DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
1.ADDIO PRESIDENTE, GRANDE UOMO CHE AMAVI LA VITA E SAPEVI VIVERLA CON IL SORRISO
Estratto dell’articolo di Alfonso Signorini per “Chi”
La bella immagine di copertina di questo numero di "Chi" coincide con uno dei tanti ricordi che porterò sempre con me di Silvio Berlusconi. Quando, al termine di un pranzo, di una cena o semplicemente di un caffè a Villa San Martino, ti accompagnava fino alla porta di casa. Si fermava sull'uscio, qualche volta, se il tempo lo permetteva, usciva in cortile per accompagnarti fino alla macchina e quando te ne andavi e ti giravi lui era ancora lì, dove lo avevi lasciato, per farti ciao con la mano. [….]
Con Silvio Berlusconi io perdo un secondo padre. E non sono parole, ma fatti. Quando ho perso mio padre ricordo che lui stava a un matrimonio, mi chiamò qualche ora dopo e mi disse:
«Non piangere, perché da oggi tu hai un altro padre. Per te ci sarò sempre e potrai sempre fare affidamento su di me per la vita». Ha mantenuto le sue promesse. Fino all'ultimo.
silvio berlusconi alfonso signorini e mara venier foto di chi
Come un padre è stato presente, vigile, affettuoso nei momenti belli della vita e in quelli più tristi. E sempre mi ha spronato a vivere con energia, impegno e con il sorriso. Quando mamma si è ammalata, lui era alla Presidenza del Consiglio: la chiamava tutte le sere al cellulare al San Raffaele. […] La sera che se ne è andata io non ho voluto vedere nessuno. […] Alle undici e mezza di sera suona il citofono. Pensai all'ennesima intrusione nella mia sfera privata. Mi avvicinai al videocitofono e vidi due carabinieri.
Preoccupato, risposi. «Mi scusi dottore», dissero i militari, «la volevamo avvisare che tra poco il Presidente sarà qui». Da Palazzo Chigi era arrivato per stringermi semplicemente la mano. Siamo rimasti in silenzio, così, mano nella mano per ore.
Questo per me è Silvio Berlusconi, l'uomo a cui ho voluto e vorrò bene fino a quando vivrò.
Ci sono tanti ricordi anche lievi, come tutte le volte che veniva a casa mia e ce ne stavamo in allegria, davanti a un buon bicchiere di vino, tra canti (quanto gli piaceva cantare!!!) e tante tante risate.
Mi mancheranno anche le sue telefonate il giorno dopo il Grande fratello. Non si perdeva una puntata, era un attento telespettatore e gli piaceva commentare quello che era successo la sera prima. Ricordo che in più di una occasione mi è capitato di sostituire una cravatta tra una pausa pubblicitaria e l'altra perché lui aveva chiamato raccomandando di cambiare colore.
Anche durante quest'ultima edizione un giorno mi ha chiamato a sorpresa: «Alfonso, dammi retta. Torna a metterti giacca e cravatta. Tu hai uno stile istituzionale, non posso vederti scamiciato così. Fai il bravo. Ricordati sempre che sei su Canale 5». Una volta si presentò il giorno del mio compleanno a casa mia con un enorme quadro di San Sebastiano tutto nudo. Ma proprio nudo.
«Se non ce l'hai tu, chi altro dovrebbe averlo?», mi disse schiacciandomi l'occhio. Gli piaceva ridere e scherzare, ma gli piaceva parlare anche del Paese. Ricordava con amarezza tutte le ore (e i soldi) spesi per gli avvocati, per difendersi da accuse spesso infondate, come hanno dimostrato i tanti processi che lo videro coinvolto, e calunniose. L'unica colpa di cui si poteva accusare Berlusconi era quella di essersi fidato di persone che non meritavano la sua amicizia e la sua fiducia. Lo ha fatto per bontà, per altruismo. Noi sappiamo. Amava l'Italia.
[…] Il 2 giugno, dieci giorni prima di morire, ha voluto festeggiare la festa della Repubblica a modo suo ad Arcore. I medici, dopo un ricovero durato più di un mese al San Raffaele, avevano assecondato le sue pressanti richieste di tornare a casa in cambio di una parola d'ordine: riposo assoluto. Ma lui il 2 giugno a sorpresa ha preso la macchinina da golf e si è messo al volante. […]
Fino a quando, poche ore prima di morire, ha chiesto di mangiare un bel gelato e una bella manciata di ciliegie. Ci ha lasciato con quel gusto, con quei colori e per questo oggi lo ricordo e dobbiamo ricordarlo con un sorriso. Come piaceva a lui.
2.ALFONSO SIGNORINI: “SILVIO BERLUSCONI HA INVENTATO LA DURATA MONSTRE DEL GF VIP”
Estratto dell’articolo di Sebastiano Cascone per www.tvblog.it
silvio berlusconi foto di chi 1
Una sera, durante la diretta, mi ha visto un po’ alterato. Mi chiama il mattino dopo e mi dice: “Ma eri un po’ stanco ieri sera?!”. Ed io gli rispondo: “Presidente, il Grande Fratello è un programma esposto, in onda devi trasmettere serenità . Però, a volte, le critiche che ricevi, anche se fai finta di niente, ti fanno male”. E lui: “Caro Alfonso, sai, quelle sono comprese nel cachet”. E mi ha strappato un sorriso.
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