DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
La segre vuole querelare Elena Basile per questo messaggio video a lei rivolto dove, la Basile con toni molto pacati le ribadisce l'ovvio. Non ci sono insulti, quindi la querela per cosa? Per averle fatto notare che ci sono migliaia di bambini palestinesi che vengono ammazzati? pic.twitter.com/VPMuzurbvY
— Silvia Di Donato (@SilviaDiDonato6) February 7, 2024
Elvira Serra per il "Corriere della Sera" - Estratti
Liliana Segre querela Elena Basile, che però a fine giornata si scusa «umilmente». La senatrice a vita ieri si era vista costretta a seguire le vie legali come risposta al video choc dell’ex funzionaria della Farnesina, due volte capo missione in Svezia e in Belgio, che l’accusava di avere a cuore le sorti soltanto dei bambini ebrei e non di quelli palestinesi, vittime del conflitto in corso in Israele.
Basile nella sua intemerata aveva addirittura paragonato la sopravvissuta della Shoah ai suoi aguzzini, «molto buoni con i loro bambini nazisti: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei; lei vuole imitarli?».
elena basile lascia lo studio di piazzapulita 9
(...) «Le denunce e le querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo». Si era definita piuttosto «molto stupita» dalla querela. E ancora: «Non è un bel momento per la democrazia e la libertà di pensiero». Poi, il dietrofront. Sul sito del Fatto Quotidiano , con il quale collabora, si è detta «molto spiacente di questo atroce malinteso.
Sono stata tratta in inganno da una intervista, letta forse superficialmente, nella quale il giornalista attribuiva dichiarazioni unilaterali alla senatrice Segre. Non mi importa della querela che credo non abbia basi giuridiche. Mi allarma avere ferito con un paragone inappropriato la senatrice, per la quale ho sempre avuto stima. Sarei sconvolta al pensiero di averle arrecato dolore». E infine: «Mi sono guardata le sue interviste che non conoscevo e le sue parole umane mi hanno commosso. In effetti ha dichiarato in molte occasioni che era triste per la morte dei bambini ebrei e dei bambini palestinesi».
(...)
LE VANITA’ DI IPAZIA
Roberto Gressi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Anche basta. Un frullato di vanità, indifferenza e ferocia. Troppo anche per una società che non ha leggi contro il cattivo gusto perché l’ha convertito in un genere di consumo.
Basile Elena, 64 anni, da Napoli, una laurea in Scienze politiche all’Università Orientale, autopromossa (ex) ambasciatrice per meriti televisivi, che la sua carriera si fermò in realtà al grado inferiore di ministro plenipotenziario.
Ma guai a farglielo notare se non si vuole essere accusati di linciaggio agli ordini della cupola burocratica.
(...) Lo sfregio a Liliana Segre. Merita che venga riportato per intero, che non si perda la memoria, almeno quella di Google, di dove si cela la banalità del male.
«Cara signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Come è possibile che la realtà che si sta sviluppando davanti ai suoi occhi non la colpisca? Da ebrea che ha vissuto nei campi di concentramento lei dovrebbe sentire il dolore di tutti gli oppressi e in particolare ora del popolo palestinese. Sa che i tedeschi erano molto buoni con i loro bambini? Anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli?».
elena basile lascia lo studio di piazzapulita 5
Fa male anche soltanto dover spiegare che ha attribuito a Liliana Segre parole e pensieri falsi. A quella bambina divenuta nonna, che ha passato la vita a insegnarci il rispetto per l’umanità e per la libertà. «Provo pietà per tutti i bambini — aveva detto — che sono sacri senza distinzione di nazionalità e di fede, che soffrono e muoiono. Che pagano perché altri non hanno saputo trovare le vie della pace. Bambini uccisi per l’odio degli adulti, loro che sarebbero il futuro di popoli fratelli. Non c’è notte che non stia sveglia, io che sono una nonna disperata». Ancora ieri, dopo tanta mistificazione, prima di chiedere alla fine «umilmente» scusa, Elena Basile ha pronunciato un’altra frase terribile rivolta a Liliana Segre e i suoi familiari: «Le vostre denunce e querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo».
Per lei ci sono cose che giustificano l’antisemitismo. A parziale consolazione ci viene in soccorso Gianni Rodari, con una favola. Un grossissimo e prepotente moscone lesse la notizia che era nato un piccolo ippopotamo e si disse: lui è piccolo, lo farò mio schiavo. Fino ad accorgersi, non senza umiliazione, che un piccolo ippopotamo è sempre più grande di un grossissimo moscone.
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