DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
leonardo di caprio nei panni di hugh glass
“Prendete le avventure realmente accadute di uno dei più grandi personaggi del West, aggiungeteci un sacco di dettagli, raccontatele con uno stile secco ed essenziale, dategli un ritmo da film d’azione: ecco che avrete Revenant». Così il “Salt Lake Tribune” descrive “Revenant”, il nuovo film di Alejandro González Iñárritu con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy, in uscita il prossimo 14 gennaio.
La sceneggiatura della pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Michael Punke, che ricostruisce la storia vera di Hugh Glass (c. 1780–1833), cacciatore di pellicce Americano ed uomo di Frontiera famoso per le sue imprese nell’American West durante la prima parte del 19° secolo.
Nativo della Pennsylvania, da genitori Irlandesi, fu esploratore delle rive dell’Upper Missouri River nei Stati attuali di North Dakota, South Dakota e Montana. Fu soprattutto famoso quale eroe popolare della Frontiera, per la sua leggendaria camminata attraverso la regione, dopo essere stato assalito e ferito gravemente da un orso grizzly. Una vera e propria Odissea, il tragitto percorso nel 1823.
il tragitto percorso da hugh glass
Vicino alla biforcazione del Grand River, oggi nella Paerkins County, nell’agosto del 1823 mentre perlustrava la zona con alcuni compagni nel commercio delle pellicce, Glass sorprese una madre di orso grizzly con i suoi due piccoli. Prima di poter afferrare il fucile, l’orsa lo caricò e lo stese al suolo, nell’intento di proteggere i suoi piccoli. Glass si rialzò, prese un coltello e si difese, attaccato dall’orsa a zampate sul volto e sul dorso.
Glass riuscì ad uccidere l’orsa con l’aiuto dei compari, Fitzgerald e Bridger, ma subì profonde ferite che lo lasciarono in stato di incoscienza. Gli amici si convinsero che l’uomo non poteva sopravvivere ed Henry chiese a due volontari di stare con Glass fino alla sua morte e poi seppellirlo. Ma Bridger, di 19 anni e Fitzgerald di 23 iniziarono a scavare una fossa – credendo erroneamente che Glass fosse morto – quando il gruppo procedette il proprio cammino, raccontarono di essersi anche dovuti difendere da un attacco degli Arikara.
articolo del milwaukee journal su hugh glass
Ma nonostante le ferite al volto, Glass riprese conoscenza e si trovò abbandonato, senza armi o equipaggiamento, con una gamba rotta, le costole sulla schiena completamente a vista ed il corpo ferito. Mutilato e solo si trovava a 320 km. dal più vicino insediamento americano, Fort Kiowa nel Missouri.
In una tra le più notevoli traversate a piedi che si conosca nella storia, Glass si resse sulle proprie gambe, si fasciò nella pelliccia dell’orso che i suoi compagni avevano steso sul suo corpo e cominciò a strisciare sul suolo. Per prevenire infezioni ed attacchi di animali, Glass appoggiò la sua schiena ferita su un legno in putrefazione e lasciò che i vermi mangiassero la carne morta.
Evitando di percorrere il fiume Grand River per il pericolo degli Indiani ostili, si portò a sud dello Cheyenne River usando Thunder Butte, quale punto di riferimento visibile per chilometri. Ci mise sei settimane per raggiungere il fiume Cheyenne River. Sopravvisse nutrendosi di bacche e radici. Una volta riuscì anche ad scacciare due lupi da una carcassa di vacca e si nutrì dei resti .
Aiutato da amici nativi che cucirono la pelle di orso sulla sua schiena a copertura delle ferite, e fornendogli cibo ed armi per difendersi, Glass riuscì a trovare il fiume Cheyenne River, solcandone le acque violente e navigando verso sud per raggiungere alla fine vivo il Fort Kiowa.
Dopo una lunga degenza, si rimise in cammino per vendicarsi Bridger e Fitzgerald. Una volta trovato Bridger, sullo Yellowstone in prossimità delle bocche del fiume Bighorn Rover, Glass lo risparmiò per le sua giovane età. Quando trovò Fitzgerald, scoprì che si era arruolato nell’Esercito e lo risparmiò per non subire la condanna a morte per aver ucciso un militare. Riuscì a recuperare il suo fucile, dato per perso.
La tumultuosa odissea della sopravvivenza di Glass è raccontata da molteplici libri. Un monumento a lui dedicato si erge nel luogo ove fu aggredito dall’orsa, sulle sponde meridionali della riserva d’acqua Shadehill Reservoir, alla biforcazione del fiume Grand River, nella Hugh Glass Recreation Area a sud di Lemmon, in South Dakota.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN…
DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…