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CHI SI PRENDE CURA DEI CAREGIVER? - LE PERSONE CHE SI PRENDONO CURA DI UN FAMIGLIARE MALATO DI TUMORE POSSONO AVERE LIVELLI DI ANSIA PIÙ ELEVATI DEI MALATI STESSI - A RIVELARLO UNO STUDIO AMERICANO, CHE HA RIVELATO CHE IL IL 44,1% DEI SOGGETTI PRESI IN ESAME AVEVA SINTOMI DI ANSIA, IL 15,8% AVEVA SINTOMI DI DEPRESSIONE E IL 24,2% AVEVA SINTOMI DI DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS…

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 (ANSA) - Le persone che si prendono cura di un famigliare malato di tumore possono avere livelli di ansia più elevati dei malati stessi. È quanto emerge da uno studio coordinato dal Massachusetts General Hospital e pubblicato su Blood Advances. Lo studio ha preso in esame 127 caregiver di persone a cui era stato diagnosticato il mieloma multiplo. "In molti anni di lavoro con i pazienti con mieloma multiplo e con le loro famiglie, ho acquisito una comprensione più profonda di quanto questa condizione riduca la qualità della vita di tutti coloro che ne sono affetti", ha spiegato una delle autrici dello studio, Elizabeth O'Donnell.

 

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"Tuttavia i trattamenti, come le chemioterapie, non solo comportano pesanti tributi fisici su coloro a cui è stata diagnosticata la malattia, ma possono comportare anche un enorme onere emotivo, nonché finanziario, per le loro famiglie". La ricerca condotta tra giugno 2020 e gennaio 2021 ha mostrato che il 44,1% dei caregiver aveva sintomi di ansia, il 15,8% aveva sintomi di depressione e il 24,2% aveva sintomi di disturbo post-traumatico da stress. I tassi di ansia, sottolineano i ricercatori, erano più elevati di quelli registrati tra i pazienti in uno studio complementare.

 

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I ricercatori del Massachusetts General Hospital evidenziano come lo studio sia stato condotto durante la pandemia di Covid-19 e questo potrebbe avere influito sui livelli di ansia sia dei paziente che dei caregiver. "Speriamo che questo studio contribuisca a sensibilizzare sul tema. Sappiano che oltre un terzo dei pazienti con mieloma multiplo soffre di depressione e ansia. Chi sente di avere bisogno di aiuto, lo dica al proprio medico, perché possiamo aiutarvi", conclude O'Donnell.