
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
Da "Corriere.it"
C'è anche la villa che fu residenza di De Gasperi nel patrimonio da 150 milioni sequestrato al creatore ed ex proprietario degli storici magazzini «Mas» di via dello Statuto (da circa un secolo all'Esquilino, eredi dei Magazzini Castelnuovo) da parte della Direzione Investigativa Antimafia della Capitale.
Il sequestro dei beni di Gennaro Boanelli arriva a neppure 48 ore dalle polemiche suscitate dalle affermazioni della presidente del I Municipio, secondo la quale, «nel centro di Roma sette attività su 10 sono in mano alla criminalità ».
«TUTTO A UN EURO» - Mas è un negozio su più piani famoso a Roma come «il grande magazzino dei poveri», perché mette in vendita merci di discreta qualità - soprattutto vestiario - a prezzi molto bassi: frequenti i banchi «tutto a un euro». Ciò nonostante, la crisi ha colpito anche questo esercizio: entro fine anno dovrebbe chiudere (o, secondo alcuni, trasferirsi al Nuovo Salario). Gennaro Boanelli, imprenditore campano, già proprietario e creatore di Mas e del marchio «Jenny Fur» è indagato dalla Dia per i suoi rapporti con le famiglie della malavita campana.
IL BINGO DI CASORIA - Tra i beni sequestrati a Boanelli il «Montecarlo Bingo» di Casoria, immensa sala giochi con 800 posti a sedere, 56 slot machine, 2 sale roulettes ed annesso ristorante. Eppoi «beni mobili e immobili di pregio», ra cui una villa di mille metri quadrati sul lago di Castel Gandolfo, la ex residenza di Alcide De Gasperi, e un appartamento all'Esquilino. Ma anche il patrimonio aziendale di varie società , con sede a Casoria ed Empoli - operanti nei settori immobiliare, edilizio e del gioco d'azzardo - nonché auto e moto.
BAR E RISTORANTI - «Purtroppo si pensa che quasi il 70 per cento di bar e ristoranti nel centro storico di Roma sia in mano alla criminalità organizzata», aveva detto martedì 19 la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. Scatenando reazioni e polemiche: «Le parole della presidente rischiano di generalizzare una situazione che andrebbe invece analizzata in modo più dettagliato e comprovato», aveva replicato il presidente della Fipe-Confcommercio Roma, Nazzareno Sacchi.
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