RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Simona Orlando per “la Repubblica”
Emma Marrone sta vivendo il suo terzo tempo con sé stessa. Dopo le lotte (il suo tumore uno e trino, la malattia e la scomparsa del padre) si è pacificata in Souvenir, disco d'oro, poi è arrivata la sanremese Apnea (certificata Platino), il singolo Femme fatale. E siccome d'estate si abbattono anticicloni e tormentoni, da oggi c'è il nuovo Ho voglia di te, con Olly e prodotto da Jvli, e il tour per i festival a sancire un anno di successi.
Emma, una rinascita?
«Direi più un ricongiungimento affettivo con la musica. Si è riaccesa la fiamma di quando non avevo una lira e facevo grandi sogni, non solo sacrifici. Questo mestiere è bellissimo ma negli ultimi tempi è diventato velocissimo. Pur dando il massimo, rischi di perdere qualcosa».
Troppa competizione?
«È una società performante che non ammette fallimento e sconforto, invece è proprio da lì che s'impara. Mi sono fermata a riflettere molto e questo è il risultato di un continuo guardarmi allo specchio».
Cos'ha visto?
«Una ragazzina di paese che sognava una realtà molto più grande di quella che viveva. Me la sono conquistata, ma ero così impegnata a dimostrare di meritarmelo, che ciò che realizzavo non sembrava mai abbastanza. In Souvenir ho mollato le ossessioni e lasciato correre la creatività».
L'ultima frase di suo padre "Ogni lasciata è persa" l'ha presa come un impegno?
«Davanti a certi cataclismi, tutto il resto si ridimensiona, assume un altro peso. […]Attraverso la musica, sto curando la testa».
In "Apnea" e "Femme Fatale", come in brani di Annalisa e Angelina Mango, ci si muove su testi non gioiosi. Le piace il contrasto?
«Mi rappresenta. Sui miei fatti pesanti, non ho mai smesso di ballare. Sono una persona tragicomica: tendo al dramma ma sono un pagliaccio, una caciarona.
Per me la leggerezza è una cosa seria, non evanescenza».
[…]
I fan fanno pazzie per lei. Lei ne ha fatte per qualcuno?
«In tenda per tre giorni, mangiando pomodori crudi, per vedere in prima fila Depeche Mode e Metallica. Bello perché non c'erano i social e non avevi contatti diretti. Fantasticavi, compravi giornali, ritagliavi foto, le conservavi».
emma marrone prima serata sanremo 2024
La musica imprescindibile in cuffia?
«Amy Winehouse, è un peccato non sentire altre sue cose. Poi Sakamoto, concerti per pianoforte, vecchio hip hop, e il neomelodico napoletano».
Che ricordo ha di Pino Daniele?
«Fu il primo a voler duettare con una uscita dal talent, che all'epoca era come mettersi una croce addosso. Mi ha insegnato che nella musica si può agire senza considerare il ritorno d'immagine. È un gesto che non dimentico e cerco di replicare con altri, ma con umiltà, sedendo sempre all'ultimo banco».
[…] E Vasco ha scritto per lei, Battiato l'ha ospitata a Milo.
«Vasco, un mito. Battiato mi svegliava con il caffè: "Andiamo al mare", e io "ma sono le cinque!" E lui "appunto!". […] ».
Cosa le manca?
«Solo mio padre ancora accanto a me».
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