CHI HA SPIATO FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE? E PERCHÉ? – LE INTERCETTAZIONI CHE RIEMPIONO I GIORNALI IN QUESTI GIORNI SONO STATE AUTORIZZATE SOLTANTO AD APRILE, MA L’EDITORE DEL “MESSAGGERO” GIÀ A GENNAIO AVEVA RICEVUTO UN ALERT DI “META” CHE LO AVVISAVA DELLA PRESENZA DI UNO SPYWARE SUL PROPRIO DISPOSITIVO. SE NON È STATA LA PROCURA E NEMMENO L’INTELLIGENCE (IL GOVERNO HA CONFERMATO IL COINVOLGIMENTO DEI SERVIZI SOLTANTO PER GLI ATTIVISTI LUCA CASARINI E BEPPE CACCIA), ALLORA CHI PUÒ AVER AVUTO ACCESSO A UNO SPYWARE CHE SOLO GLI STATI POSSONO COMPRARE?

DAGONEWS

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FOTO LAPRESSE

Chi ha spiato Francesco Gaetano Caltagirone? Nei giorni scorsi i giornali si sono riempiti con le frasi “rubate” all’editore del “Messaggero”, mentre discuteva con l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, dell’operazione Mediobanca.

Il costruttore si complimentava con Lovaglio, chiamandolo “grande comandante” e ricevendo gli elogi del manager del “Monte” (“Il vero ingegnere è stato lei, io ho solo eseguito l’incarico”).

Queste conversazioni sono state legittimamente captate su ordine della Procura, che le ha poi trascritte nel decreto di perquisizione ai danni di Milleri, Lovaglio e, appunto Caltagirone.

SPYWARE - SPIONAGGIO CELLULARI

Come ricostruiscono oggi Davide Milosa e Valeria Pacelli sul “Fatto quotidiano”, però, la procura inizia a intercettare “Calta” soltanto ad aprile 2025.

E dunque, si chiede il quotidiano diretto da Travaglio: “chi lo stava intercettando a gennaio 2025 quando l’editore del Messaggero riceve un alert di Meta (il colosso che possiede, tra gli altri, Facebook e Whatsapp) che lo avvisa della presenza di uno spyware sul proprio dispositivo? […]”

ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

“La vicenda del virus spia trovato nel cellulare dell’imprenditore – proseguono Milosa e Pacelli -,  continua a essere avvolta da un mistero, non risolto neanche dalle indagini di Milano. E non lo risolverà né qualche altra procura dato che non è stata presentata denuncia, né il governo italiano”

Se non è stata la procura, e non è stata l’intelligence (Alfredo Mantovano, autorità delegata alla sicurezza, ha confermato un coinvolgimento dei servizi soltanto sulle intercettazioni degli attivisti dell’ong Mediterranea, Luca Casarini e Beppe Caccia), allora chi è stato?

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA

Prosegue “il Fatto quotidiano”: “Per i giornalisti di Fanpage, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino, Palazzo Chigi ha negato un coinvolgimento da parte dell’intelligence, ma non si è mai andati oltre. E lo stesso quadro si ripropone ora con il mondo della finanza. Ovviamente bisognerà avere prima certezza che nei loro cellulari sia stato installato Paragon”

Concludono Milosa e Pacelli: “Il primo decreto del gip che autorizza le captazioni risale al 14 aprile 2025, il secondo al 13 giugno. I pm hanno scelto le intercettazioni tradizionali, nessun trojan capace di trasformare i cellulari in microfoni sempre accesi. A gennaio 2025 dunque i pm non avevano ancora acceso le registrazioni delle telefonate di Caltagirone. E allora chi è stato?”

spyware whatsappSPYWARE PARAGON

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