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Estratto dell'articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”
Ann Altman, sorella del creatore di ChatGpt e ceo di OpenAI, Sam Altman, gli ha fatto causa sostenendo che avrebbe regolarmente abusato di lei tra il 1997 (quando lei aveva tre anni e lui dodici) e il 2006. Sam Altman ha negato le accuse in una dichiarazione postata su X e firmata insieme con sua madre e i due fratelli.
Ann Altman sostiene che il fratello l’ha «sottomessa e manipolata» con lo scopo di compiere atti sessuali su di lei per molti anni: lo accusa di «stupro, aggressione sessuale, molestie, sodomia e percosse», secondo il fascicolo del tribunale del distretto Est del Missouri davanti al quale è stata depositata la causa lunedì. Ann Altman sostiene che le conseguenze dei presunti abusi sono «gravi lesioni fisiche», grave stress emotivo, depressione, che hanno fatto sì che dovesse in questi anni sostenere numerose spese mediche.
sam altman - openai e soldi - immagine creata con intelligenza artificiale
«Tutte queste affermazioni sono completamente false — ha risposto Sam Altman nel comunicato congiunto con la madre e i fratelli —. Prendersi cura di un familiare che affronta problemi di salute mentale è incredibilmente difficile». Altman sostiene di dare alla sorella un supporto finanziario mensile, di pagare le sue bollette e l’affitto, e di essersi offerto di comprarle casa, ma lei «continua a chiedere sempre più soldi. Nel corso degli anni abbiamo cercato in molti modi di supportare Annie e aiutarla a trovare stabilità. Questa situazione causa un immenso dolore a tutta la nostra famiglia».
Se ritenuto colpevole, Altman potrebbe ritrovarsi a dover pagare una cifra enorme. Ha diffuso su X un messaggio dell’avvocato della sorella: «Significativamente, dato che le richieste di risarcimento danni del nostro cliente riguardano violenza sessuale, ci è consentito di richiedere danni punitivi, ai sensi della legge del Missouri. Ciò significa che ci sarà consentito di richiedere alla Corte un’indagine sul patrimonio netto di Sam Altman e presentare il suo patrimonio netto alla giuria per la valutazione di un risarcimento danni punitivi. [...]».
L’anno scorso Altman era stato brevemente estromesso dal vertice dell’azienda per poi ritornare in sella. Nell’agosto del 2024 ChatGpt aveva già 200 milioni di utenti in tutto il mondo, e OpenAI aveva allora annunciato che il 92% di tutte le aziende del Fortune 500 utilizza i suoi prodotti. Altman sta cercando finanziamenti per 7 mila miliardi di dollari, cifra necessaria per fabbricare i microchip (e per pagare i costi energetici) con i quali arrivare alla nascita della «Agi», intelligenza generale artificiale, capace — questa è l’ipotesi — di superare le capacità cognitive umane e diventare senziente.
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