RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Maria Luisa Rossi Hawkins per “la Verità”
STEVE BANNON DOPO IL RILASCIO SU CAUZIONE
Contestato, combattuto, incarcerato, Steve Bannon resta un protagonista della vita politica statunitense. È stato lo stratega di Donald Trump alla Casa Bianca. Alla Verità ha concesso la prima intervista dopo l' arresto e la scarcerazione nell' inchiesta sull' uso dei fondi raccolti per costruire il muro anti migranti tra Stati Uniti e Messico.
Come sta il presidente Trump?
«Bene. Ma ero preoccupato per lui quando ha preso il Covid-19, il virus cinese, come mi preoccupo ogni volta che qualcuno si ammala di questa infezione. Sono preoccupato per l' Italia e per il mondo. È stato provato dalla dottoressa Li-Meng Yan che questo virus è stato creato in laboratorio. Non si tratta di un virus naturale. Fa parte di un programma di armi biologiche, oppure è sfuggito dal laboratorio.
Comunque sia, ora ha infettato il mondo e l' Italia è uno dei Paesi che ha sofferto di più. Il governo cinese ha limitato il movimento dei suoi cittadini all' interno della nazione, ma ha permesso ai suoi abitanti di andare in Italia e negli Stati Uniti prima di essere fermati. Il partito comunista cinese è responsabile di tutto questo. E la cosa continua a essere molto seria».
steve bannon elon musk donald trump
Lei è stato uno dei primi a parlarne.
«Sì, sono stato molto chiaro fin dal primo giorno. Ci sono due modi per vedere la questione: il primo è che si tratti di un programma di armi biologiche che i cinesi hanno appositamente rilasciato, ma non ne sono ancora convinto. Il secondo è che si tratti di un esperimento uscito dal laboratorio.
Quello che sappiamo è che i cinesi hanno mentito: sapevano già dell' esistenza del virus dal 2019. Ecco perché si chiama Covid-19. Se tra i Paesi più colpiti al mondo c' è l' Italia, particolarmente il Nord, è tutta colpa del Partito comunista cinese.
DONALD TRUMP JOE BIDEN BY EDOARDOBARALDI
Mentre il mondo si infetta, i cinesi accumulavano materiale protettivo per loro stessi. Io considero questo un attacco agli Stati Uniti. Sono convinto che questo sia l' equivalente di un atto di guerra contro gli Usa e contro il nostro presidente».
Non si rammarica del fatto che l' amministrazione Trump non abbia preso la pandemia sul serio?
«Molti nell' amministrazione Trump mi hanno preso sul serio: ecco perché, 8 giorni dopo aver denunciato quello che stava succedendo, Trump per la prima volta in 50 anni ha chiuso il traffico aereo e messo in quarantena gli americani che provenivano dalla Cina.
savannah guthrie e donald trump
Ma nell' amministrazione ci sono sempre stati alcuni elementi legati a Wall Street e al mercato finanziario che non hanno mai voluto guardare in faccia la realtà. Ho avuto ragione su molte cose, su quello che avveniva in Europa, sulla Brexit, sul populismo, sulla vittoria di Trump, sull' ascesa della Cina come nemica del mondo libero e sulla strategia per affrontare il pericolo che comporta per l' Occidente.
Sono stato in Europa diverse volte a parlare del pericolo cinese e la gente mi guardava come se avessi due teste. Quando ho tenuto la conferenza a Roma alla Biblioteca Angelica nel 2019, ho messo in guardia tutti contro la Cina. Ma gli intellettuali erano solo interessati a Bruxelles».
Quindi non è deluso dall' operato della Casa Bianca?
«Sono deluso da tutti quelli che non si rendono conto di quanto seria sia la situazione. L' intero apparato americano, per esempio. Dobbiamo pretendere che la Cina venga ritenuta responsabile di quello che ha fatto. Lo devono fare gli Stati Uniti, lo devono fare l' Europa, l' Asia e l' India. L' Italia è uno dei Paesi che ha il più alto tasso di penetrazione da parte del Partito comunista cinese.
La Cina eserciterà nel vostro Paese il potere di una potenza coloniale e voi diventerete una colonia della Cina. Voglio fare di tutto perché questo non accada. Amo l' Italia, che è la culla della tradizione giudeo cristiana, e non possiamo perderla.
Ma in Italia esiste una combinazione letale: una miscela di politici e imprenditori corrotti che stanno cercando la partnership con il Partito comunista cinese».
È questo il motivo per cui pochi giorni fa è venuto in Italia il segretario di Stato Mike Pompeo?
«È certamente una delle ragioni per le quali Pompeo è giunto in Europa e in Italia».
Il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha detto a Pompeo che l' Italia deve poter fare affari con la Cina.
«Il ministro Di Maio ha tutta la sofisticata finezza politica del cameriere che era».
Che impressione le ha fatto Donald Trump nel primo e forse unico dibattito faccia a faccia di questa tornata elettorale contro Joe Biden?
«Avrei voluto che fosse stato più aggressivo. Trump ha interrotto troppo Biden e non lo ha fatto finire. Ma più Biden parla, più si perde. Interrompendolo, Trump lo ha aiutato. Ho studiato Biden a lungo in questi mesi, abbiamo guardato e riguardato le sue performance: si perde alla terza o alla quarta frase.
saccheggi a new york durante le rivolte per omicidio di george floyd 15
Il moderatore gli ha dovuto ricordare che doveva rispondere alla domanda sulle tasse, per esempio, e questo perché Biden ha un principio di demenza senile. È un film che ho visto con diversi amici di mio padre, che ha 99 anni e fortunatamente è lucido. Ma alcuni dei suoi amici si comportano proprio come Biden.
La notte del dibattito, i democratici erano molto agitati per le condizioni del loro candidato: eravamo insieme per commentare il faccia a faccia e ho visto che si mandavano messaggi con grande nervosismo. Ma Trump ha sbagliato interrompendo il suo avversario, una lezione che imparerà per le prossime volte».
E dal punto di vista dei contenuti?
«Le risposte di Trump erano molto più articolate di quelle di Biden e molto più ancorate alla realtà. Non si può chiudere l' economia per sempre. Biden vuole continuare con la chiusura e questo non è possibile.
Dopo nove mesi di pandemia sappiamo che possiamo fare chiusure mirate e intervenire per proteggere i più deboli, dagli anziani a coloro che soffrono di cattive condizioni di salute preesistenti. Con le terapie disponibili e con il tracciamento dei contagi possiamo far ripartire l' economia. Ma questo non sta succedendo.
Lo vede anche lei: ci troviamo a New York, la città più meravigliosa al mondo che è diventata una città fantasma, con gli uffici che non riaprono e 10.000 appartamenti invenduti. Non c' è vita, non c' è alcuna attività. Per Biden va bene così, ma la città non sopravvivrà».
Parla di New York o della nazione?
«Così la città non resiste. Ci sarà un' implosione finanziaria, i ricchi se ne andranno, e così anche la classe media. Ci sarà anarchia per le strade, disordine e caos. Ma neanche la nazione sopravvive se non riapriamo. Bisogna fare dei compromessi se vogliamo andare avanti».
intervento di steve bannon (14)
Pensa ci sarà un altro dibattito diretto fra Trump e Biden?
«I democratici e i media non vogliono altri dibattiti. Non vogliono vedere sul palco il presidente in piena forma contro Biden, ma è essenziale che gli americani assistano al confronto fra Biden che vuole chiudere il Paese e Trump che invece capisce il rischio, cerca di limitare il danno, ma vuole ripartire».
Il presidente Trump ha fatto della mascherina uno strumento politico: se ne pente, secondo lei?
joe biden contro trump che si toglie la mascherina
«Il presidente mette la mascherina quando l' occasione lo richiede, ma si muove in continuazione dentro e fuori la Casa Bianca. Con il senno di poi avrebbe dovuto essere più disciplinato, ma è certo che quello che gli è successo sarà un campanello d' allarme per lui e anche per la sua base».
Alla luce di quanto sta succedendo, Trump vincerà ancora a novembre?
«Questa non è un' elezione di persuasione, questa è un' elezione di mobilitazione. È fondamentale recarsi a votare. Se guardiamo i sondaggi riferiti a chi si recherà a votare il 3 novembre, Trump è in vantaggio del 21-25%.
I media liberal, come Cnn e Msnbc, hanno talmente traumatizzato la base del partito democratico con i loro allarmi che gli elettori democratici non vogliono andare a votare, o meglio vogliono votare da casa.
joe biden parla a sette giornalisti nei cerchietti bianchi a pittsburgh 1
Così Trump vincerà nel voto del 3 novembre ai seggi e poi comincerà la guerra per il conteggio dei voti postali. Sarà una guerra durissima.
A giugno, per esempio, nella primaria democratica a Brooklyn il 30% di tutte le schede non è risultato certificato. A Manhattan le schede non certificate erano il 20%. Sono due luoghi tra i più importanti del Paese: pensi che cosa può succedere nel resto degli Stati Uniti. In questa elezione, dai 60 agli 80 milioni di voti dovranno essere contati a partire dal 3 novembre e ci sono già 200 cause in corso.
I democratici vogliono rubare la presidenza a Trump con camion di voti anche falsi che arriveranno a partire dalla notte elettorale. Sarà una guerra, una lotta a coltello nei seggi e nelle sale dove si contano i voti e una guerra in tutto il Paese.
VOTO PER POSTA NEGLI STATI UNITI 2
Trump è in vantaggio negli Stati in bilico. I repubblicani hanno messo in atto una operazione massiccia per mandare la gente a votare e i democratici hanno paura. Bloomberg ha donato 100 milioni di dollari solo in Florida per mandare la gente al voto contro Trump. Questa sarà l' elezione più intensa e contestata nella storia americana».
VOTO PER POSTA NEGLI STATI UNITI
Quando avremo un risultato?
«Tutti i voti vanno certificati entro il 6 dicembre. Se entro quella data il collegio elettorale non sarà ancora in grado di scegliere un successore, la Costituzione prevede che a votare sarà la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, assegnando un voto a ciascuna delegazione di ciascuno Stato.
Il Congresso voterà per il presidente e il Senato per il vicepresidente, quindi si può arrivare alla situazione paradossale nella quale Trump diventi presidente e Kamala Harris venga eletta come sua vice. Tutto deve essere risolto entro l' alba del 20 gennaio 2021. Se Trump non giura entro quella data, a diventare presidente degli Stati Uniti sarà Nancy Pelosi, speaker della Camera».
donald trump controlla il voto di melania
A meno che, però, il 3 novembre non vinca Joe Biden con una valanga di voti. È lui, al momento, in vantaggio nei sondaggi.
«È vero, ma ci vorrà un miracolo perché i democratici escano dalle loro caverne per andare a votare. Ecco perché Biden vuole arrivare ai tribunali attraverso la mobilitazione per le strade, con Antifa e naturalmente usando i media che hanno una importanza fondamentale e i quali hanno già detto che non dichiareranno chi sarà il vincitore il 3 novembre.
sundar pichai fa il piacione con ivanka trump
L' amministrazione Trump pagherà un prezzo molto alto per aver voluto compiacere gli oligarchi della tecnologia che lo odiano e per aver strizzato l' occhio alla Silicon Valley. Ho più volte consigliato all' amministrazione di levare ai social media l' enorme potere che hanno e farli diventare come un servizio pubblico perché sono troppo potenti. Ormai l' ultima parola è la loro: Facebook, Twitter, Google. Sarà brutale».
Ma il presidente può contare sulla Fox.
«La Fox non è più dalla parte di Trump. Al di là di qualche commentatore, sono tutti contro il presidente. Quindi assisteremo a un' atmosfera da guerra civile, con i democratici che vogliono conquistare con l' aiuto dei tribunali quello che non riusciranno a ottenere nei seggi».
E quindi?
nancy pelosi con mascherina foulard
«Sarà l' elezione più contesa della storia, un processo che comincerà il 3 novembre. Trump dichiarerà vittoria, i social media gli faranno la guerra, i media non si pronunceranno e i democratici lotteranno per rubare a Trump la vittoria.
melania trump durante la cerimonia per la nomina di amy coney barrett
Il New York Times riporta che i democratici hanno già pronta una War room [una "stanza di guerra", ndr] con 800 avvocati. A meno che non ci siano cambiamenti sostanziali, Trump è sulla buona strada per vincere il giorno delle elezioni, poi comincerà la battaglia».
Lei ha fatto vincere Trump nel 2016: perché ora non è al suo fianco?
«Quando a giugno la campagna di Trump ha avuto difficoltà, alcuni grossi finanziatori di Trump mi hanno avvicinato e ho detto loro che non volevo ritornare in campagna elettorale ma che mi sarei occupato di questo sforzo da fuori, perché già da allora era chiaro che sarebbe stato ben più importante di quello che avviene all' interno della campagna elettorale. Non possiamo permettere che la vittoria venga portata via a Trump e io sto facendo questo».
CERIMONIA PER AMY CONEY BARRETT ALLA CASA BIANCA - POSITIVI SENZA MASCHERINA
Che cosa pensa di Amy Coney Barrett, appena nominata alla Corte suprema?
«Se Ruth Bader Ginsburg era conosciuta come "la famosa Rbg", Amy Coney Barrett deve essere conosciuta come "la gloriosa Acb". Discepola di Scalia, un intelletto pregiato, una cattolica devota, un vero esempio di potere femminile.
È una scelta obbligata che per certi versi ci hanno imposto i progressisti, i quali sanno bene che l' unica maniera per vincere è attraverso i tribunali. Hanno già innescato 200 cause in tutto il Paese e molte di queste finiranno alla Corte suprema obbligando quindi a nominare un altro giudice perché non si decide niente con otto giudici, ci vuole il nono».
steve bannon alla biblioteca angelica di roma con gennaro sangiuliano
Quindi è una scelta elettorale machiavellica?
«I democratici se la sono voluta, come al solito forzano la mano e perdono. Così come hanno fatto con la pandemia, terrorizzando tutti e gettando gli americani nel panico. Pensavano che Hillary Clinton avrebbe vinto contro Trump e che avrebbe nominato due giudici super liberal nel primo anno del mandato. Ma Hillary ha perso e i giudici li ha nominati Trump. Non ho nessuna pietà per loro. Amy Coney Barrett deve essere confermata e subito, stiamo già perdendo troppo tempo».
PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO
Mike Pompeo non è stato ricevuto dal Papa durante la sua recente visita in Italia.
«Sono rimasto scioccato e non credo che la gente abbia capito quanto drammatico sia stato questo gesto, così come la gente non si rende conto del danno inferto da papa Francesco alla Chiesa cattolica. La sua arroganza nel non incontrare il segretario di Stato americano è pazzesca.
Pompeo è cristiano, per lui mettere nero su bianco che la Chiesa sta perdendo la sua autorità morale firmando un accordo segreto con una dittatura come quella cinese, atea e materialista, il cui unico scopo è quello di distruggere tutte le forme di credo religioso e particolarmente quella cristiana e cattolica non ha precedenti. Il Papa sottovaluta Pompeo, non ha capito che dovrà continuare ad avere a che fare con lui».
Pompeo è uno dei leader più importanti degli Stati Uniti, in pole position per le elezioni del 2024.
«In una delle mie trasmissioni, un mio ospite ha denunciato il Vaticano per aver preso miliardi di dollari in cambio di questo accordo segreto e il Vaticano non ha mai risposto alle accuse. L' accordo è trapelato nell' ottobre 2018 alla Conferenza sulla pedofilia a Roma alla quale ho voluto assistere, e che fra l' altro è stata una grande presa in giro perché il Vaticano non si è mai impegnato in un programma di tolleranza zero contro la pedofilia.
Le mie fonti mi dicono che il Partito comunista cinese era coinvolto nello scandalo della pedofilia del Vaticano e il Vaticano non lo ha mai pubblicamente negato».
Le sue accuse sono gravissime.
«Certo che sono gravi. Sono gravi e sono vere, come è gravissimo l' accordo segreto tra la Cina e il Vaticano che ha conseguenze geopolitiche importantissime: con questo accordo il Vaticano legittima il Partito comunista invece di condannare la sua dirigenza come un manipolo di gangster quali sono, che oltretutto mira a distruggere la Chiesa cattolica. Questo accordo sacrifica i cattolici cinesi considerando Taiwan come una provincia cinese. E umilia lo sforzo del cardinale Zen di Hong Kong».
CARDINALE JOSEPH ZEN E RATZINGER
Anche Zen è volato a Roma senza essere ricevuto da papa Francesco.
«Il cardinale Zen è colui che ha tenuto in piedi la Chiesa cattolica a Hong Kong, dove c' è stata una persecuzione di cattolici pari a quella del primo secolo a Roma. Ha 88 anni ed era andato a Roma per incontrare papa Francesco.
Il Pontefice ha rifiutato di vederlo e questo la dice lunga su che tipo di persona sia Bergoglio. Un Papa che passerà alla storia per essere venuto a patti con un governo satanico come quello cinese. Non posso giudicare il Papa dal punto di vista teologico. Papa Francesco è infallibile quando parla dal trono di Pietro sulle questioni teologiche, ma io mi occupo di questioni geopolitiche.
Data la mia esperienza sulla questione cinese sono convinto che la Cina sia una minaccia esistenziale per l' India, l' Australia, gli Stati Uniti, il Canada, e non posso pensare che papa Francesco abbia mandato i suoi fedeli al martirio per soldi. Perché è così: lo ha fatto per soldi. Chiedetelo al cardinale Zen che ha dedicato la sua vita alla Chiesa».
Perché Pompeo è andato a Roma?
«Non per incontrare il Papa, ma per dimostrare al mondo che quello che sta facendo in questo momento il Vaticano non è sostenibile. Il suo gesto è stato dimostrativo e al tempo stesso eroico e in futuro la gente si ricorderà che Pompeo sa esattamente ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e che se la Chiesa procede con questo accordo perderà ogni autorità morale».
Secondo lei i rapporti fra Stati Uniti e Italia sono a rischio?
«Se l' Italia continua su questa strada, quella di voler diventare una colonia del Partito comunista cinese, non sarà più un alleato degli Stati Uniti. Su questo, qui negli Usa siamo tutti d' accordo. Il 90% degli americani ritiene che il Partito comunista cinese sia un problema e questa pandemia peggiorerà solo le cose, perché il disastro economico negli Stati Uniti dovuto al virus durerà dai 10 ai 20 anni.
Anche in Italia i suoi effetti si sentiranno per anni e anni e questo lo dobbiamo al Partito comunista cinese: non al popolo, ma al partito comunista che comanda. I politici italiani devono capire che se si alleano con il Partito comunista cinese diventeranno automaticamente nemici degli Stati Uniti».
Lei è stato arrestato alla fine di agosto. Teme le conseguenze dell' arresto?
«Non ho paura affatto. Si tratta di una caccia alle streghe che coinvolge tutti gli alleati del presidente e tutti quelli che lo sostengono e che lavorano per lui. Dimostrerò la mia innocenza in tribunale davanti agli occhi del mondo».
steve bannon in yacht prima dell'arresto TRUMP E STEVE BANNONlo yacht lady may di steve bannonIL CARDINALE ZEN ZE KIUN
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