
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Sa.Da. per “Libero quotidiano”
Una mano molto importante. Che ha permesso al Partito radicale di riaprire il centro d’ascolto radiotelevisivo. Un sostegno economico che non arriva da un imprenditore qualsiasi. Ma da Silvio Scaglia, patron della società di intimo La Perla. E uno si domanda: cosa c’entrano le lingerie per signora con Marco Pannella?
Ogni perplessità viene fugata ripercorrendo la storia recente di Scaglia, ex amministratore di Fastweb arrestato per una presunta frode fiscale e poi assolto. Il manager aveva fondato la società di telecomunicazioni nel 1999, vendendola poi nel 2007 a Swisscom. L’anno successivo risultava essere il tredicesimo italiano più ricco, con un patrimonio di 1,2 miliardi di euro.
Le cose si mettono storte nel febbraio del 2010. Fastweb viene accusata di una frode fiscale da 300 milioni sull’Iva e, secondo gli inquirenti, Scaglia non poteva non sapere. Al processo però questa tesi viene ribaltata e il caso finisce con un’assoluzione. Le strade del manager e dei radicali si incontrano proprio dietro le sbarre di Rebibbia, dove l’uomo d’affari viene rinchiuso per tre mesi.
Qui conosce Rita Bernardini, la dirigente di Largo di Torre Argentina più attiva nell’affermazione dei diritti delle persone detenute. Il rapporto si consolida quando Scaglia abbandona il penintenziario romano e trascorre nove mesi agli arresti domiciliari. Fino all’assoluzione, che arriva nell’ottobre del 2013.
Il caso del manager è stato preso a esempio da Matteo Renzi, nel corso della Leopolda, per sostenere l’ineludibilità della riforma della giustizia. Circostanza che a Scaglia non ha fatto molto piacere: «Non voglio essere preso come simbolo», ha dichiarato in una recente intervista al Fatto quotidiano. L’unico rapporto politico che mantiene è quello con Marco Pannella ed Emma Bonino.
Così, quando hanno bussato alla sua porta perché in difficoltà economiche, Scaglia è stato molto generoso. La donazione del manager permetterà di pagare le 9 persone che lavorano al Centro d’ascolto radiotelevisivo radicale. Si tratta del centro di monitoraggio con cui i radicali conducono studi e ricerche sul mondo dei media e dell’informazione.
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…