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SI FA PRESTO A DIRE “PATRIMONIALE”: MA COME FUNZIONA? - LA CGIL IPOTIZZA UN “CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ” DELL’1,3% SUI PATRIMONI NETTI SUPERIORI A 2 MILIONI DI EURO. UN PRELIEVO, SECONDO IL SEGRETARIO MAURIZIO LANDINI, CHE RIGUARDEREBBE L’1% DEGLI ITALIANI E CHE SI TRADURREBBE IN UN GETTITO ANNUO DI “26 MILIARDI DA INVESTIRE NELLA SANITÀ, NELLE POLITICHE ABITATIVE, NELLA NON AUTOSUFFICIENZA” – ANCHE L’UE IPOTIZZA LA CREAZIONE DI UNA PATRIMONIALE EUROPEA: UN PRELIEVO TRA IL 2% E IL 3% PER PATRIMONI SOPRA I 100 MILIONI O UN MILIARDO DI EURO. UN’IMPOSTA DEL 2% PORTEREBBE NELLE CASSE EUROPEE CIRCA 67 MILIARDI DI EURO…
Estratto dell’articolo di Claudia Voltattorni per il “Corriere della Sera”
1 Cosa è la patrimoniale?
[…] si tratta di un prelievo fiscale sulla ricchezza netta costituita da patrimoni milionari. L’imposta può colpire beni mobili e immobili e può essere temporanea o permanente, progressiva (aumenta in base all’entità del patrimonio) o con una percentuale di prelievo fissa. In Italia non esiste una tassa patrimoniale, anche se spesso viene evocata.
2 Quale è la proposta della Cgil?
La Cgil ipotizza un «contributo di solidarietà» dell’1,3% sui patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro. Un prelievo, secondo il segretario Maurizio Landini, che riguarderebbe l’1% degli italiani e che si tradurrebbe in un gettito annuo di «26 miliardi da investire nella sanità, nelle politiche abitative, nella non autosufficienza». L’imposta diventerebbe strutturale.
3 Cosa è la «patrimoniale europea»?
Nella Ue fisco e tasse restano appannaggio dei singoli Stati, ma da qualche tempo anche a Bruxelles l’ipotesi di un prelievo per i patrimoni più elevati non dispiace, tanto da raccomandarla in uno studio dell’Osservatorio fiscale europeo dello scorso marzo per aumentare le entrate nell’Unione e affrontare le emergenze: l’ipotesi è di un prelievo tra il 2% e il 3% per patrimoni sopra i 100 milioni o un miliardo di euro. Lo studio calcola che un’imposta del 2% porterebbe nelle casse europee circa 67 miliardi di euro. […]
4 Cosa succede in Francia?
Per combattere la grave crisi finanziaria del suo Paese, l’economista Zucman ha proposto un’imposta annua del 2% sui patrimoni complessivi superiori ai 100 milioni di euro. La tassa, ribattezzata «tassa Zucman», colpirebbe i 1.800 milionari e nel Paese ha scatenato un ampio dibattito.
5 Dove è applicata la patrimoniale?
In Europa, Spagna e Norvegia sono i due Paesi ad aver introdotto la tassa patrimoniale.
Nel primo caso, l’imposta è nata con l’emergenza energetica scoppiata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ma dal 2023 il prelievo da temporaneo è diventato strutturale: prevede un’aliquota progressiva dall’1,7% su patrimoni netti da 3 milioni di euro e arriva al 3,5% oltre i 10 milioni. Ma sono previste molte esenzioni. In Norvegia, la tassazione sui patrimoni risale al 1892: oggi sopra i 150 mila euro il prelievo è dell’1,1%.
Il che ha provocato la «fuga» di molti milionari che hanno scelto di trasferirsi in Svizzera.
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