DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Per carità, il pischello di Torre Maura, che gli vuoi dire, coraggioso... ma che uno a quell'età non sappia parlare in italiano non vi fa impressione?
— elena stancanelli (@elenastanka) 4 aprile 2019
DAGOSELEZIONE
Carlo Magnani @carlo_magnani 1 h1 ora fa
Quindi, la sinistra riparta da Simone o da Elena Stancanelli?
Maria Cafagna @mariacafagna
La settimana scorsa i David di Donatello, questa Elena Stancanelli a ricordarci perché la maggior parte degli italiani detesta le élite.
marco esposito
@betman
In risposta a @elenastanka
Si è espresso con il registro giusto data la situazione, parlando non solo con gli energumeni che veva davanti, ma soprattutto con le persone del suo quartiere. Farlo con un registro diverso, lo avrebbe reso alieno al contesto. Senza contare coraggio, lucidità e argomenti usati
Alessio Spataro
@alessio_spataro
In risposta a @elenastanka
PIÙ PISCHELLI
MENO STANCANELLI
Tommaso Pincio
@TommasoPincio
In risposta a @elenastanka
A me no, a dire il vero. Stava a Torre Maura tra gente di Torre Maura: ha parlato (benissimo) la lingua che si deve parlare a Roma in certe situazioni. Se qualcosa mi ha impressionato, e in positivo, è la sostanza degli argomenti e la prontezza nel ribattere punto su punto.
GRETA THUNBERG E SIMONE DI TORRE MAURA BY OSHO
giulio verme
@zeropregi
In risposta a @elenastanka
A me fa impressione un tweet ignorante come il Suo. Ignorante perché ignora l'emotività, la tensione, la paura e la forza che si è dovuto fare un 15enne davanti diversi fascisti, minacciosi, spaventosamente più grandi di lui. Ma credo che Lei non abbia mai vissuto momenti così.
giulio verme
@zeropregi
PS le ho dato del Lei perché noto che ha fatto presente in un altro tweet con altra utente che non avrebbe dovuto.
Spero che il mio italiano sia stato abbastanza dignitoso per una intellettuale come evidentemente crede di essere.
mazzetta
@mazzettam
Mi perdoni, ma fa altrettanta impressione che un'intellettuale s'impressioni di fronte a quella che è la realtà del nostro paese da tempo immemore.
In tutto il paese ci sono molti giovani (e adulti) che non sanno parlare l'italiano. E nemmeno leggere.
Stefuz @Stefy_1987
Il fatto che Elena Stancanelli giri le scuole di periferia è un'aggravante, non una giustificazione per quello che che ha scritto.
la manina
@La_manina__
In risposta a @elenastanka
Certo ha avuto un gran coraggio ad affrontare, con il suo scarso bagaglio culturale, quel consesso di intellettuali, dotti, forbiti, istruiti personaggi che protestavano con toni pacati e mai aggressivi.
Spiccava ancor di più, di fronte a cotanti intelocutori, la pischellaggine.
Paola Di Caro
@PaolaDiCaro
In risposta a @elenastanka
No, non mi fa impressione. Non tutti a quell'età, e neanche da adulti, parlano un italiano perfetto. Mi fa impressione invece che siano così pochi ad esprimere concetti così chiari, etici, efficaci, diretti, importanti, giusti come quelli che ha espresso quel ragazzino
Lia Celi ?? ??
@LiaCeli
In risposta a @elenastanka
il pane destinato ai rom calpestato dagli abitanti di torre maura 3
Noi che guardiamo #PropagandaLive sappiamo che quella è la lingua della sinistra più sensibile e affidabile :)
Francesco D'Isa
@francdisa
In risposta a @elenastanka
Questo tweet è lo speculare semantico di "Mussolini ha fatto anche cose buone"
après le bleu
@le_apres
In risposta a @elenastanka
La invito gentilmente a fare un giro nelle "scuole di periferia", ovvero i "non-luoghi" al cui interno esplodono, ogni giorno, disagio sociale, coraggio e forme di resistenza etica ed educativa. Io lavoro lì. Venga e poi ne riparliamo.
Laura
@laura_lavespa
In risposta a @elenastanka
Poi lamentiamoci della distanza che si crea fra intellettuali e periferie
elena stancanelli
@elenastanka
ahahahahahahahahah
Laura
@laura_lavespa
elena stancanelli intervistata
C’è poco da ridere. Nel discorso di Simone c’è molta etica e sostanza sulla forma se vorrà potrà sempre migliorare.
Laura
@laura_lavespa
Nel tuo tweet c’è molta spocchia e superiorità. Io a Simone auguro di avere la possibilità di crescere e migliorarsi in scuole degne.
elena stancanelli
@elenastanka
perché mi dà del tu? ci conosciamo? Considerare disastrosa la situazione di un ragazzo di quindici anni che non sa esprimersi in italiano è spocchioso... benissimo! ma lasciamoli lì, a grufolarsi nell'ignoranza, cosa c'è di meglio per prepararsi a un futuro luminoso?
Guia Soncini
@lasoncini
“grufolare” ha una forma riflessiva, anche oggi ho imparato una cosa, grazie
Elena Spadafora
@AmaranthineMess
In risposta a @elenastanka
Che delusione questo commento. Interessiamoci più della sostanza che della forma, per favore, ne abbiamo seriamente bisogno.
TORRE MAURA E SALVINI – LA VIGNETTA DI VAURO SUL 'FATTO QUOTIDIANO'
elena stancanelli
@elenastanka
cioè le parole sono la forma? andiamo bene, veramente bene. #nofuture
La sfigoparanoica
@lasxripartada
No future? Dopo aver sparato certe assurdità, parli in italiano almeno
@SantuNicolaBB
In risposta a @elenastanka
Ma @neniambulance è stata avvisata?
Neni the ambulance
@neniambulance
NEEENI
Neni the ambulance
@neniambulance
NEENIIII NEENIIII NEENIIII NEENIIII NEENIIII #TURBONENI
Ferula ?
@Ferula18
In risposta a @elenastanka
Mi fa più impressione lei e la sua spocchia.
Occhio che il piedistallo sul quale si è posta è friabile.
elena stancanelli
@elenastanka
Ma quale piedistallo, ma quale spocchia, cosa c’entro io? Non lo capite che quel ragazzo verrà schiacciato dal mondo se non trova parole vere, comprensibili fuori dal suo quartiere? La spocchia è di chi crede che l’ignoranza sia fica, potente, gagliarda
Rosaria Fiore
@Tradfio
Ma di quale ignoranza parla? In tutta Italia i ragazzi parlano in dialetto in contesti informali. Tutti destinati a diventare dei falliti? Ma lei è riuscita ad andare al di là del modo in cui parlava, è riuscita a seguire la lucidità e potenza del suo ragionamento?
Marina #antifascista
la stancanelli legge il suo libro (3)
@marinapiva67
In risposta a @elenastanka
Sinceramente? Mi fa più impressione lei, con il ditino puntato sul "come parla questo", piuttosto che sul "perché siamo così vigliacchi, che pure un ragazzino ci dà lezioni di dignità?".
elena stancanelli
@elenastanka
Vigliacca sarà lei. Noi chi, poi? Ma quale ditino?
Marina #antifascista
@marinapiva67
Personalmente, mi è bastato sapere che un ragazzino di quindici anni ha avuto il fegato di sfidare un branco di fascisti più grandi e grossi di lui, per ammirarne il coraggio e l'autonomia di pensiero. È grezzo nell'esprimersi? Pazienza. Meglio grezzi di lessico che di pensiero.
francesca barra
@francescabarra
In risposta a @elenastanka
A me sembra che abbia parlato benissimo. Con educazione, logica. L’accento romano? Allora spegnete radio, tv e i microfoni a tanti conduttori...
Domenico Gammella
@mimmogammella2
Certe persone farebbero meglio a tacere
Giorgio
@UnoTipoMe
In risposta a @elenastanka
All’università, per l’esame di linguistica, insegnano l’importanza dei dialetti, sotto molteplici punti di vista. Evidentemente lei non lo sa.
call me Cassandra
@danffi
Il povero Tullio De Mauro, e Wittgenstein prima di lui, uccisi da un tweet di Elena Stancanelli
Edoardo Olivari
@Shabine7
In risposta a @elenastanka
No non mi fa impressione. Mi impressiona il senso delle sue parole e la sua pacata fierezza. Mi delude invece, e molto profondamente, che chi ha un retroterra culturale più vasto non riesca a superare la superficialità di osservare la forma e non comprendere la sostanza.
CrudelioilSillogista
@crudelioil
In risposta a @elenastanka
A me fa impressione che una cosiddetta intellettuale riesca ad essere così insopportabilmente aristocratica e classista. Ognuno si impressiona per come può.
JD
@JohnnyDurelli
In risposta a @elenastanka
Manca un "che mangino brioche!" e siamo a posto.
grazia
@graziasor
In risposta a @elenastanka
Magari, la prossima volta, lei col suo italiano forbito e la sua spocchia, potrebbe andare a confrontarsi coi “signori” così come ha fatto il “pischello”. È comodo fare l’antifascista da un computer vero?
Sciltian Gastaldi
@sciltian
In risposta a @elenastanka
Era difficile intervenire in modo sbagliato su #Simone, non essendo una seguace di Casapound. Tu però ci sei riuscita. Occorre studiare l'importanza dell'eloquio dialettale e gergale, lingua viva. Suggerisco un ripasso su PPP ed Eco, tanto per cominciare. #pipinara #tigridicarta
Valentina Cofini
@lacofini
In risposta a @elenastanka
L’ascesa della Lega, spiegata bene
Maria Giorgia Vitale
@mariagiorgiavit
In risposta a @elenastanka
Che ne sa che non sappia parlare in italiano? In quel momento, era giusto affrontare la situazione parlando in dialetto, lingua di quartiere, per contestualizzare il discorso che ha fatto.
Per dare realmente peso a ciò che ha detto.
Gnafò ?
@cabiria1974
In risposta a @elenastanka
Io ho una formazione alta, eppure in una situazione analoga salterebbero anche a me le parole. Affrontare flottiglie di fascistelli del terzo millennio in una situazione così estremamente tesa richiede coraggio e in quel contesto sgrammaticarsi è il minimo.
arianna mattioli
@ariannamattioli
In risposta a @elenastanka
Una volta una nota regista italiana a cui voglio molto bene toppo’un congiuntivo su fb. Venne immediatamente ripresa da un pubblico di severi censori e li mandò affanculo in 321. Senza manco risposte caustiche e rt. Chissà se ti avrebbe fatto così impressione.
EffervescingElephant
@queequeg2086
In risposta a @elenastanka
Come sta notando, per fortuna qui l'unica cosa che fa impressione è la Sua miopia di intellettualoide di mezza età che probabilmente certe realtà non le ha mai viste nemmeno in foto, un caso perso diciamo ?
lupo rosso
@ossoropul
In risposta a @elenastanka
Fa più impressione che un'intellettuale, a mente fredda (non in mezzo alla strada coi fascisti di fronte), lasci nella tastiera almeno tre virgole.
Cla
@Minimaki
In risposta a @elenastanka
Non è detto che il ragazzo non sia capace di parlare un perfetto italiano. Non lo sappiamo. In quel frangente il dialetto era più incisivo e comprensibile dai cari signori di CasaPound.
Marian Gotti
@emmamarian12
In risposta a @elenastanka
Quando si dice guardare il dito e non la luna che lo stesso indica, sob ???
il pane destinato ai rom calpestato dagli abitanti di torre maura 4
Ceo Of Universe
@Ceo_Of_Universe
In risposta a @elenastanka
L'avrebbimo imparato!
loredana antignani
@36Antignani
In risposta a @elenastanka
Pischello non è italiano. Dopo dire ci voleva il punto interrogativo. La forma si può sempre imparare. I contenuti meno. #Simone #TorreMaura
pensiero pungente
@velo_di_maia
In risposta a @elenastanka
A me ha fatto più impressione la gentaglia che lo attorniava con fare minaccioso! E, di certo, tra quella marmaglia non erano molti i laureati in lettere!
Angela
@avfi66
In risposta a @elenastanka
L'impressione di parole bellissime espresse in un dialetto bellissimo. Un po' come Camilleri, insomma;)
Poesia e idee e coraggio. Praticamente il meglio!
Plathona
@Plathona
In risposta a @elenastanka
Lei invece sarà una delle fondatrici dell'Accademia della Crusca, presumo. Tra sintassi e punteggiatura ha creato un vero capolavoro in un solo tweet. Tra le altre cose: i puntini di sospensione si pagano a parte, diceva Flaiano.
Tecemanno
@vecemanno
In risposta a @elenastanka
penso sinceramente che LEI dovrebbe annassene affanculo
Elliot Spencer
@Helliot_Spencer
In risposta a @elenastanka
Pensi cosa dovrei provare io, circondato da persone che hanno anche il triplo dell'età di #Simone , e non solo non sono in grado di parlare italiano, ma nemmeno di capirlo.
ELENA STANCANELLI TWITTA CONTRO L'ITALIANO DI SIMONE. INTELLETTUALI ADDIO.
Paolo Romano per http://jam.blogautore.espresso.repubblica.it
“Per carità, il pischello di Torre Maura, che gli vuoi dire, coraggioso … ma che uno a quell’età non sappia parlare in italiano non vi fa impressione?”. Giuro, ha scritto così. Elena Stancanelli ha sentito l’urgenza di twittare il suo sdegno per l’eloquio di Simone. La si potrebbe chiudere qua, perché parla da solo.
Vale, tuttavia, la pena di svolgere un paio di considerazioni, una di natura generale sull’atteggiamento dei cosiddetti “intellettuali” verso l’attualità, uno di tipo specifico sulla boutade della blasonata radical-romanziera.
In generale. Ammesso che si sappia cosa è un intellettuale, ammesso pure che si riesca ad attribuire loro una missione, negli ultimi tempi si va affermando un ruolo che si potrebbe dire di “intellettuale à la carte”.
Parlano su ordinazione, preferibilmente quando vi è un profitto personale da ottimizzare. Mica prevedono, mica danno modelli, mica s’azzardano in visioni, prendono piuttosto una palla d’attualità (che va di moda, magari trend topic) per un fine indirettamente commerciale d’autopromozione. Solo negli ultimi giorni: Fiorella Mannoia s’incarica di dire a Salvini che con lui la politica è un “vomito”, lo fa in contemporanea con l’uscita del suo ultimo album (“Personale”) da iniziare a promuovere, ma è solo un caso.
Pasolini nelle periferie di Roma
Luca Barbareschi, invece, che continua a sentirsi Ibsen (solo un po’ meglio), cavalca i diritti civili e se la prende con l’orrore della cultura del “meglio drogato che frocio”, lo fa in contemporanea con l’uscita dell’ultimo film che ha prodotto (“Dolcenera”), ma è solo un caso. E poi Elena Stancanelli, che si concentra sulla gamma dei lemmi a disposizione di un quindicenne di Torre Maura, lo fa in contemporanea con l’assegnazione del Premio Strega al quale ha partecipato con viva speranza di vittoria, ma è solo un caso. Parlare al momento giusto, cavalcare l’onda, evitare analisi. Eccolo qua, il nuovo “intellettuale 2.0”, à la carte, appunto.
Nello specifico. Signora Stancanelli, s’eviterà di ricordare le lezioni di Umberto Eco quando si sperticava a spiegare il senso del testo, del contesto e del paratesto e di come un loro equivoco possa generare disastri. S’eviterà pure di immaginare cosa avrebbe detto Pier Paolo Pasolini della sua uscita su Simone. Siccome s’occupa di letteratura e di scrivere, le sue parole hanno evocato quelle d’un poeta non esattamente secondario del Novecento, Guido Gozzano, quando liquidava sé stesso e gli altri “letterati”, chiamandoli “corrosi dalla tabe letteraria”.
Lo faceva ironicamente, ricorrendo a una parola davvero inusuale per il vocabolario, dissimulando con essa l’esatto contrario. Per la Treccani, “tabe” è “Pus, materia putrida che cola da ferite e piaghe.”, ma anche “degradazione morale”. Se chi per mestiere lavora con la lingua dimentica che esistono i linguaggi e, con piglio oltre lo snob, s’acciglia sulle torsioni vernacolari delle borgate, significa che taglia via, anche dalla propria ricchezza semantica ed espressiva, una quota irriducibile di bellezza. Credo lo sappia, ma non fa buon gioco agli strasse e paillettes da Strega.
ELENA STANCANELLI AL PREMIO STREGA
Nel merito, brevemente. Da genitore, mi creda, pagherei oro perché mio figlio e i ragazzi a quindici anni avessero la flessione vernacolare, unita alla lucidità, al rigore etico e alla pacatezza derivante dalla forza delle idee di Simone (se Le giova citiamo il Discorso sul metodo di Descartes, quanto a idee “chiare e distinte”). Questo sì, che fa impressione; ma cos’è il coraggio, prenda Don Abbondio, lo spiega ben benino Manzoni. L’italiano è una brutta bestia, sa. Vive di derive, correnti, storture e piani stilistici. Una curiosità però mi resta. Ora, mentre Simone parlava con i fomentatori d’odio, mi pare di capire che eravamo tutti dietro una tastiera, con la bacchetta in mano.
Se Lei si fosse trovata a Torre Maura, nel mezzo di una protesta contro i rom, faccia a faccia con esponenti di Casa Pound crede sarebbe stato più efficace (sul piano di stretta tecnica della comunicazione) il messaggio di Simone o una lingua imbellettata, tabe inclusa? Che so, un incipit alla “Deh, villanzone, mi presti attenzione!”?; meglio “non me sta bene che no” o “ sul punto mi sento d’esprimer dissenso?”. Suvvia, giochiamo a twitter che ci vien meglio.
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