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SI SALVI CHI PUÒ! - L’URAGANO MELISSA, CON I SUOI VENTI A 300 CHILOMETRI ORARI, HA TOCCATO LE COSTE DELLA GIAMAICA: SI TRATTA DEL FENOMENO PIÙ POTENTE DA 170 ANNI ED È CONSIDERATO PIÙ FORTE DEL DEVASTANTE KATRINA - SI CONTANO GIÀ SETTE VITTIME, MA PER LA CROCE ROSSA SONO IN PERICOLO 1,5 MILIONI DI PERSONE - SECONDO LE AUTORITÀ GIAMAICANE, IL 35% DELLA POPOLAZIONE È SENZA ENERGIA ELETTRICA E SONO DIFFICILI LE COMUNICAZIONI TELEFONICHE - IL PRIMO MINISTRO, ANDREW HOLNESS, AVVERTE: “NON C'È NESSUNA INFRASTRUTTURA NELLA REGIONE CHE POSSA RESISTERE…” - VIDEO
Estratto dell'articolo di www.corriere.it
L'uragano Melissa ha raggiunto le coste della Giamaica attorno alle 13 (ora locale), le 18 in Italia. Primo a subire la devastante violenza del fenomeno atmosferico è stata la città di New Hope, investita da venti a 300 chilometri orari. L'uragano è il più potente mai registrato al pari solo da altri due eventi, la tempesta Dorian del 2019 e l'urgano del Labor day del 1935.
E'di gran lunga più potente dell'uragano Gilbert che si abbattè sull'isola nel 1998. Promosso a categoria, Melissa ha già mietuto le prime vittime: tre morti ad Haiti, uno in Repubblica Dominicana e tre in Giamaica. Secondo le previsioni l'uragano è destinato a spostarsi su Cuba e successivamente verso le Bahamas.
Secondo le autorità giamaicane circa il 35% della popolazione è senza energia elettrica e sono difficili anche le comunicazioni telefoniche. L'uragano si sta spostando ancora lentamente, fatto che renderà più devastante il suo passaggio.
La lenta progressione di Melissa sulle acque tiepide del Mar dei Caraibi ha favorito la crescita della tempesta che per dimensioni supera la grandezza della stessa Giamaica. «[…]
Oltre alla velocità del vento (Melissa è il secondo uragano più forte nella storia dell'Atlantico con venti che raggiungono i 300 km/h), la pressione è uno dei dati che i meteorologi utilizzano per determinare la forza di una tempesta: più è bassa la pressione e più sarà forte la tempesta. L'uragano Melissa ha fatto registrare un calo di pressione al centro pari a 892 millibar, un fattore che lo colloca in una rara compagnia: solo altri due uragani atlantici hanno avuto una pressione inferiore, Wilma nel 2005 e Gilbert nel 1988.
L'uragano Wilma è stato il più intenso mai registrato nel bacino atlantico con gli effetti più distruttivi in Messico, Florida e a Cuba con 63 morti e quasi 30 miliardi di dollari di danni; l'uragano Gilbert fu il più esteso e più letale provocando 318 vittime tra Messico, Giamaica, Haiti, Guatemala, Honduras, Repubblica Dominicana, Venezuela, Usa, Costa Rica e Nicaragua.
Il primo ministro giamaicano, Andrew Holness, ha richiesto supporto dall'estero e ha messo in guardia sui danni a terreni agricoli, case e infrastrutture come ponti, strade, porti e aeroporti: «Non c'è nessuna infrastruttura nella regione che possa resistere a un uragano di categoria 5». Almeno 1,5 milioni di persone sono in pericolo, avverte la Croce Rossa: «Ma questa cifra è ampiamente sottovalutata […]».
Il governo giamaicano ha ordinato evacuazioni anche per alcune parti della capitale Kingston, e l'intera isola è stata dichiarata «sotto minaccia». L'approdo sull'isola è previsto tra Black River e Treasure Beach, sulla costa meridionale, dove l'altezza delle onde, scatenate dalla tempesta, potrebbe superare i 4 metri. La costa nord-occidentale della Giamaica, nei pressi di Montego Bay, potrebbe essere interessata da onde alte tra gli 1 e 2 metri, mentre sulla costa sud-orientale di Cuba si prevedono picchi fino a 3 metri e mezzo. Anche sulle Bahamas e sulle Isole Turks e Caicos sono attese da condizioni meteorologiche avverse, con onde di tempesta fino a 1,8 metri.
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Le vicine Haiti e la Repubblica Dominicana hanno già affrontato giorni di piogge torrenziali. Ad Haiti, impoverita da anni di violenza tra bande, oltre 4 mila residenti nelle parti meridionali del paese si sono spostati in rifugi temporanei. Il Primo Ministro delle Bahamas, Philip Davis, ha ordinato l'evacuazione per le persone nelle parti meridionali e orientali dell'arcipelago e anche Cuba si sta preparando ad affrontare la tempesta che si trova a 400 chilometri di distanza […]
Cuba sta attraversando una grave crisi energetica da oltre un anno e la chiusura di queste infrastrutture per motivi di sicurezza limiterà ulteriormente la capacità di produzione di energia elettrica dell'isola. […]
A causa della minaccia dell'uragano, gli Usa hanno deciso di spostare le navi da guerra e i caccia F-35 mobilitati per combattere il traffico di droga e dispiegati nel Mar dei Caraibi. […]
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