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Paolo Beltramin per www.corriere.it
Appassionato dei film di 007, dagli amici dell’alta società Ian Griffin amava farsi chiamare modestamente «Bond». Sarà anche stato incapace di intendere e di volere a causa dell’alcol e delle pastiglie, come ha sostenuto al processo, ma nelle ore dopo l’omicidio si è mosso con una certa lucidità.
Prima ha provato a pulire le tracce di sangue, ma si è reso conto che sarebbe stato comunque impossibile far sparire un cadavere da uno degli alberghi più lussuosi del mondo, a metà strada tra il palazzo dell’Eliseo e l’Arco di Trionfo. Quindi ha telefonato alla reception per annunciare che lui e la sua compagna avrebbero prolungato il loro soggiorno. Ha raccolto le sue cose, ha messo fuori dalla porta della suite il cartellino «Do not disturb», è montato sulla sua Porsche 911 metallizzata ed è scappato.
la stanza dov'e' stato trovato il corpo di kinga legg
L’albergo più lussuoso al mondo
Il Bristol di Parigi non è soltanto un hotel cinque stelle. Progettato in stile Art déco e inaugurato nel 1925, nel pieno degli anni folli, è stato eletto miglior albergo di Francia e d’Europa, e miglior Luxury City Hotel del mondo. Ospita un ristorante tre stelle Michelin, l’Épicure; gli arazzi rinascimentali e le statue neoclassiche che si possono ammirare nella hall sono stati acquistati nel 1930 a un’asta di opere che facevano parte delle collezioni del Louvre.
Ci hanno dormito Josephine Becker e Grace di Monaco, Sophia Loren e Mick Jagger. Qui si è tolto la vita Amschel Rothschild, erede della dinastia di banchieri, ricchissimo e depresso. Qui Woody Allen ha girato diverse scene della sua commedia brillante Midnight in Paris.
Dalla Polonia comunista al successo
la casa di kinga legg da 3 milioni di sterline a oxshott
Quando il personale di servizio del Bristol entra finalmente nella stanza del delitto, una mattina di maggio del 2009, Griffin ha già lasciato Parigi e oltrepassato la Manica. Il corpo senza vita della sua compagna è immerso nella vasca da bagno e ha i segni di un centinaio di colpi, dei quali 17 alla testa e 33 al torace. Nella camera il tavolino e le sedie sono rovesciati, per terra ci sono i frammenti di vetro di alcune bottiglie di champagne rotte.
Kinga Legg aveva 36 anni, era nata nel villaggio di Tlokinia, 500 anime nella Polonia comunista, e appena diventata maggiorenne era emigrata in Gran Bretagna in cerca di fortuna. L’aveva trovata. I giornali economici la chiamavano «la regina dei pomodori», la sua società di import-export riforniva dalle campagne polacche le multinazionali come Mc Donald’s, Tesco e Carrefour. Biondissima, slanciata, elegante, aveva da poco lasciato il secondo marito per un nuovo amore, incontrato per caso a un aperitivo.
la tomba di kinga legg a tlokinia in polonia
Anche Griffin era un imprenditore, proprietario di una catena di solarium e di negozi di souvenir nel nord dell’Inghilterra, ma aveva fatto bancarotta. Quarant’anni, fisico scolpito, carattere brillante, disoccupato e nullatenente, continuava a vivere come una star di Hollywood con i soldi dei genitori e delle donne che conquistava. Lui e Kinga in quei giorni di maggio erano diretti in Costa Azzurra, dove li aspettava una vacanza a bordo dell’Overdraft, mini yacht da un paio di milioni di euro.
La condanna, la liberazione e le foto su Facebook
lo yacht che aveva prenotato kinga legg
Tra tutti i posti del mondo dove poteva nascondersi, Bond ha scelto il bosco della contea di Chershire, a sud di Liverpool, poco lontano dalla villa di famiglia dove era cresciuto. La polizia lo ha trovato 5 giorni dopo il delitto, dormiva sotto una tenda tra i clochard. Estradato e processato in Francia, in aula ha giurato di non ricordare nulla: «Soffrivo di una grave forma di depressione. Ho un buco nero, dovuto all’alcol e alle benzodiazepine. Avevamo litigato e probabilmente lei è caduta sbattendo la testa».
«Tutte balle — ha replicato il pubblico ministero Philippe Courroye — questo è un tipico caso di violenza contro le donne». Il giudice ha riconosciuto a Griffith le attenuanti legate ai disturbi mentali e lo ha condannato a vent’anni scesi a 14 in appello, ulteriormente ridotti per buona condotta e motivi di salute: in carcere gli è stata diagnosticata una malattia neurologica. Due anni fa è tornato libero, si è stabilito in Alsazia e ha pubblicato su Facebook le sue foto con la nuova compagna, Tracey Barker, ex concorrente del reality show «La tana del dragone», e la loro bambina. A un amico ha raccontato che si sta preparando a fare il giro del mondo in barca a vela. Kinga invece è tornata a casa e riposa nel piccolo cimitero di Tlokinia, accanto alla chiesa cattolica dove andava a messa da bambina.
kinga legg 1ian griffin da giovanekinga legg 2la chiesa dove andava da giovane kinga legg
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