria Novella, Napoli Centrale, Palermo, Reggio Calabria, Torino Porta Nuova e Venezia Mestre.
Perché l'obiettivo è di estendere, appena possibile, il servizio. Come spiega Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del gruppo FS Italiane: «Compatibilmente con l'allentamento progressivo delle restrizioni, l'obiettivo è implementare questa soluzione soprattutto in estate da e per le destinazioni turistiche, così da invogliare sempre più persone a scegliere il treno per gli spostamenti verso le mete italiane».
Perché il Frecciarossa sia del tutto «Covid free», anche tutto il personale di bordo (dai capitreno e macchinisti agli addetti alla ristorazione e alle pulizie) sarà sottoposto a tampone prima della partenza.
In caso di positività al test effettuato in stazione, il biglietto - che non prevede sovrapprezzo - sarà rimborsato al 100%. Sarà l'unica volta in cui il viaggiatore non ne sarà contento.
2 - LA FRANCIA DICE STOP AI VOLI INTERNI, PER I VIAGGI BREVI SI USERÀ IL TRENO
Leonardo Martinelli per “La Stampa”
emmanuel macron parla ai francesi
Treno batte aereo. Sì, almeno per l'impatto ambientale. E così la Francia si avvia a proibire i collegamenti aerei interni su tutti i tragitti per i quali siano disponibili viaggi sui binari che non oltrepassino le due ore e mezza.
Insomma, tramontano i voli fra Parigi e alcune delle principali città del Paese, in particolare Lione, Bordeaux e Nantes, ma probabilmente anche la linea Lione-Marsiglia o quella tra la capitale e Rennes.
Poiché c'è sempre chi vede il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, la novità non soddisfa proprio tutti: gli ecologisti avrebbero voluto fissare la soglia a quattro ore.
In quel modo anche i voli aerei tra Parigi e Marsiglia sarebbero rientrati nel divieto, dato che il Tgv, il treno ad alta velocità francese, ci mette poco più di tre ore per andare dalla capitale alla seconda città del Paese.
Quattro ore era anche il limite chiesto dalla Convenzione dei cittadini per il clima. È un gruppo di 150 francesi, tirati a sorte e che per mesi hanno discusso di una serie di proposte per limitare gli effetti del riscaldamento climatico, per poi presentare la lista a Emmanuel Macron. Ma alla fine questa loro richiesta non è stata esaudita.
Comunque, è già un mezzo miracolo che la nuova disposizione sia passata sabato, in tarda serata, all'Assemblea nazionale, viste le polemiche che ha generato nel Paese di Airbus, il colosso che produce aerei e che ha sede a Tolosa e in quella regione una miriade di fornitori.
Sì, per tanti non bisognava infierire in questo momento sul settore aereo, afflitto da difficoltà immani a causa del Covid, senza contare i problemi di Air France, la compagnia nazionale, che a più riprese, anche di recente, ha ricevuto prestiti e aiuti pubblici per salvarsi.
aereo air france pieno nonostante il coronavirus 3
Nonostante le voci avverse (e anche la maggioranza dei macronisti in Parlamento era divisa), la disposizione è stata approvata, parte integrante di una «legge sul clima», che Macron vuole come il suo manifesto ecologista (lui che viene criticato per essere troppo liberale e così poco ambientalista).
Questa norma che impone il divieto di voli aerei interni, quando i treni arrivano a destinazione in almeno due ore mezza (anche se quelli in corrispondenza con voli internazionali potranno essere mantenuti), è stata adottata dai deputati in prima lettura.
Passerà, con la legge intera, al Senato, che dovrà dare il suo via libera, e poi ritornare all'Assemblea nazionale, per l'ok definitivo. Ma dopo il sì di sabato sera, si dovrebbe arrivare alla fine dell'iter senza troppi scossoni.
La nuova legge francese, che cerca di combattere il riscaldamento climatico, prevede altre misure ecologiche concrete, come la proibizione dei piccoli aerei pubblicitari, visibili d'estate dalla spiagge.
Poi, per limitare il packaging, s'imporrà agli esercizi commerciali con più di 400 metri quadrati a disposizione di consacrare il 20% della superficie al «comprare sfuso»: è una piccola rivoluzione da applicare da qui al 2030.
Sarà anche vietato inserire i dépliant commerciali nelle cassette delle lettere (a parte se il proprietario vi metterà di propria volontà un adesivo con scritto sopra «oui pub», «sì alla pubblicità»).
E ogni vestito commercializzato in Francia dovrà presentare un'etichetta che indichi in sintesi quale sia il suo impatto ambientale. La nuova legge ha pure l'obiettivo di facilitare la riparazione degli oggetti di uso corrente, per limitare gli sprechi.
Prevede, ad esempio, che, dal 2023, per gli apparecchi del bricolage e del giardinaggio e per le biciclette siano disponibili pezzi di ricambio in vendita, anche fino a cinque anni dopo la fine della loro commercializzazione.
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