DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
SERGIO MATTARELLA CON MARINA CALDERONE ALLO STABILIMENTO GIAS DI COSENZA
COLPITO DA UNA GRU, OPERAIO PRECIPITA E MUORE
(ANSA) - Un operaio è morto in un incidente sul lavoro accaduto questa mattina a Fiume Veneto (Pordenone). La vittima stava operando da un camion con una gru quando è stata colpita dalle medesime "forche" con le quali stava sollevando materiali.
Il macchinario lo ha scaraventato al suolo da alcuni metri di altezza. Il decesso è intervenuto all'istante. Sul posto, oltre al personale della centrale operativa sanitaria Sores Fvg, anche i vigili del fuoco, i carabinieri e gli ispettori dell'Azienda sanitaria.
MATTARELLA, IL LAVORO NON È UNA MERCE
(ANSA) - "Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società. Il lavoro non è una merce".
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dalla Calabria in vista della Festa del Lavoro. "Ha un valore nel mercato dei beni e degli scambi. Anzi, ne è elemento essenziale - ha aggiunto - perché senza l'apporto della creatività umana sarebbe privo di consistenza e di qualità".
MATTARELLA, IL LAVORO È LIBERTÀ, UN DIRITTO DA TUTELARE
CARABINIERI ALLA CARAVELLA - PIOMBINO
(ANSA) - "Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno; e strumento per esprimere sé stessi, per realizzarsi nella vita. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell'integrità delle persone, dei loro diritti.
A partire dal diritto al lavoro. Il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri, abusi che creano emarginazione e dunque rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell'intera società". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando in Calabria in occasione del primo maggio.
MATTARELLA, OGNI MORTE SUL LAVORO È INACCETTABILE
SERGIO MATTARELLA CON MARINA CALDERONE ALLO STABILIMENTO GIAS DI COSENZA
(ANSA) - "Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre. Mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse è inaccettabile. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dalla Calabria in vista della Festa del Lavoro.
MATTARELLA, BASTA SFRUTTARE MIGRANTI, VIGILARE SU CAPOLARATO
(ANSA) - "Nella filiera agricola riveste grande incidenza il tema dell'immigrazione. I lavoratori migranti sono parte essenziale della produzione agricola e delle successive trasformazioni dei suoi prodotti. Ma, in alcuni casi, aree grigie di lavoro - che confinano con l'illegalità, con lo sfruttamento o addirittura se ne avvalgono - generano ingiustizia e, inoltre, insicurezza, tensioni, conflitti.
E offrono spazi alle organizzazioni criminali. Vigilare è, quindi, un preciso dovere. Sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando in Calabria in occasione del primo maggio.
CONTE, PRONTI A RACCOLTE FIRME PER PDL SU SALARIO MINIMO
(ANSA) - "Avevamo preso un impegno con milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati. Avevamo detto che non ci saremmo arresi di fronte ai no di Giorgia Meloni, capace di proporre solo mancette elettorali per pochi anziché il diritto a una retribuzione degna per tutti. Questa mattina il M5S, insieme a una parte delle forze di opposizione, ha depositato in Corte di Cassazione la pdl di iniziativa popolare per l'istituzione del salario minimo. Una proposta che vogliamo riportare in Parlamento con la spinta dei cittadini, di tutti voi. A breve partirà la raccolta firme per questa legge di iniziativa popolare". Così Giuseppe Conte sui social.
SCHIAVI A MENO DI UN EURO L'ORA
Estratto dell'articolo di Filippo Fiorini per “La Stampa”
Il villaggio turistico La Caravella era un luogo di relax, poi è diventato un bacino per attingervi gli schiavi. «Due passi dal mare», «una delle zone più belle della Costa Est», «80 appartamenti», «due piscine», «solarium», «un campo da tennis e un campo di calcetto», si legge nell'annuncio dell'asta giudiziaria seguita alla messa in liquidazione, nel 2016, di questa struttura sull'Aurelia Sud, fuori Piombino, in provincia di Livorno. Una gara che andò più volte deserta, finché il resort fu acquisito da una coop e trasformato in un Cas, ovvero un centro di accoglienza straordinaria per migranti.
SERGIO MATTARELLA CON MARINA CALDERONE ALLO STABILIMENTO GIAS DI COSENZA.
«Sfruttando lo stato di bisogno degli ospiti», «turni di oltre 10 ore al giorno, che si protraevano dall'alba al tardo pomeriggio senza pause», «con retribuzioni inferiori a quanto previsto dai contratti collettivi, senza versamento di contributi, e paghe che in un caso arrivavano addirittura all'importo di 0,97 euro all'ora», ma soprattutto, «caporalato», è quel che si legge invece nel documento con cui, ieri, i Carabinieri hanno annunciato l'operazione «Piedi Scalzi».
Tutti uomini e stranieri le vittime. Tutti uomini e stranieri gli indagati. Sessantasette, per la precisione, sono le persone che quotidianamente e per settimane i militari dell'Arma e l'ispettorato del lavoro di Livorno e Piombino, hanno ripreso coi droni mentre veniva affidata loro, per esempio, una zappa negli orti del grossetano o un troncarami e un trattore negli ulivi e le vigne del livornese.
Sempre «con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene», nonché senza formazione. A insospettire gli investigatori, è stato quello che hanno descritto come «uno strano via vai alle porte del Cas». Da lì è nata tutta l'inchiesta. Tenevano sotto controllo il posto perché, tempo addietro, si erano susseguiti episodi criminali: l'accoltellamento di un operatore da parte di un rifugiato. L'ingresso abusivo di un irregolare e la pretesa, con minacce, di disporre di un alloggio.
I nomi iscritti nel registro degli indagati sono dieci. Si tratta di pakistani che agivano in tre gruppi separati. Sei di loro avevano aperto una partita Iva, per operare in ambito agricolo. Gli altri quattro erano i caporali veri e propri: ogni mattina andavano al Cas, reclutando a discrezione i braccianti. Sono stati tutti arrestati, tranne uno che è latitante all'estero. Dai conti correnti delle aziende sono stati sequestrati 45 mila euro e l'Inps potrà disporvi per rifarsi delle tasse non pagate.
Sempre secondo i Carabinieri, il prezzo di uno schiavo nel Sud della Toscana, oggi, «poteva variare tra i 3 e i 9 euro l'ora circa», cifra che in un caso era scesa a 97 centesimi. I salari venivano corrisposti «con oltre 3 mesi di ritardo e in alcuni casi neanche versati». Secondo la Cisl, la retribuzione media di un bracciante agricolo regolare, in orario di lavoro ordinario, è di 12 euro e può arrivare a 16. Per lo straordinario, che ovviamente in questo caso non veniva preso in considerazione, la media è 14 e il massimo 18. […]
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