DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Giulia Sbaffi per www.tantasalute.it
Basta con diete estreme, che impongono limitazioni assurde: per dimagrire bisogna controllare l’orologio e mangiare a determinati orari. Lo ha dimostrato una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Cell Metabolism. E non è solo il peso a diminuire, ma anche i piccoli problemi di salute dovuti ad una alimentazione scorretta. Le analisi del sangue mostrano benefici notevoli per chi decide di seguire questa dieta, basata non tanto su ciò che si mangia, bensì sull’ora in cui lo si fa.
È possibile dimagrire continuando a mangiare normalmente – certo, senza esagerare! – e cambiando solo qualche piccola abitudine. Questa è la scoperta di un gruppo di scienziati del Southwestern Medical Center. Il coordinatore della ricerca, il dottor Joseph Takahashi, ha infatti dimostrato con un esperimento che l’orario in cui si mangia influisce sulla bilancia. Ma anche sulla nostra salute, come rivelano le analisi del sangue.
Il gruppo di ricerca ha studiato il comportamento di alcuni gruppi di topolini. Alcuni di questi erano alimentati ad orario, entro un lasso di tempo di 12 ore, mentre altri avevano il cibo sempre a disposizione. Senza bisogno di ridurre le calorie totali, i topolini costretti a mangiare ad orario sono dimagriti e hanno fatto molta più attività fisica – sulla ruota da criceti presente in ogni gabbia. In questo modo hanno perso peso e le loro analisi del sangue sono risultate perfette. “Tradotto sugli uomini, il nostro esperimento indica che una dieta è efficace solo se le calorie vengono assunte durante il giorno, quando siamo svegli e attivi” – dichiara il dottor Joseph Takahashi.
la bilancia non deve diventare una ossessione
Tutto ciò non è nuovo, per gli esperti del settore. Da diversi anni si parla molto di crono-nutrizione, ovvero l’importanza di mangiare in determinati orari per rispettare i nostri ritmi circadiani. Quando si fa riferimento al ritmo circadiano, solitamente si considerano solamente i periodi di sonno e di veglia, ma si è scoperto che ha in realtà una grande influenza anche sul nostro metabolismo.
I cibi vanno dunque consumati a determinati orari, in base al loro contenuto: per fare un esempio, i carboidrati andrebbero mangiati alla mattina e a pranzo, mentre le proteine alla sera. È importante anche la combinazione di alimenti che si porta sulla nostra tavola.
Molti risultati a conferma di questa teoria: nel 2013 uno studio spagnolo ha dimostrato che, in due gruppi di persone a dieta, coloro che pranzano dopo le 15 hanno più difficoltà a dimagrire. E le ricerche continuano, per scoprire le ulteriori conseguenze benefiche che il mangiare ad orari apporta al nostro organismo.
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