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Luca Monaco per la Repubblica - Roma
GLI hamburger piacciono alle periferie, non al centro storico. Questione di impatto sui territori, non di gusti gastronomici. Così, mentre a Borgo Pio per scongiurare l’apertura del McDonald’s in via del Mascherino si sono mobilitati anche intellettuali come Alberto Asor Rosa, Vittorio Emiliani e Vezio De Lucia, a Torpignattara la percezione è diametralmente opposta.
Nel quartiere più multietnico della città l’inaugurazione del ristorante della catena statunitense, all’angolo tra via Casilina e via di Torpignattara, ieri è stata accolta come un’occasione di rinascita per il quadrante abitato da 5mila bengalesi.
«McDonald’s curerà i suoi marciapiedi di pertinenza - osserva il 26enne Vincenzo Sorrentino all’agenzia immobiliare poco distante - richiamerà le famiglie e aiuterà a riqualificare la zona. Per i nostri clienti è una novità positiva ». La paninoteca, 480 metri quadrati, ha impiegato 55 dipendenti.
«Abito in zona da 10 anni– sottolinea Cesar Altamirano, un peruviano 47enne – la notte le strade sono diventate pericolose. Speriamo davvero che possa portare anche un po’ di sicurezza». Perché Roma Est non è Borgo Pio: i residenti hanno fame «di hamburger e lavoro».
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