ponte sullo stretto di messina elena cattaneo matteo salvini

MA ’STO PONTE SARÀ SICURO O NO? – MENTRE IL GOVERNO SI AFFRETTA A MODIFICARE LA DELIBERA DEL COMITATO CIPESS, IN SEGUITO ALLO STOP DELLA CORTE DEI CONTI, LA SENATRICE A VITA E SCIENZIATA, ELENA CATTANEO, PONE UN GROSSO PROBLEMA: IL PONTE PUÒ RESISTERE A UN TERREMOTO, VISTO IL SISTEMA DI FAGLIE PRESENTI SOTTO E INTORNO ALLO STRETTO? – SULLA QUESTIONE HANNO DIBATTUTO IN SENATO GEOLOGI, SISMOLOGI, INGEGNERI. CATTANEO: “È EMERSA UNA CARENZA DI..."

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Elena Cattaneo* per “La Stampa”

*L'autrice è docente dell'Università Statale di Milano e senatrice a vita

 

rendering del Ponte sullo Stretto di Messina

A pochi giorni dalla pubblicazione delle motivazioni con cui la Corte dei conti ha negato la registrazione della delibera del Cipess per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, c'è chi lo ritiene ormai un dossier chiuso e chi, a partire dal governo e da Stretto di Messina spa, sostiene vi siano ampi margini per superare le critiche sollevate dalla Corte dei conti.

 

Qualunque sia la convinzione di ciascuno, rimane di stretta attualità il tema relativo alla sicurezza del progetto sotto il profilo tecnico-scientifico. Su questo punto, da "scienziata in Senato", ho invitato a un confronto pubblico e franco molti tra i maggiori studiosi e professionisti italiani della materia.

 

elena cattaneo - foto lapresse

«Possiamo affermare che il progetto del ponte sullo Stretto di Messina sia in grado di esistere e resistere anche allo scenario peggiore immaginabile sulla base delle migliori e più aggiornate conoscenze scientifiche oggi disponibili?». Lo scorso agosto, in un articolo su questo giornale, ho posto questo interrogativo.

 

A quell'articolo è seguita una lettera dell'amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, che accoglieva la mia proposta di un confronto pubblico sugli aspetti citati. L'occasione di quel confronto è arrivata lo scorso 18 novembre, in Senato, quando geologi, sismologi, ingegneri ed esperti di ponti e grandi strutture hanno discusso tra loro per tre ore degli aspetti geologici e di sicurezza del progetto.

 

matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina

Il seminario ha fatto emergere interpretazioni divergenti — a partire dalla terminologia — su alcuni elementi fondamentali per la sicurezza dell'opera. Il progetto del Ponte approvato nel 2011 è stato aggiornato nel 2024 ma rimane una carenza di specifiche indagini geologiche e geofisiche, alcune delle quali in corso o in programma per la prossima primavera, come confermato dagli stessi esperti consulenti della società Stretto di Messina.

 

[...] mi ha appassionato la discussione sul sistema di faglie presenti sotto e intorno allo Stretto, e in particolare sulla "faglia di Cannitello", dal lato calabrese: Carlo Doglioni, già presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei, ha ribadito che, sulla base delle evidenze disponibili, non si può affermare che non sia attiva; l'ingegnere Mario de Miranda ha ricordato come sia riportata nel catalogo delle faglie capaci dell'Ispra e nei documenti del progetto, ma Gianluca Valensise, sismologo e dirigente di ricerca dell'Ingv, ritiene sia un «terrazzo marino» e non una faglia.

 

[...]

 

ELENA CATTANEO

Il metodo principale di indagine paleosismologica per accertare la presenza e l'attività di faglie è rappresentato da scavi specifici, detti trincee, tuttavia al momento questo tipo di indagini non sembrano in programma.

 

Un secondo elemento di discussione è stata la sicurezza delle fondazioni delle torri e dei blocchi degli ormeggi in caso di accelerazioni del terreno a frequenze molto alte durante un terremoto. Questi blocchi, nel progetto, hanno il compito di sostenere i quattro enormi cavi di sospensione che reggono il ponte, contrastandone il tiro: senza gli ormeggi, il ponte non reggerebbe.

 

progetto del ponte sullo stretto - la stampa

A riposo, il peso delle fondazioni che ancorano i cavi è in grado di controbilanciare il peso del ponte (pari a decine di migliaia di tonnellate).

 

Alcuni degli esperti presenti, però, hanno segnalato che per effetto di un terremoto gli ormeggi potrebbero perdere stabilità e, se l'accelerazione (il movimento) del suolo dovesse essere superiore al valore preso come riferimento per la costruzione, i cavi rischierebbero di disancorarsi.

 

L'effetto sarebbe quello di un annullamento temporaneo della gravità: il terreno sotto gli ormeggi smetterebbe di fare resistenza e così i cavi, tirati dal peso del ponte che invece rimane costante, strapperebbero via gli ormeggi.

 

PIETRO CIUCCI E MATTEO SALVINI

La questione è stata posta da Doglioni e da de Miranda, notando che il valore massimo di accelerazione del suolo considerato dal progetto attuale è inferiore a quello registrato, ad esempio, nell'area epicentrale del terremoto di Amatrice del 2016, quindi potenzialmente insufficiente a garantire la fattibilità dell'opera in piena sicurezza.

 

Altri interventi e richieste di chiarimento hanno riguardato la deformazione della struttura, la percorribilità ferroviaria, l'azione del vento e i possibili effetti di liquefazione del terreno legati al rischio sismico.

 

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA - TUTTI I NUMERI

Senza entrare oltre in aspetti tecnici, a emergere è stata la necessità di aggiornare le analisi, adattare e reinterpretare i dati del progetto del 2011 in forza delle tecnologie all'avanguardia di cui disponiamo oggi e dei modelli più attuali. In fondo, come evidenziato da uno degli esperti nel pubblico, nessuno di noi, se avesse bisogno di una Tac, sceglierebbe un laboratorio che usa macchinari di quindici anni fa.

 

Al di là delle questioni giuridiche evidenziate dalla Corte dei conti, il seminario ospitato dal Senato ha aperto uno spiraglio rispetto alla possibilità di giungere, come comunità di studiosi e professionisti del settore, a un consenso molto più ampio dell'attuale sugli elementi fondamentali dell'opera. Le competenze non mancano. Ciò che è mancato, fino a oggi, è stata la determinazione e il coraggio di metterle a sistema nell'interesse del Paese e dei cittadini.

BISCOTTI I SALVINY – MEME SUL PONTE SULLO STRETTO

 

PIETRO CIUCCI E MATTEO SALVINIproteste contro il ponte sullo stretto a reggio calabria matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina