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SUL SUPERBONUS GIORGETTI RISCHIA DI PERDERE LA FACCIA – FORZA ITALIA CONTINUA A SPINGERE PER UNA PROROGA DEGLI INCENTIVI SUI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE. MA IL “DON ABBONDIO” LEGHISTA FRENA E RIPETE CHE NON SI SONO SOLDI (ANCHE PERCHE' HA DETTO IN TUTTE LE SALSE CHE LA MISURA HA CREATO UNA VORAGINE NEI CONTI DELLO STATO) – L’IPOTESI DI UN COMPROMESSO PER ACCONTENTARE TAJANI E EVITARE LA VALANGA DI CONTENZIOSI LEGALI PER GLI OLTRE DIECIMILA CANTIERI APERTI...

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, scioglierà oggi le riserve sul decreto per salvare i lavori del Superbonus nei condomini chiesto dalla maggioranza. Il pressing è alto, anche da parte delle imprese e dei cittadini, che domani manifesteranno di nuovo a Roma. Il problema è enorme, perché ci sono almeno diecimila cantieri aperti dove si rischiano contenziosi legali, ma il margine — fanno capire al Tesoro — è ridottissimo. Anche per un intervento minimo, che pesi solo sui conti del 2023, come lo stato di avanzamento lavori straordinario a fine dicembre.

 

tajani giorgetti

Il problema sono i costi, già fuori controllo. Il ministero dell’Economia avrà oggi dall’Enea i dati sul tiraggio del bonus a dicembre, ma la linea rossa è stata superata da un pezzo. Per quest’anno nel Documento di economia e finanza di primavera si stimava una spesa di 14 miliardi, nella Nota di aggiornamento a settembre è stata rivista a 30 miliardi, ma si starebbe viaggiando sui 50.

 

Le detrazioni del 110% sono spesa pubblica che si scarica tutta sul deficit dell’anno in cui maturano. E quello del ’23 rischia già di andare oltre il 5,3% fissato nei documenti del governo.

«È un problema che nasce dalle stime sbagliate sui costi a carico del bilancio pubblico, e che è stato gestito ancora peggio» dice Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, dove domani stesso Giorgetti potrebbe annunciare la sua decisione. […]

 

SUPERBONUS 110

Da gennaio la detrazione passerà dal 110% al 70%, ma per concludere i lavori i proprietari dovranno metterci il 30% della differenza, altrimenti salta anche la detrazione del 70%, se non tutta quella del 110% già maturata, se nell’edificio i lavori non raggiungono il miglioramento di due classi energetiche. Gli edifici che sono in ritardo con la ristrutturazione sono tantissimi: a fine novembre mancavano da fare lavori nei condomini per 13 miliardi, e gran parte dei quali slitteranno al ’24. A gennaio, insomma, salterà fuori un «buco» da almeno tre miliardi di euro, che qualcuno ci rimetterà.

 

Preso atto che su una proroga del 110% nel ’24 Giorgetti non avrebbe mai ceduto, la maggioranza cerca almeno di limitare i danni. Guido Liris, di Fratelli d’Italia, ha proposto un Sal, uno stato di avanzamento lavori straordinario, a fine anno. Servirebbe a certificare tutti i lavori fatti fino al 31 dicembre, assicurando per questi la detrazione al 110%.

 

ANTONIO TAJANI E L ADDIO AL SUPERBONUS - VIGNETTA DI GIANNELLI

Si cerca poi un modo almeno per alleggerire il carico del probabilissimo contenzioso tra imprese e committenti sui lavori non finiti. Garantire la detrazione del 70% se il condominio non paga la sua quota del 30%, ad esempio, o salvaguardare almeno le detrazioni maturate per quegli edifici che non riescono a fare il salto di due classi energetiche. Tutti interventi che dovranno essere, semmai, a costo zero. […]

IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHOSUPERBONUS 110 antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti