RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Francesco Musolino per “Il Messaggero”
la sperimentazione dei digidog
Pochi giorni fa il New York Police Department ha annunciato l'avvio della sperimentazione sul campo del Digidog. Si tratta di un robot-poliziotto corazzato con una livrea blu zaffiro, sormontato da un altoparlante e comandato da remoto, assoldato per essere impiegato in situazioni pericolose, agendo in avanscoperta con l'obiettivo di tutelare l'incolumità degli agenti di polizia.
Il Nypd ha già reso noto che il Digidog è già intervenuto nel quartiere del Bronx scongiurando una situazione critica con due uomini in ostaggio, legati e torturati. Si presenta con un peso di 31 kg, un'autonomia di 90 minuti e una velocità circa 4 km/h, come dichiara l'azienda produttrice, la Boston Dynamics; ma alla polizia di New York è stato fornito in una configurazione ad hoc, potenziata da luci, telecamere a infrarossi e un sistema di comunicazione a due vie che consente all'ufficiale che lo manovra da remoto di vedere e sentire cosa sta accadendo in tempo reale.
In tal modo, il Digidog si è introdotto furtivamente nell'appartamento, rilevando che i malviventi si erano dati alla fuga e non c'erano né bombe né altre trappole in agguato. A ben vedere, il Nypd utilizza sin dagli anni '70 dei robot ma questi come chiarito dal dipartimento hanno precipue funzioni da artificieri, invece, il Digidog ha molteplici facoltà e come già avvenuto durante il lockdown, può essere dispiegato per controllare ampie zone urbane sfruttando le proprie ottiche digitali, richiamando la popolazione a mantenere la distanza e/o evitare assembramenti.
Una tecnologia mutuata dal mondo militare che potrebbe facilitare l'intervento delle squadre d'assalto, salvaguardandone l'incolumità; del resto, già altri due stati - Massachusetts e Hawaii hanno iniziato ad usare Digidog che ha un prezzo di partenza di 74 mila dollari (e molteplici configurazioni possibili).
Del resto, la tecnologia sta già rivoluzionando il mondo della sorveglianza attiva, basti pensare alle telecamere disseminate a ogni angolo delle città, gli scanner per il riconoscimento facciale e l'utilizzo di taser e pistole che si attivano solo con l'impronta digitale, coniugando l'intelligenza artificiale con la sicurezza.
TENSIONI
Ma l'utilizzo del Digidog sta suscitando anche forti preoccupazioni. La deputata democratica al Congresso americano, Alexandria Ocasio-Cortez, ha parlato chiaramente del pericolo della sorveglianza robotica, evidenziando come i maggiori investimenti tecnologici convergano sempre sul campo degli armamenti e della sicurezza, anziché sull'istruzione e l'assistenza sanitaria.
Ancora più teso è il fronte sul tema della privacy: dopo le proteste del movimento Black Lives Matter, il consiglio comunale di NY ha approvato il Public Oversight of Surveillance Technology Act esigendo che la polizia sia «più trasparente riguardo l'impiego degli strumenti sorveglianza tecnologica».
E ciò, ovviamente, include il Digidog: che fine faranno tutte le immagini visionate da remoto dall'operatore che lo manovra? Come e dove verranno immagazzinate dalle forze dell'ordine? La Boston Dynamics ha provato subito a smorzare la polemica e poco tempo fa, con un'operazione empatia, ha rilasciato un video (subito virale) in cui tre robot prodotti dall'azienda ballavano, dimostrando grande flessibilità nei movimenti. Ma i timori per la privacy sono concreti.
I GENERALI
E se Digidog non passa inosservato, in regimi decisamente meno attenti alle libertà civili, la situazione è già critica. Il New York Times ha sottolineato che i generali che lo scorso mese hanno organizzato un colpo di stato armato in Myanmar, hanno utilizzato in modo indiscriminato i droni di sorveglianza, le telecamere e dei dispositivi in grado di controllare e hackerare il traffico dati degli smartphone rilevando eventuali assembramenti.
Questo non fa altro che ribadire il fatto che la tecnologia necessiti sempre di una vigilanza attiva, altrimenti si presta facilmente ad un doppio uso: legittimando il potere e reprimendo la protesta civile. Non a caso, su Twitter sono già state pubblicate in forma anonima delle slide con le mosse per mettere fuori uso, a mani nude, i Digidog. Tutto ciò nella speranza che non si debba mai arrivare a gesti estremi per tutelare l'incolumità dei cittadini.
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